GLI URAGANI
Un gruppo di Mestre, attivo dal 1963 al 1967. Nel 1965 approdano al Piper Club di Roma dove ottengono un buon riscontro e parecchie serate, e hanno l'opportunità di incidere con la Carisch quattro 45 giri contenenti eccellenti cover di brani stranieri (Who, Animals, Cuby & The Blizzards). Ottima compattezza di suono soprattutto nei brani beat, e buona padronanza della tecnica, ne hanno fatto un gruppo che ha lasciato un buon ricordo tra gli appassionati del beat.
Nati come The Sharks e vincitori del concorso "La Pennetta d'Oro" organizzato dal quotidiano di Mestre "Il Gazzettino" e dal suo giovane giornalista e appassionato di musica Pierluigi Rizziato, cambiarono il nome in Uragani e iniziarono una intensa attività nei locali del Veneto. Presentarono in occasione "del concorso Be-Bop-A-Lula" di Gene Vincent, "La casa del sole" e "Spegni questa luce" (un brano di Shel Shapiro dal primo LP dei Rokes del 1965).
Nello stesso anno vennero invitati a suonare anche al Piper Club di Roma, che aveva necessità continua di gruppi in grado di sonorizzare efficacemente e con il necessario impatto il grande locale. Il riscontro fu più che buono e gli Uragani rimasero per diverse serate, avendo anche la possibilità di prendere accordi con le case discografiche per pubblicare un singolo. Con la Carisch uscì quindi l'anno dopo il primo 45 giri, con due efficaci cover dai Who (I Can't Explain) e dagli Animals (It's My Life)
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Dopo l'uscita del primo disco parteciparono, sempre nel 1966, su iniziativa di Gianni Boncompagni, al primo "Raduno Beat" a Milano, assieme ai principali gruppi italiani del periodo.
Seguirono altri tre singoli, sempre con la Carisch (che era allora la casa discografica che pubblicava i singoli dei Beatles in Italia, concessionaria della Parlophone inglese) e sempre con un buon riscontro, incluse alcune partecipazioni alla trasmissione radiofonica Bandiera Gialla e conseguenti passaggi radio.
Nel 1968, per i soliti motivi (matrimoni, servizio militare, esaurimento della "spinta propulsiva" del beat) e sono rimasti in attività o hanno ripreso a suonare, nella fase di revival beat, i soli Franco Carradori e Mario Zanetti.
Discografia (Tutti i 45 giri pubblicati con la Carisch, in massima parte cover): Con quella voce / Questa è la mia vita (vca 26180 - 1966), Vuoi arrivare su / Giusto o no (vca 26182 - 1966), Mary Anna / Lei (vca 26186 - 1967), Al primo che dirà / La città è vicina (vca 26190 - 1967)
Formazione:
Erminio Baso (tastiere),
Franco Carradori (batteria e voce),
Luciano Carradori (voce, fratello di Franco),
Mario Zanetti (basso), Silvano Bertaggia (chitarrista molto apprezzato),
Fabio Vio (chitarra accompagnamento), negli anni successivi Gianni Da Re e Dario Rigato (chitarra) sostituirono Bertaggia e Vio, e poi Enzo Ponchiroli, nella fase revival, ha sostituito Erminio Baso
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