PICCHIO DAL POZZO
1976
Aldo De Scalzi (tastiere, percussioni, voce)
Paolo Griguolo (chitarra, voce)
Giorgio Karaghiosoff (sax, flauto, percussioni, voce)
Andrea Beccari (basso, voce)
1977-79
Karaghiosoff esce,
entrano:
Claudio Lugo (sax, flauto)
Roberto Romani (sax, flauto)
Aldo Di Marco (batteria, percussioni)
1980
Lugo lascia il gruppo
Una specie di gruppo aperto, basato su un nucleo costituito da Aldo De Scalzi (fratello minore di Vittorio dei New Trolls), Griguolo e Beccari e con largo uso di collaboratori esterni.
Il primo album venne pubblicato dall'etichetta di De Scalzi Grog, uno dei soli cinque album usciti per questo marchio, con l'aiuto di vari musicisti della scena ligure, come Vittorio De Scalzi, Ciro Perrino e Leonardo Lagorio dei Celeste, Renzo "Pucci" Cochis dei Jet.
Descritto spesso come un album intriso di sonorità canterburiane, l'album d'esordio contiene un originale intreccio di suoni diversi, basati su tastiere e strumenti a fiato, con testi surrealistici ed effetti vocali. Interessante e intrigante, l'album va ascoltato, ed è diverso da qualsiasi altro nel panorama italiano.
Il loro silenzio, durato quattro anni, è stato documentato recentemente dal CD Camere Zimmer Rooms, con registrazioni di ottima qualità del periodo 1977-80, un disco interessante che ha un bellissimo inizio in Il Presidente con testi irriverenti sull'allora Presidente della Repubblica.
Il secondo album ufficiale è del 1980, stavolta uscito per L'Orchestra dopo la loro collaborazione con gli Stormy Six ed il movimento Rock in Opposition.
Altro album molto interessante, ancora con complessi cambi di ritmo e influenze disparate, questo conteneva anche un flexi singolo omaggio.
Molti dei musicisti passati per Picchio dal Pozzo hanno proseguito la loro carriera negli anni successivi, ed una nuova formazione a quattro, con De Scalzi, Griguolo, Lugo e Di Marco, ha realizzato un album nel 2004.
Intitolato Pic_nic @ Valdapozzo il disco contiene alcune registrazioni della fine del 2002 basate su alcuni campionamenti della voce di Demetrio Stratos, che collaborò brevemente con loro nel 1979. Album prevalentemente strumentale (tranne che per le sperimentazioni con Stratos ed un unico brano cantato), è piuttosto lontano dai precedenti anche se di buon livello.
Alcune delle tipiche sonorità del gruppo degli anni '70 e 80 sono ancora presenti, anche se l'album è più vicino al jazz e si basa molto più di prima sull'improvvisazione, e si sente la mancanza dei testi surreali dei primi album!
(l'icona