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General: prodotti di stagione
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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: molly59  (Mensaje original) Enviado: 28/04/2010 15:11






Prodotti di stagione:una scelta ecologica ed...economica!
Consumare prodotti di stagione, preferibilmente non d'importazione, è più economico per la spesa di famiglia ed è anche ecologico per l'abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra.

Se la voglia di ciliegie vi assale in dicembre e se una macedonia senza uva vi pare improponibile nel menu primaverile per la comunione di vostra figlia, fermatevi per un attimo a pensare. Secondo i dati presentati dalla Coldiretti  l’ottobre scorso al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Cernobbio, per soddisfare i vostri capricci le ciliegie devono arrivare dal Cile, con un viaggio in aereo lungo 13mila chilometri, consumando 5,8 kg di petrolio e emettendo 17,4 chili di anidride carbonica; mentre l'uva - che troviamo in vendita al supermercato praticamente tutto l’anno - deve arrivare dal Sudafrica, dopo un viaggio di 8mila chilometri, bruciando 4,35 kg di petrolio e liberando 13,2 chili di CO2.

Numeri allarmanti che non possono lasciarci indifferenti, soprattutto se vogliamo dare una mano a proteggere la terra dal riscaldamento globale. è ora di invertire la rotta, appropriandoci di un nuovo modo di consumare più consapevole, più ecologico e più sano. Possiamo scegliere, per esempio, di acquistare direttamente dagli agricoltori e allevatori cibi di stagione “a km zero”, cioè prodotti vicino a dove viviamo. Internet in questo senso ci può dare una mano: sul sito Campagna Amica si trovano le aziende agricole che nel proprio comune, provincia o regione vendono direttamente e, sempre online, sul sito Milk Maps è disponibile l'elenco dei distributori automatici di latte fresco.

Un’altra idea potrebbe essere quella di iscriversi al G.A.S. più vicino a casa: per chi ancora non li conoscesse, i Gruppi d’Acquisto Solidali sono gruppi di persone che, senza scopo di lucro, condividono l’idea di fare acquisti collettivi, principalmente da produttori piccoli e locali, senza intermediazioni e a prezzi equi, nel rispetto delle persone e dell'ambiente, al solo scopo di distribuire tra gli aderenti i prodotti acquistati.

Oggi la spesa “ecologica” può essere fatta anche al supermercato, semplicemente seguendo alcuni semplici accorgimenti. Per esempio, leggendo attentamente le etichette dei prodotti esposti prima di metterli nel carrello eviteremo di acquistare cibi che arrivano da lontano con mezzi di trasporto inquinanti. Oppure, fermandoci qualche minuto in più nei corner - oramai presenti nei principali centri commerciali - che espongono “le eccellenze” agro-alimentari locali potremo acquistare formaggi, vino, olio, salumi e tante altre gustose specialità a km zero.  

Una spesa davvero “verde” deve fare attenzione alla confezione dei cibi che acquistiamo. Se vogliamo contribuire a ridurre il problema dello smaltimento dei rifiuti, è meglio scegliere prodotti con imballaggi biodegradabili, oppure fatti di un solo materiale perché più facili da riciclare. Preferiamo frutta e verdura non imballata, per poi riutilizzare il sacchetto - se in mater-bì - per la raccolta differenziata dell’umido.

In conclusione, un rapido cenno a cosa di buono, di sano, e soprattutto di ecologico, l’orto vicino a casa ci può offrire in questo mese di aprile. C’è l’imbarazzo della scelta, perché nel clima mite d’inizio primavera maturano asparagi, fave, piselli, spinaci, tutti i tipi di lattuga, ravanelli, catalogna, tarassaco, valeriana, erba cipollina e menta. A voi sbizzarrirvi in gustose ricette a zero impatto ambientale!



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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: Lelina Enviado: 29/04/2010 12:10

Supermercati e grande distribuzione ci hanno abituato ad avere tutto disponibile, per tutto l’anno. Eppure la stagionalità dei cibi ha un valore non solo nutrizionale, ma anche economico ed ecologico

Frutta e verdura di stagione, il valore della differenza

La grande distribuzione ha modificato profondamente le nostre abitudini alimentari, rendendo disponibili tutto l’anno alimenti che invece appartenevano a un periodo e a una stagione ben precisa.

