1970-72
Antonio Salis (voce, basso)
Francesco Salis (chitarra, voce)
Pier Paderni (organo)
Paolo Gerardini (batteria)
1978-79
Francesco Salis (chitarra, voce)
Antonio Salis (basso, flauto, voce)
Antonio Lotta (tastiere)
Antonio Sardu (batteria)
I fratelli Salis, Antonio e Francesco di Santa Giusta, Oristano, cominciarono la loro carriera nella prima metà degli anni sessanta con il nome di Barrittas, pubblicando alcuni singoli fino alla fine del decennio.
Prodotti dal cugino più anziano Lucio, nel 1969 cambiarono nome in Salis'n'Salis, ma quando uscì il loro primo album, il nome era stato ancora cambiato in Salis.
L'album d'esordio, Sa vida ita est, è del 1971, è un ottimo connubio di musica pop psichedelica in stile 60's ed arrangiamenti leggermente progressivi, ma il risultato passò inosservato.
Il gruppo si era trasferito a questo punto nella zona di Cremona, con una formazione a quattro comprendente due musicisti bresciani, Pier Paderni e Paolo Gerardini, provenienti dal gruppo JB Club della cui formazione aveva fatto parte anche Mauro Pagani. Questa formazione si sciolse nel 1972 e per un breve periodo durante l'anno successivo hanno suonato nei Salis, tornati in Sardegna, il bassista Pino Martini e il batterista Salvatore Garau, che sarebbero entrati più tardi negli Stormy Six.
Nel 1974 venne registrato un secondo album, in effetti un album del solo Antonio Salis; uno dei primi dischi quadrifonici realizzati in Italia, pubblicato dalla sussidiaria della EMI CiPiTi, l'album venne ristampato più tardi dall'etichetta sarda La Strega, fondata da Lucio Salis (che è stato anche l'autore di tutti i loro testi).
Ancora una volta un album di musica leggera, più del primo, che ha molto in comune con il genere di un altro gruppo sardo, il Gruppo 2001.
Con Antonio Salis suonano sull'album il fratello Francesco e Gianni Serra alle chitarre, Dario Baldan Bembo alle tastiere e i batteristi Andy Surdy e Furio Bozzetti.
Dopo altri cinque anni venne riformato un gruppo a quattro, ed uscì un terzo album, Dopo il buio la luce.
Album totalmente diverso dai primi due, qui il suono è molto più vicino al prog e basato sulle tastiere, e l'album, quasi completamente strumentale, ha anche delle parti estese di ispirazione jazz-rock come nella lunga Rapsodia per emigrazione e in Dopo il buio...la luce.
Quest'ultimo album è il migliore per chi ama la musica progressiva, ma anch'esso non ebbe successo costringendo il gruppo a sciogliersi un'ultima volta dopo il 1980.
Antonio e Francesco Salis non hanno mai abbandonato la musica, registrando nel loro studio di Santa Giusta un CD di vecchi brani nel 1988 ed un altro con nuove composizioni nel 2003, assistiti in quest'ultimo lavoro dal musicista e compositore Gianni De Montis.
Francesco Salis, eccellente chitarrista e compositore, è purtroppo scomparso nel maggio 2007.