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De: angiemarie (Mensaje original) |
Enviado: 13/07/2010 18:06 |

Mangeremo prosciutto e melone, poi un po di gelato.. Buona serata Angiemarie
Il melone: i segreti del frutto estivo più amato dagli italiani
Un melone al giorno leva il medico di torno. Senza dubbio il celebre proverbio, con la mela come protagonista, d'estate potrebbe lasciare spazio al melone, il frutto del solleone, consumato abbondantemente sia durante che alla fine del pasto. In Italia prosciutto crudo e melone sono un'accoppiata immancabile in buona parte delle famiglie e dei ristoranti di ogni angolo della penisola, anche se la sua duttilità in cucina mon si esaurisce certamente lì, e basta avere un pizzico di fantasia e di capacità culinarie per abbinarlo a numerosissime ricette, dagli antipasti ai dolci. Ma i meloni non sono tutti uguali, e anche tra di essi esistono dei veri e propri fuoriserie che per aroma, gusto, succosità e dolcezza eguagliano i più saporiti frutti tropicali. Tra di essi primeggia il melone di Sermide nel mantovano.
Che cos'è il melone La pianta del Melone (Cucumis melo) è una erbacea a ciclo annuale della famiglia delle Cucurbitacee, con fusto prostrato o rampicante, presenta foglie ampie a lobi arrotondati e fiori ascellari gialli con corolla campanulata. Il frutto (peponide), chiamato melone o popone è carnoso, ricco di succo acquoso, di peso notevole, di varia forma (sferica, cilindrica, ovoidale), con epicarpo a superficie liscia o rugosa, di color giallo o giallo paglierino tendende al verde o verde chiaro, unito o striato. All'interno contiene numerosi semi sistemati nella parte centrale del frutto. La polpa, che costituisce la parte edibile, è dolce, dal profumo e sapore assai spiccati.
I meloni vengono distinti in due fondamentali gruppi: · i meloni estivi, dalla polpa giallo-aranciata, tra i quali si distinguono i meloni retati, con frutti poco conservabili, a buccia sottile e corrugata in modo da formare una specie di reticolo, e il melone cantalupo, con frutti più conservabili e con scorza più robusta e costoluta. · i meloni invernali, con frutti a buccia sottile e liscia, polpa bianca o verdognola, dotati di lunga conservazione. Sono assai apprezzati nella stagione calda per le proprietà dissetanti e rinfrescanti, ma rappresentano un prelibato frutto anche d'inverno, specie per le caratteristiche varietà invernali dall'aroma vanigliato. Le varietà di meloni più comuni in Italia sono: Cantalupo, Charentais, Viadanese, Prescott, Retato di Calvenzano, Supermarket, Harper, Gold Star, Pancha.

