I FUGGIASCHI
L'altro complesso del Clan Celentano, che affiancava i Ribelli (e prima dei Ragazzi della via Gluck). Erano il gruppo che accompagnava Don Backy, quando il cantautore toscano era ancora il "luogotenente" di Adriano Celentano, ma produssero anche alcuni singoli a proprio nome. Il loro primo 45 giri si chiamava "Droga"/"Nulla per me" (1964) ed era molto avanzato nella sonorità, al Festival delle Rose dell'anno dopo presentarono "Vale più di noi" (con un loro arrangiamento pare non gradito da Celentano, perché non supervisionato dal fido collaboratore Detto Mariano), che uscì però con diverso nome sul disco compilation del festival. Nel 1966 I Fuggiaschi lasciarono il Clan, come già aveva fatto Ricky Gianco, e poco prima dei Ribelli e dello stesso Don Backy. Divergenze artistiche (la posizione di Celentano nei riguardi del movimento beat), insofferenza per il cesarismo del leader e per la scarsa promozione erano all'origine della decisione, che i ragazzi del gruppo raccontarono in una intervista alla giornalista Fiorella Marino di "Big". Altro singolo del periodo Clan fu "Tipperary (parole di Don Backy) / Proprio lei", altri uscirono a nome "Don Backy e i Fuggiaschi" ("Una ragazza facile" con un testo che anticipava la imminente rivoluzione dei costumi). Con la successiva casa discografica Jolly incisero "Gira Gira / Saludos Amigos" (la prima era una cover di "Reach Out, I'll Be There" dei Four Tops, già portata al successo da molti altri tra cui Rita Pavone), e poi "Niente di niente / Cos'è l'amore", ultimo disco nel 1967 prima dello scioglimento. Sono citate in Internet anche altre cover (Beatles, Trini Lopez, Shadows) uscite forse in compilation. Da aggiungere che, a differenza della maggior parte dei gruppi beat, buona parte del repertorio del gruppo era composto da membri del complesso, e in particolare dai fratelli Paterlini, come "Proprio lei", "Alleluia", "Mah .. se", "Niente di niente" e "Cos'è l'amore".
I Fuggiaschi venivano da Mantova (all'inizio si chiamavano "I Delfini", il nuovo nome pare fosse un omaggio alla canzone di Don Backy "Il fuggiasco") ed erano Aldo e Mario Pavesi, (basso e chitarra solista), Claudio Paterlini (tastiere) e Rinaldo Schilingi (batteria). Dopo la morte in un tragico incidente stradale del bassista Aldo Pavesi (nel 1965) si aggiunsero al gruppo Carlo Alberto "Charlie" Paterlini (fratello di Claudio, alla ritmica) e Maurizio Bellini (basso).