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General: La povera Sara di Avetrana
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Respuesta  Mensaje 1 de 31 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 07/10/2010 05:23
Si pensava fosse fuggita volontariamente e invece e' successo proprio quello che non si voleva che succedesse: il ritrovamento del cadavere della povera Sara. Ma molto piu' allucinante e' il fatto che ad ucciderla e' stato proprio quello zio del quale sua madre non avrebbe mai avuto anche il piu' lontano sospetto. Ma come si fa ad accettare queste cose? Come si fa a pensare che non si puo' piu' aver fiducia neanche di uno zio che  vede crescere la propria nipote. Non aver fiducia dei propri familiari?......E' vero che queste cose sono successe da sempre e magari  ora si pubblicizza molto di piu'.....,ma prima era anche un'altra vita,c'erano piu' tabu' sessuali,ma oggi penso che siano superate tante cose e questi delitti a sfondo sessuale non dovrebbero piu' avvenire....e invece!!......
Penso a quella povera mamma che oltre al dolore,anche la beffa di aver perso una figlia per mano di un insospettabile familiare!!...
Che il Signori l'aiuti!!...


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Respuesta  Mensaje 17 de 31 en el tema 
De: daniela71 Enviado: 09/10/2010 12:23
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Respuesta  Mensaje 18 de 31 en el tema 
De: daniela71 Enviado: 09/10/2010 12:26
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Respuesta  Mensaje 19 de 31 en el tema 
De: Serenella Enviado: 09/10/2010 14:18

Respuesta  Mensaje 20 de 31 en el tema 
De: Lelina Enviado: 11/10/2010 06:21

Respuesta  Mensaje 21 de 31 en el tema 
De: Brinetta Enviado: 11/10/2010 07:41

Respuesta  Mensaje 22 de 31 en el tema 
De: Serenella Enviado: 11/10/2010 09:34
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Respuesta  Mensaje 23 de 31 en el tema 
De: Serenella Enviado: 11/10/2010 09:35

Respuesta  Mensaje 24 de 31 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 21/10/2010 13:35
 

E il giallo di Sarah continua...

Sarah Scazzi

TARANTO - Si era preso altre 24 ore per poter decidere. Giovedì mattina il gip di Taranto, Martino Rosati, ha stabilito che Sabrina Misseri, accusata dal padre Michele, reo confesso, di aver partecipato all'omicidio di Sarah Scazzi, dovrà restare in carcere. La decisione arriva dopo un mercoledì contrassegnato da una sequenza di colpi di scena. I Carabinieri si erano presentati nella villetta di Misseri in via Deledda, dove Sarah è morta, per un nuovo sopralluogo.

Sabrina Misseri

Gli inquirenti erano a caccia di un mazzo di chiavi di Sarah e della corda con cui l'agricoltore di 57 anni ha sostenuto di aver strangolato la nipote. In bilico anche il luogo dell'omicidio, la cantina, che potrebbe esser sostituito da una stanza della villetta. La procura nella tarda serata haemesso una nota per smentire che l'omicidio di Sarah sarebbe stato commesso in casa e non più in cantina.

Nelle 21 pagine dell'ordinanza del Gip, a Sabrina Misseri è stata confermata non solo l'accusa di omicidio, ma anche quella di sequestro di persona. La ventiduenne è stata arrestata lo scorso venerdì al termine di una giornata convulsa che aveva visto il padre Michele nelle vesti del suo più grande accusatore. Le dichiarazioni di Misseri andavano di pari passo con quelle dell'altra amica Mariangela Spagnoletti e con alcuni riscontri investigativi.

Sarah

Questi avevano convinto i pm Pietro Argentino e Mariano Buccolieri ad emettere un provvedimento di fermo nei confronti della figlia dell'uomo che si è in un primo momento accusato dell'uccisione della nipote. "La dimensione che si sta aprendo su questa vicenda non era stata prospettata - ha affermato l'avvocato della famiglia Scazzi, Nicodemo Gentile -. Questi sviluppi stanno sorprendendo e lasciando sconcertati anche noi difensori".


Respuesta  Mensaje 25 de 31 en el tema 
De: Romano Enviado: 21/10/2010 13:39

 
per lo Zio Zia e cugina 30 anni di carcere in forma di isolamento...senza  alcuna pietà......................................... tutti Orchi  e macellai

Respuesta  Mensaje 26 de 31 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 21/10/2010 13:41
Taranto 21/10/2010
Scomparsa di Sarah Scazzi, settimo giorno. Ormai nessuno nega che la pista più battuta, nella ricerca della quindicenne pugliese misteriosamente scomparsa mentre andava al mare, sia quella del rapimento da parte di qualche maniaco, sconosciuto o conoscente. I carabinieri del nucleo cinofilo di Bari e Taranto stanno pattugliando le campagne intorno ad Avetrana, il paesino in provincia di Taranto dov’è scomparsa. Ma cercano indizi anche sui diari scolastici della ragazza. Intanto, messo sotto torchio un pregiudicato trentenne.

