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De: Elisetta (Mensaje original) |
Enviado: 16/08/2010 16:44 |
IL 16 AGOSTO LA CHIESA FESTEGGIA SAN ROCCO, PROTETTORE DEI CANI
Molte sono le incertezze sui dati biografici di questo personaggio, la cui vita si colloca verso la metà del XIV secolo, ed è strettamente intrecciata con l'evento più drammatico di quell'epoca: il periodico ricomparire del flagello della Peste Nera.
Nato a Montpellier da famiglia agiata, Rocco, il cui nome o soprannome richiama la forza e la saldezza del carattere, rimane orfano in giovane età, e distribuiti i suoi beni ai poveri si dà ai pellegrinaggi e all'assistenza dei bisognosi. Mentre va verso Roma, imperversa una delle tante pestilenze del tempo, forse quella del 1366-67. Rocco sosta nei numerosi lazzaretti approntati nelle città italiane per il ricovero degli appestati: ad Acquapendente, preso Viterbo, a Cesena, a Rimini, occupandosi dei malati. Giunto a Roma, continua a girare da un ospedale all'altro; in uno di questi cura anche un cardinale (forse Anglico de Grimoard, nativo anche lui della zona di Montpellier) che lo presenta al papa (forse il papa avignonese Urbano V, che in quel periodo si trovava a Roma). Dopo tre anni di permanenza a Roma, riprende la strada di Francia, ma si ammala di peste nei dintorni di Piacenza, e si rifugia in una capanna presso le rive del Trebbia. Il fedele cane però riesce a richiamare l'attenzione del proprietario di quelle terre, che lo salva. Tornato a Montpellier, dopo anni di assenza, non viene riconosciuto, ed è incarcerato come impostore. Dopo cinque anni di carcere muore il 16 agosto di un anno imprecisato. I suoi resti, dopo vicende anch'esse non chiare, trovano collocazione definitiva nella chiesa di Venezia a lui intitolata. è canonizzato nel 1584 da papa Gregorio XIII. è invocato contro le epidemie, sia degli uomini, sia degli animali, e contro le catastrofi naturali in genere; è anche protettore dei carcerati. è rappresentato in abito di pellegrino, mentre cura gli ammalati, o mostra lui stesso sulla gamba il bubbone della peste; spesso è accompagnato dal fedele cane PREGHIERA A SAN ROCCO
Glorioso S. Rocco, che per la vostra generosità nel consacrarvi al servizio degli appestati e per le vostre continue orazioni vedeste cessare la pestilenza e guarirne tutti gli infetti in Acquapendente, in Cesena, in Roma, in Piacenza, in Montpellier, in tutte le città della Francia e dell'Italia da voi percorse, ottenete a noi tutti la grazia di essere per la vostra intercessione costantemente preservati da un flagello così spaventoso e così desolante.
Gloria.
Glorioso S. Rocco, che colpito da morbo pestilenziale nell'atto di servire ad altri infermi, e, posto da Dio alla prova de' più spasmodici dolori, domandaste ed otteneste di essere posto lungo la strada, indi da quella scacciato, fuori della città vi ricoveraste in povera capanna, ove da un Angelo vennero risanare le vostre piaghe e da un cane pietoso ristorata la vostra fame, recandovi ogni giorno un pane tolto alla mensa del suo padrone, Gottardo, ottenete a noi tutti la grazia di soffrire con inalterabile rassegnazione le infermità, le tribolazioni, le disgrazie tutte di questa vita, aspettando sempre dal cielo il necessario soccorso.
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Auguri
a chi si chiama Rocco
Buon Onomastico
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San Rocco è rappresentato col suo inseparabile cane; nativo di Montpellier, operò soprattutto in Italia dove guarì molti appestati con un segno di croce, lo stesso che gli comparve - come piaga - su una coscia. In tutte le rappresentazioni del santo, questi tiene la veste sollevata, a mostrare la ferita sanguinante (in alcune immagini si tratta della gamba destra, in altre della sinistra). La scelta del santo, tra i più importanti di Francia, è comprensibile data la sua vocazione alla cura dei malati: la stessa funzione avrebbe dovuto assumere la casa di ritiro per preti anziani e infermi che Saunière aveva in progetto.
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