Pomodori, cetrioli, peperoni – solo per fare qualche esempio – sono nei reparti ortofrutta a gennaio tanto come in pieno agosto. Ma se la varietà di cibi a disposizione è aumentata, questo è andato a scapito del valore nutritivo degli alimenti, oltre che dell’equilibrio ecologico.

Tornare a consumare frutta e verdura di stagione ha conseguenze benefiche non solo per la nostra salute, ma anche dal punto di vista economico e dell’incentivazione delle risorse del territorio.

Butta la pasta offre alcune buone ragioni per preferire i cibi di stagione:

Al giorno d’oggi oramai il concetto di frutta di stagione e di verdura di stagione è perso, visto che qualsiasi tipo di frutta e qualsiasi tipo di verdura si trova in qualsiasi giorno dell’anno nel negozio sottocasa.
Ma prima di tutto perché è importante mangiare cose di stagione. Queste sono le mie motivazioni, motivate dal buon senso e da studi di altri.

La frutta e la verdura di stagione di solito crescono all’aria aperta e non nelle serre, ed in posti vicino al luogo di consumo. Come conseguenza:

  • è richiesto un minor uso di pesticidi ed anticrittogamici, e nessun consumo energetico per il riscaldamento, se si tratta di serra calda,

  • e minor consumo di energia per il trasporto.

Questi sono dei motivi diciamo pure ecologici. Poi ci sono quelli economici, i prodotti di stagione, visto che richiedono meno accorgimenti per crescere, hanno un prezzo migliore. E visto che i prodotti di stagione, hanno avuto una vita un po’ più naturale, sono ovviamente più salutari e soprattutto tanto tanto più buoni.

[...] Oltre tutto, mangiare sempre le stesse cose, anche se sono le più buone del mondo, porta a non apprezzarle più. Ricordate la frase detta nel famoso aneddoto con protagonista il Rè Sole “Sempre Pernici, Sempre Pernici”.

Periodico Italiano rimarca come i differenti cibi delle varie stagioni apportino le sostanze più necessarie per i vari periodi dell’anno:

Acquistare e consumare frutta e verdura di stagione significa non solo alimentarsi bene, ma anche vivere in modo piu’ naturale.
Consumare frutta e verdura nel momento in cui maturano normalmente e’ sano ed in piu’ consente di risparmiare sulla spesa quotidiana.
Di norma tre porzioni al giorno e due di frutta sono la regola raccomandata dai nutrizionisti per tenersi in forma ed in buona salute.

Tuttavia gli italiani in media non sembrano propensi a consumere nemmeno le tre porzioni consigliate, come scrive Florablog:

Continuando l’articolo si scopre anche che quattro italiani su dieci non consumano neanche una porzione di frutta o verdura al giorno e che nell’ultimo decennio il consumo di prodotti ortofrutticoli è scesa del 20%. Il quadro che ne esce non è proprio quello che si definisce idilliaco. Ammesso e non concesso che l’allarme inglese sia eccessivo, la qualità di frutta e verdura è comunque innegabilmente peggiorata negli ultimi anni, visto che si trovano sul mercato sempre i soliti prodotti e sempre più insipidi. Ma se questo è il problema, qual è la soluzione? Petrini non ha dubbi individuando per i produttori un nuovo modello di agricoltura basato sulla coltivazione biologica e il più possibile localizzata e, dal lato dei consumatori, in una scelta più cosapevole e responsabile al momento di fare la spesa, che tenga conto della qualità dei prodotti, del fatto che vengano coltivati senza avvelenare mezzo pianeta (e noi per primi) e, ultimo ma non ultimo, della loro stagionalità.