Respuesta  Mensaje 27 de 31 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 21/10/2010 13:42


Respuesta  Mensaje 28 de 31 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 21/10/2010 13:47
 
Una vita spezzata a 15 anni...
che dolore smile 
che riposi in pace smile
 

Respuesta  Mensaje 29 de 31 en el tema 
De: Marika Enviado: 21/10/2010 13:53

incongruenze e contraddizioni tra le deposizioni della giovane Misseri e le testimonianze della madre Cosima Serrano (Foto) e dell'amica Mariangela Spagnoletti

Se le autorità rintengono che la Serrano, la madre di Sabrina, abbia avuto un ruolo nell'omicidio della nipote, perchè non è, allora, allontanata dalla scena del delitto per inquinamento prove?

 

 

Il gip del Tribunale di Taranto, Dr. Rosati, dopo la convalida del fermo di indiziato di delitto per concorso in omicidio volontario e sequestro di persona ai danni della cugina Sarah Scazzi, stamane, ha depositato in cancelleria un'ordinanza di custodia cautelare a suo carico, lunga 20 pagine. Il gip ha accolto la ricostruzione fornita dalla Procura, confermando che l'omicidio Scazzi sia stato commesso nel garage della villetta di via Grazia Deledda.

Michele Misseri, lo zio della vittima, reo-confesso, "é attendibile", stante al provvedimento. Resta da capire quali delle versioni sia considerata dalla Procura.

Nelle motivazioni, oltre alla chiamata in correità della figlia Sabrina da parte di Michele Misseri, ci sono le incongruenze e le contraddizioni tra le deposizioni della giovane e le testimonianze della madre Cosima Serrano e dell'amica Mariangela Spagnoletti.

La Procura potrebbe chiedere a breve al gip l'incidente probatorio con l'interrogatorio di Michele Misseri, in concomitanza  con gli avvocati di Sabrina MIsseri che hanno intenzione di proporre un incidente probatorio con confronto tra padre e figlia.

Un punto rimane poco chiaro. Il gip Rosati (così le divulgazioni di agenzia), inoltre, scrive, nell'ordinanza, che Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e madre di Sabrina, avrebbe coperto i familiari responsabili. Anche per il giudice, dunque, i sospetti della Procura sul ruolo della mamma di Sabrina - che allo stato continua a non essere indagata - sono fondati.

Se gli elementi raccolti risultano precisi e concordanti, tutti diretti a far sorgere il forte sospetto che la Serrano abbia coperto i familiari, perchè non v'è nulla a suo carico? Il favoreggiamento e la parentela non sono un ostacolo al corso della giustizia.

Se il provvedimento motiva che la madre di Sabrina abbia potuto avere un ruolo nell'omicidio, logica insegna che, non avendo ancora, almeno secondo quello che è dato sapere, trovato l'arma del delitto, Cosima Serrano dovrebbe essere allontanata dal luogo del delitto solo per "potenziale inquinamento delle prove."

Molti "perchè" annebbiano questo caso, contraddistinto non solo, a questo punto, dalla nefandezza con cui è stato compiuto dal suo autore, anche da incompresibili scelte giudiziarie.

E' questa la profonda incongruenza che emerge; si pecca, forse, di eccesso di cautela?


Respuesta  Mensaje 30 de 31 en el tema 
De: Marika Enviado: 21/10/2010 13:57

TARANTO – La scomparsa di Sarah Scazzi è come un mosaico che non riesce proprio a ricomporsi. Tanti tasselli che non trovano la loro giusta posizione lasciando solo una nebulosa serie di indizi, sospetti, avvistamenti (falsi), dichiarazioni. Speranze immediatamente disilluse, e ogni giorno novità, immerse capo e coda nei meandri di un web che è diventato terra di misteri, ma soprattutto, se ne ha la sensazione ora dopo ora, terra di nessuno. Perchè forse molti, moltissimi sanno, ma nessuno parla. E gli inquirenti brancolano nel buio tunnel delle incertezze, andando a tentoni. Sbattendo la testa sul muro di silenzio che qualcuno ha alzato. Fuga volontaria o rapimento una cosa è certa: la verità è ben nascosta, e chi la conosce non ha nessuna intenzione di riportarla a galla. E intanto sono passati 20 giorni da quel pomeriggio maledetto di fine agosto in cui della ragazzina quindicenne di Avetrana si sono perse le tracce. Dalle 14 del 26 agosto Sarah sembra essere stata inghiottita nel nulla. Gettando nel panico e nello sconforto la sua famiglia, in particolare la mamma Concetta che si divide ormai fra appelli televisivi ed audizioni presso il pubblico ministero.