Breve storia del melone
Si pensa che sia originario dell'India o dei deserti dell'Iran; qualcuno vuole che la culla di origine sia l'Africa. Il melone, in tutti i casi, era già coltivato in Egitto cinque secoli a.C. Con i primi scambi commerciali ha successivamente attraversato il Mediterraneo per arrivare in Grecia e quindi a Roma verso la fine del I secolo. Nell'antichità il melone era piccolo e senza dubbio molto meno zuccherino; si mangiava con pepe ed aceto condito come un'insalata. Grazie all'abile selezione degli orticoltori, che conservavano i semi dei frutti migliori per l'anno successivo, il frutto aumentò la dimensione, il profumo e il sapore diventando più zuccherino. Da quel momento cessò di essere considerato una verdura acquisendo il riconoscimento a pieno titolo di «frutto». Durante il rinascimento, gli orticoltori laziali lo coltivavano per i Papi, nella loro residenza estiva di Cantalupo, vicino a Roma dal quale deriva il nome Cantalupo a questo melone che conosciamo così bene, rotondo a polpa aranciata e molto saporita.
Lo zucchero del melone
Un melone è tanto più apprezzato quanto la sua maturazione è al punto giusto, cioè quando il suo contenuto di zuccheri è di circa il 13%. Quando questo contenuto è inferiore a 11% è considerato di qualità gustative scarse. Il tenore in zuccheri nel melone dipende dalla varietà coltivata, dal terreno, dal clima e dal momento della raccolta. Non è rarissimo trovare frutti che arrivano sino al 18%, anche se troppi zuccheri mascherano quella complessità di sapori molto apprezzata dai buongustai. Un frutto raccolto troppo precocemente non si arricchirà più di zucchero e non arriverà mai alla «bontà ideale». Il sapore e gli aromi Il sapore del melone è un insieme complesso di sensazioni. Non tutti hanno lo stesso «gusto»: c'è chi lo preferisce piccante, chi invece gode maggiormente la dolcezza. Certamente, come dicono gli stessi produttori, se un melone è buono lo si apprezza anche se consumato da solo. Tendenzialmente un melone «piccante» si sposa bene con il prosciutto e negli accostamenti con la carne. I meloni dolci sono maggiormente apprezzati da soli o in macedonia. Anche il profumo del melone è un arcobaleno di sfumature aromatiche che variano a seconda della varietà, ma vengono esaltate dalla fertilità dei terreni e dall'abilità degli orticoltori.
Come scegliere il melone Come trovare il buon melone? Questo è un problema essenziale. Alcuni tastano, soppesano, altri annusano, giudicano il colore della buccia. Altri si dichiarano maestri nell'arte di distinguere il melone «femmina» da quello «maschio». Come gli angeli, però, anche il melone non ha sesso! Un melone promettente è denso in mano ed esala il suo tipico profumo, che però non deve essere troppo pronunciato. In linea generale, la presenza di una «aureola», qualche leggera fessura nel punto di stacco sono particolari indici di maturità del frutto. Da qualche anno sono comparse varietà i cui frutti si conservano per più di qualche giorno, ma che al momento della maturazione non tendono alla colorazione giallina. Questi frutti che in genere tendono ad avere il tipico profumo molto attenuato, hanno la polpa soda e risultano molto dolci, mettono in difficoltà il consumatore al momento della scelta. La regola migliore è acquistare i frutti da un negozio di fiducia, oppure di cercare meloni di cui si possa identificare la zona di provenienza e, soprattutto, che riportino le indicazioni del produttore, con un bollino adesivo sulla buccia. Questo vi aiuterà nel cercare i frutti che meglio sposano il vostro gusto.
Come conservare il melone
E‚ consigliabile evitate di mettere il melone nel frigorifero perché ha la tendenza di trasmettere il suo odore penetrante agli altri alimenti. Se non potete evitare di conservarlo nel frigorifero, avvolgete il melone dentro un sacchetto di carta per alimenti e poi chiudetelo in un sacchetto di plastica. Per gustare al meglio i suoi sapori e aromi, abbiate però l’ accortezza però ti toglierlo dal frigorifero almeno un'ora prima della consumazione. Valori nutrizionali Rinfrescante e formidabile apportatore di sali, il melone si caratterizza per una grande ricchezza di provitamina A dovuta al colore arancione della polpa che è legato alla presenza di pigmenti carotenoi di molto importanti per la salute degli occhi: tra questi dal punto di vista nutrizionale il piu' importante è il beta-carotene. Il melone offre anche un apporto apprezzabile di vitamina C e un valore energetico moderato (circa 48 kcalorie, ossia 200 kJ per 100 g). Le fibre gli conferiscono una proprietà leggermente lassativa, il che lo rende adattissimo a controbattere la vita sedentaria.
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Per me tanto gelato!
Ciao a tutti...
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Buono prosciutto e melone!!
Grazie Angela!

PULIZIA E TAGLIO DEL MELONE
Il melone è un grosso frutto esistente in due varietà, quella estiva (polpa bianca e buccia liscia) e quella invernale (polpa arancione e venature longitudinali). Il Cantalupo è il melone maggiormente consumato e conosciuto in Italia, la sua buccia, di colore grigio-verde, presenta dei solchi verdi che ne delineano le fette; la polpa, zuccherina, molto sugosa e profumata, appare intensamente arancione.
Vediamo assieme come mondarlo.
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1. Per poter tagliare e pulire il melone sono necessari pochi e semplici passi. Per prima cosa prendete il melone e adagiatelo sopra un tagliere, successivamente appoggiate una lama sufficientemente lunga sulla sua esatta metà.
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2. Trapassate da parte a parte il melone in modo da poterlo dividere in due esatte metà. |
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3. Poggiate sul tagliere un piatto fondo; adesso prendete una metà del melone e, tenendola sopra al piatto, scavatela attorno alla polpa servendovi di un cucchiaio.
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4. Adoperando lo stesso cucchiaio raschiate la zona in cui era presente la parte appena asportata, in questo modo eliminerete i semi residui e farete fuoriuscire il liquido in eccedenza. |
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5. Dopo aver privato il melone dei semi, impugnatene una metà e, servendovi di un coltello, iniziate ad affettarla tagliandola in due e poi ancora in due; se preferite potete seguire i solchi naturali della buccia. |
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6. Proseguite in questa maniera in modo da ricavare delle fette della misura che preferite. |
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7. In sostituzione delle "classiche" fette, è possibile presentare la polpa del melone sotto forma di simpatiche "palline". Questo risultato è facilmente ottenibile adoperando uno scavino di forma rotonda: dopo avere separato il melone in due parti ed averlo attentamente pulito da filamenti e semi interni, servendovi dello scavino ed esercitando un movimento rotatorio, potrete cavare le "palline" fino a terminare la polpa. |
Consiglio.
Per capire se un melone è dolce oppure no, una semplice analisi dall'esterno può non bastare: solitamente vengono privilegiati quelli maggiormente profumati poichè si ritiene che siano più avanti nella maturazione. A tale riguardo, potrebbe servivi sapere che tra melone femmina e melone maschio il più saporito è proprio quest'ultimo. In che modo possiamo distinguerlo? Niente di più facile, la prova evidente della mascolinità del melone si trova sull'estremità opposta rispetto a quella in cui è presente il gambo ed è rappresentata da un puntino scuro.
Buona cena & Buona Sera
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