Altro complesso che completa il gruppo di testa del beat italiano. Gli inizi del complesso di Verona, che traeva origine da gruppi amatoriali attivi già dal 1961 (The Storms di Pierpaolo Adda e The Angels di Ennio Ottofaro), furono ampiamente inquinati dal carisma del cantante del gruppo, Dino Zambelli (allora giovanissimo), del quale i discografici (Teddy Reno e la RCA in questo caso) intuirono subito, e giustamente, il grande potenziale, cercando quindi di indirizzare lui e il gruppo verso i brani e i generi con maggiore probabilità di successo. Dopo i primi 45 giri nel 1965 ed il lancio come Dino e i Kings, l'inevitabile separazione. Dino ebbe il grande successo che ci si aspettava da lui, con singoli simbolo degli anni '60 come Te lo leggo negli occhi e La tua immagine, e i Kings si riorganizzarono attorno ad Ennio Ottofaro e Pierpaolo D'Adda (rispettivamente chitarra solista e batterista), ingaggiando un nuovo cantante, Renato Bernuzzi, già attivo con alcune cover.
Line-up e ispirazione del gruppo erano ora molto più grintose, il cantante era della scuola "Mick Jagger" come Maurizio dei New Dada e la attenzione alla qualità del suono ed all'impatto dal vivo era tra le più alte dell'epoca. I Kings divennero quindi per i fan i "puristi" del beat, da contrapporre ai gruppi più commerciali come Rokes e Equipe 84, naturalmente con un riscontro di vendite minore ma una popolarità apprezzabile. I brani da ricordare: Cerca (Cantagiro '66), La risposta (buona cover di Blowin' In The Wind), la pregevole Caffè amaro (un brano originale composto dagli stessi Kings). Da citare la loro versione di Io ho in mente te (la prima) che i discografici affidarono però all'Equipe 84, per i quali fu il successo che sappiamo, mentre i Kings dovettero ripiegare su un loro brano, Cerca, per il famoso Cantagiro del 1966, con il quale vinsero alcune tappe (all'arena di Verona, ovviamente) ma non si affermarono nella classifica finale. Dopo il periodo d'oro del beat la loro carriera si concluse, il solo Renato ha continuato con il nome "Renato e i Misfits" e poi "Renato e i Kings", con formazioni diverse.
Renato Bernuzzi (voce),
Ennio Ottofaro (chitarra solista),
Gilberto Storari (chitarra ritmica),
Andy De Bruyn (basso),
Pierpaolo Adda (batteria);
nelle prime incisioni come "Dino e i Kings" e dopo il '67 il bassista era Damiano Pelanda
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