Una madre che dai microfoni dei contenitori pomeridiani delle reti rai, presente in studio o collegata da casa, parla a ruota libera. Fa un appello a quanti sappiano qualcosa di parlare, dichiara la necessità di indagare su tutti, anche sui familiari più stretti, lamenta il fatto che i mezzi impiegati per la ricerca della figlia non siano adeguati. Lo sfogo, comprensibile, di una donna che non sa più a che santo votarsi, consumata dall’angoscia per l’improvvisa, inspiegabile scomparsa della sua piccola. Si appella alle istituzioni affinchè vengano utilizzate le immagini registrate dai satelliti militari nella speranza che qualche occhio nel cielo in quel maledetto pomeriggio fosse puntato proprio sulla ragazzina. E propende decisamente per una pista: quello di Sarah non è stato un allontanamento volontario. La madre non crede si tratti di una ragazzata, come invece si potrebbe desumere dalla dichiarazione del pasticciere 31enne, amico di chat della giovane, a cui ella avrebbe manifestato l’intenzione di sparire da casa per un po’ di tempo, per 20 giorni giusto per attirare attenzione su di sé perché si sentiva triste, incompresa. Potrebbe essere la fuga volontaria di un’adolescente in crisi, come ce ne sono tanti, in cerca di nuovi stimoli, di nuovi spazi. Che Sarah fosse insofferente della realtà in cui viveva lo si desume a tratti pure dai temi scolastici e dai suoi quaderni, passati al setaccio in cerca di qualunque piccolo particolare che sia illuminante per la risoluzione del caso.

Ma quanto può durare yba bravata? Quanto tempo effettivamente un adolescente, sorretto dallo spirito di ribellione, può restare fuori casa prima di riconsiderare la sicurezza, il confort, il calore della propria abitazione? Il prefetto Michele Penta, al vertice del Commissariato per le persone scomparse, fornisce dei dati non confortanti a proposito. La fuga di un ragazzino ribelle da casa può durare massimo 20, 25 giorni. E’ rarissimo che un allontanamento volontario si prolunghi oltre un mese. E qui si getta un’ombra scura sulle indagini, perché si avvalora l’ipotesi peggiore, quella che non vorremmo considerare, cioè che Sarah sia stata rapita, che sia stata allontanata con la forza da casa, che ora sia nelle mani di chissà chi. Forse un malintenzionato conosciuto sulle chat, spesso specchi per le allodole per sprovvedute adolescenti. Forse, addirittura, un familiare o una persona molto vicina alla famiglia. Chiunque potrebbe aver tradito la ragazzina, chiunque potrebbe sapere qualcosa, e di qui l’appello della madre agli inquirenti di non escludere nessuna ipotesi. E di indagare su tutti. Su di lei, sul marito, sul figlio, sulla cugina con cui Sarah doveva andare al mare il pomeriggio della sua scomparsa, sulla sua amica del cuore, sulla badante rumena. Ogni pista è da battere ed è l’istinto di una madre a dirlo.

Davvero tutta Italia si domanda che fine abbia fatto la giovane. Ed il lavoro di inquirenti e forze deputate alla ricerca si mescola con le “indagini” mediatiche. Quelle indagini che ci coinvolgono in quanto telespettatori e divoratori di media in generale e che ci rendono tanti piccoli Sherlock Holmes. Si perché il lavoro vero di ricerca della persona scomparsa ha sempre, inevitabilmente, la sua cassa di risonanza mediatica. Nel momento in cui si inizia a dare notizia di una scomparsa si crea un’escalation di curiosità attorno al fatto che solo ulteriori notizie ed approfondimenti possono saziare. E di qui lunghe maratone televisive, trasmissioni ad hoc, collegamenti in diretta da casa della persona scomparsa. Si vive in diretta il dramma della famiglia. Si entra nel privato della giovane in questione, nella sua cameretta, fra i suoi peluche, i suoi diari, il suo pc. Si scandagliano i suoi pensieri più intimi, si leggono le sue conversazioni in chat, nel tentativo di cogliere qualche indizio o di costruire un identikit, un tipo umano, della ragazza che aiuti perlomeno a capire cosa può frullare nella testa di un’adolescente. Ma l’identità che emerge è frammentaria. C’è la Sarah tenera e sognatrice, quella ribelle, quella amante del noir e, addirittura, dell’esoterico, quella spregiudicata che avrebbe pianificato nel dettaglio una fuga. Nella miriade di oggetti e feticci che compongono il mondo di una quindicenne forse la chiave del giallo, forse. Perché non è affatto matematico inferire la pista giusta da battere da un’analisi minuziosa del suo privato. Magari la soluzione non si troverà setacciando la sua cameretta. Ma è pur giusto che gli inquirenti facciano tutto il possibile, che non trascurino nessuna ipotesi, che indaghino, come sua mamma vuole, su tutto e tutti. Gli inquirenti, appunto. E forse sarebbe saggia la proposta lanciata da un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno di interrompere la giostra mediatica che ha iniziato a girare attorno a questa scomparsa. Basta a gettare altra carne al fuoco. Basta a spettacolarizzare e pubblicizzare in maniera così estrema un dramma che più privato non si può. Non sarebbe affatto male un silenzio stampa di qualche giorno, magari una settimana. Giusto il tempo di abbassare un po’ i riflettori e consentire a chi di dovere di proseguire le indagini senza quelle intrusioni eccesive del mondo mediatico che a volte finiscono col generare confusione. Nella speranza che quando i riflettori si accenderanno di nuovo sulla vicenda la piccola Sarah sarà tornata a casa.


Respuesta  Mensaje 31 de 31 en el tema 
De: Marika Enviado: 21/10/2010 13:59


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