Ma la stagionalità dei prodotti non riguarda solo i consumi dei singoli. Anche nelle scelte dei locali e dei ristoranti si può differenziare il menù a seconda delle stagioni. E’ il caso dell’Antù, un locale improntato a scelte di sostenibilità ambientale, che risponde così alle domande di A Voi Comunicare:

Il vostro è un aperitivo a “Km 0′. Cosa vuol dire concretamente (come trovate gli ingredienti, che tipo di cibi/drink ecologici avete)?
Praticare la sostenibilità vuol dire scegliere, in ogni momento della propria vita, e ad Antù la selezione dei prodotti per l’aperitivo viene fatta secondo il criterio dei Km zero: ogni giorno serviamo una degustazione di prodotti del Lazio (biologici, prodotti dei Parchi del Lazio, prodotti tipici…) abbinata a vini biologici e biodinamici, e a birra ecologica. Inoltre, consigliamo drink con frutta fresca di stagione (il nostro menù indica diciture come “consigliato per l’inverno” e così via), cercando di trasmettere l’importanza che ha non forzare la domanda sulla stagionalità.

Anche la tecnologia viene in aiuto di chi cerca di fare la spesa in maniera consapevole. Ecoblog segnala un’applicazione per iPhone:

In pratica con l’Phone alla mano e mentre si è al mercato, è possibile stabilire se le verdure in vendita siano o meno di stagione, primizie, metà stagione o fine e dunque anche eventualmente fare una piccola analisi dei prezzi sulla base appunto della stagionalità. Non solo, l’applicazione indica anche se ortaggi, verdure o frutta sono specie autoctone o di importazione.

Iphone Italia propone  diStagione, un’altra applicazione che aiuta a scegliere i propri acquisti:

diStagione è una nuova applicazione che fornisce informazioni su frutta e verdura di stagione.

Molte volte ci troviamo al supermercato a comprare della frutta senza sapere se questa sia o meno di stagione e quindi avere tutte le informazioni su iPhone può tornare davvero utile.

L’applicazione è divisa sia in prodotti che in mesi, in modo da poter conoscere in maniera rapida tutte le informazioni necessarie.

Soldiblog sottolinea come non preoccuparsi della provenienza dei cibi sia anche poco conveniente dal punto di vista economico:

La scarsa attenzione alla provenienza degli alimenti, sottolinea la Coldiretti, risulta deleteria tanto per le finanze delle famiglie, quanto per la qualità dai pasti. Se mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine provenienti dalle più diverse zone del mondo possono arrivare a costare anche dieci volte di più della frutta made in Italy, scontano anche il difetto di essere state colte in un grado di maturazione incompleto e spesso, quindi, risultano poco gustose. Per presentarsi nelle casse dei supermercati in forma accettabile e dovendo affrontare viaggi di migliaia di chilometri, infatti, la frutta viene raccolta prima del tempo e matura durante il viaggio, non portando però a pieno compimento tutte le qualità nutrizionali che potrebbe potenzialmente avere.

Zonarisparmio consiglia:

Innanzi tutto siate realistici. Siamo in gennaio: difficile pensare di trovare ciliegie e fragole, dovrete accontentarvi di altra frutta, soprattutto se volete risparmiare, scegliere prodotti di stagione è la scelta giusta. Ma pensateci un po’ su: meglio gustare un frutto di stagione maturo e saporito o un frutto proveniente da lontano, maturato chissà dove e senza sapore? I mesi invernali sono quelli meno colorati dal punto di vista della tavola, ma ciò non vuol dire che siano più tristi. Minor scelta non vuol dire meno qualità e nemmeno poca creatività e soprattutto con i prodotti freschi il portafoglio ci guadagna.

Agrumi, kiwi, mele e pere sono i prodotti tipici dei mesi freddi. Ottimi da consumare in semplicità, perfetti per arricchire le vostre ricette, secondi di carne (pensate a tutto il pollame agli agrumi) e dolci à go go. Per quanto riguarda la verdura, il risparmio in tavola in inverno dà spazio al cardo, ai finocchi, alle carote, alle verze, al cavolo, alle patate, al sedano e ai ravanelli. E per gli amanti dell’insalata: l’inverno è la stagione del radicchio, ne esiste una specialità che si chiama proprio tardivo di Treviso, ottimo come contorno e perfetto per arricchire per esempio i risotti. E che dire della zucca? Un prodotto con cui si può realizzare un intero menù spendendo pochissimo!

