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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 27/07/2010 06:39 |
La timidezza
È un lato del carattere presente in molte persone e che in una società come quella odierna penalizza molto; la timidezza è un aspetto da conoscere e da capire per cercare di trasformare questo lato in un punto di forza.
La timidezza non è una malattia, ad esclusione di quei casi in cui un'eccessiva timidezza causa fobia sociale e quindi va valutata come disturbo psichiatrico, ma non bisogna comunque sottovalutare questo aspetto caratteriale, pensando si tratti di un semplice modo di essere passeggero. La timidezza rientra nella normalità quando la situazione di difficoltà ad interagire con gli altri si manifesta in alcune occasioni o con scarsa intensità e non altera in modo esagerato la qualità di vita di un individuo. La situazione diventa invece al limite, quando le manifestazioni di insicurezza e ansia sono ricorrenti e vissute con altissima tensione emotiva. In questo caso possono presentarsi anche pensieri ossessivi che richiamano alla memoria le situazioni più spiacevoli e creano ansia anticipatoria, sviluppando un comportamento fobico.
Timore del giudizio altrui La persona timida si mette continuamente in discussione senza fidarsi delle proprie capacità e competenze e ritiene le richieste che arrivano dall’ambiente esterno sempre eccessive e superiori alle proprie possibilità. C’è scarsa tolleranza verso tutte quelle situazioni che creano ansia e difficoltà a gestire e contenere le emozioni. I timidi hanno spesso reazioni somatiche che si ripercuotono sul fisico con sudorazione eccessiva, rossore, palpitazioni e tremore. Il problema del timido, però non è tanto il provare queste sensazioni quanto il terrore di ricevere un giudizio negativo, una derisione per queste reazioni del corpo, delle quali si vergogna. La paura genera ansia e crea un circolo vizioso.
Chi sono i timidi La timidezza può riguardare chiunque, rendendo insicuri su ciò che si dice o si fa. È difficile affermare di non aver mai vissuto la timidezza nella propria vita: può riguardare una fase del passato, magari dell’adolescenza. È più facile che genitori timidi mettano al mondo figli molto sensibili e conta anche come si è cresciuti, dagli stimoli ricevuti e dalle relazioni con gli altri. Dal weeb
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Timidezza
Appena seppi, solamente, che esistevo
e che avrei potuto essere, continuare,
ebbi paura di ciò, della vita,
desiderai che non mi vedessero,
che non si conoscesse la mia esistenza.
Divenni magro, pallido, assente,
non volli parlare perché non potessero
riconoscere la mia voce, non volli vedere
perché non mi vedessero,
camminando, mi strinsi contro il muro
come un’ombra che scivoli via.
Mi sarei vestito
di tegole rosse, di fumo,
per restare lì, ma invisibile,
essere presente in tutto, ma lungi,
conservare la mia identità oscura,
legata al ritmo della primavera.
Pablo Neruda
Il poeta descrive le principali conseguenze di questo sentimento di inadeguatezza che si prova maggiormente nell’adolescenza. Questa poesia ci fa capire quanto sia faticoso e difficile essere adolescenti, perché in questa fase si forma una nuova identità, diversa in ognuno di noi.
Il punto di partenza fondamentale per riuscire a vincere la timidezza è essere se stessi per aprirsi agli altri, realizzare i propri sogni e avere pensieri positivi.
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Sono timida…
mostro la maschera della donna
sicura di sè e sfacciata
ma in realtà non lo sono.
Lancio segnali arrossendo
da dietro il mio separè col mondo…
sperando che il segnale venga percepito
dalla persona a cui è indirizzato!
(Web)
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