Tutto Crudo sottolinea come un piccolo orto garantisca frutta e verdura di stagione e di qualità nettamente superiore:

La frutta e la verdura che troviamo al supermercato, tranne rare eccezioni, è prelevata dalla pianta o dall’albero prima del tempo giusto di maturazione per farla poi maturare in cassette durante il viaggio per i negozi. Bene, ma chi mai si metterebbe, avendo un frutteto, a far maturare la frutta nelle cassette sapendo che nell’albero matura lo stesso e infinitamente meglio?

Vitamine, enzimi , sostanze caratterizzanti e attive che si vengono a formare durante la maturazione della frutta attaccata alla pianta madre non vengono trovati, se non in quantità ridotte nella frutta fatta maturare in modo artificiale.
Ne deriva che andiamo a comprare alimenti parzialmente corrotti e mancanti di componenti seppur in diverse proporzioni e in diverse circostanze.

L’importanza di frutta e verdura di stagione:
Oramai siamo abituati ad avere frutta e verdura di tutte le varietà tutto l’anno.
In serra vengono fatte crescere piante in atmosfera modificata per far nascere frutti anche durante altri periodi dell’anno. Questa scelta, seppur un male minore, contribuisce alla qualità del cibo naturale originario, ancora una volta compromesso.
Alcune piante però non possono essere coltivate in serra per via delle necessità naturali. Siccome il mercato chiede si è arrivati al punto di conservare in celle frigo la frutta che rimane invenduta durante l’anno per rivenderla e ricavare profitto. Per fare un esempio: troviamo le mele tutto l’anno negli scaffali dei negozi, moltissime delle mele che mangiamo sono state conservate per mesi in celle frigo a bassa temperatura per impedire di marcire. La durata e la quantità delle vitamine, una volta staccato il frutto dall’albero (a maggior ragione se staccato prima della maturazione) viene a diminuire progressivamente e velocemente. E drasticamente inferiore sia come qualità e come quantità alla frutta presa e mangiata nel momento dall’albero o conservata per pochi giorni a casa.

[…] Abbiamo a disposizione nei vivai una vastissima scelta di alberi da frutto e verdura di tutti i tipi e per tutte le stagioni:
Piantare alberi con differenti periodi di produzione di frutta permette di avere cibo fresco per tutto l’anno con grande varietà.

Mondoeco fornisce qualche esempio veloce di ciò che possiamo trovare nei diversi mesi:

* In gennaio, la scorzonera e le arance
* In febbraio, le bietole e i mandaranci
* In marzo, i carciofi e i pompelmi
* In aprile, i cipollotti e gli avocado
* In maggio, la cicoria e le fragole
* In giugno, i piselli e le ciliegie
* In luglio, i fagiolini e le albicocche
* In agosto, i pomodori e le pesche
* In settembre, i peperoni e i fichi d’ India
* In ottobre, la catalogna e le castagne
* In novembre, gli spinaci e i cachi
* In dicembre, i cavolfiori e i mandarini


Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: Romano Enviado: 30/04/2010 08:02
sempre frutta di stagione...  ma  consiglio...una noce al giorno..
 
romy        Frutta e verdura di stagione, il valore della differenza
 

Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: Lelina Enviado: 30/04/2010 09:35
NOCI UN VERO TOCCASANA
 
 
Forse una noce al giorno non basta a levare il medico di torno, ma 4 o 5 sono certamente sufficienti per tenervi alla larga da un bel pò di malanni.
Le noci, infatti, vantano tantissimie virtù davvero speciali.
Oltre a fornire acidi grassi essenziali, sono un’ottima fonte di rame (12 noci bastano a darci tutto quello che ci occorre nella giornata), un minerale indispensabile per il buon funzionamento del sistema immunitario (è stato dimostrato che anche una piccola carenza di rame provoca una diminuzione dell’interleuchina, sostanza senza la quale non riusciamo a combattere batteri e virus).
In secondo luogo, recenti ricerche hanno evidenziato che le noci contengono alcune sostanze, chiamate inibitori delle proteasi, che sembrano efficaci nell’ostacolare la crescita delle cellule tumorali.
Unico neo sono le calorie: le noci ne danno parecchie, come detto, la quantità giornalira ideale dovrebe essere di 4-5 noci, non di più.


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