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◄ CONSIGLI & CURIOSITA´: IL POTERE ANTIOSSIDANTE DEL CAFFE´
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Respuesta  Mensaje 1 de 7 en el tema 
De: Marika  (Mensaje original) Enviado: 20/11/2010 15:41

L'antiossidante più gustoso

artIl caffè è una delle fonti dietetiche più ricche di antiossidanti naturali, cioè di quelle molecole che agiscono rallentando o neutralizzando i danni causati dai radicali liberi. Da uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition nel luglio del 2006, sulla capacità antiossidante di più di mille alimenti, emerge che il caffè si colloca fra i primi 50.
Messi a paragone con quelli presenti in altri alimenti, però, gli antiossidanti del caffè hanno una marcia in più. Anzi, due: perché, oltre ai composti fenolici presenti nel prodotto all'origine (l'acido clorogenico e i derivati dell'acido cinnamico, di cui uno dei composti è, appunto, l'acido caffeico), ci sono anche gli antiossidanti che si formano durante la torrefazione del chicco, come reazione tra gli zuccheri e le proteine del caffè. A questi ultimi, chiamati melanoidine, si deve fra l'altro il colore bruno del prodotto tostato. Acidi clorogenici da una parte e melanoidine dall'altra si alleano per neutralizzare i radicali liberi.
Gli antiossidanti sono in grado di bloccare sul nascere il processo ossidativo, oppure possono intervenire per fermarlo una volta che si sia innescato.

pacInoltre, gli antiossidanti aiutano a potenziare le naturali difese antiossidanti del nostro organismo, contribuendo a combattere l’azione dannosa dei radicali liberi e quindi rallentando il processo di invecchiamento.
Dunque c'è una saggezza popolare nel consumare il caffè alle 8 del mattino e alle 13 dopo colazione e pranzo: in questo modo, infatti, noi provvediamo a offrire regolarmente al nostro organismo un'ottima carica antiossidante. Inoltre, il caffè consumato al mattino, prima di colazione ha la stessa funzione dell'aperitivo consumato prima del pasto, attivando gli enzimi pancreatici e preparando lo stomaco per la digestione e proteggendo il cibo così dall'ossidazione durante l'intero processo di digestione, trasporto e metabolismo.
Questa capacità, però, varia a seconda del tipo di caffè. Uno studio italiano, pubblicato nel 2003 sul Journal of Nutrition, rivela che la quantità di antiossidanti è massima nel caffè espresso, seguito da quello solubile, dalla moka e dall’espresso decaffeinato.
Teniamo, comunque, presente che l'apporto di antiossidanti del caffè per forza maggiore è in quantità limitata e, quindi, dovrà andare a integrarsi con gli antiossidanti forniti da una dieta quotidiana variata comprensiva di frutta e verdura.



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Respuesta  Mensaje 2 de 7 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 20/11/2010 20:47
 
Una notizia davvero interessante
 

Respuesta  Mensaje 3 de 7 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 20/11/2010 22:03


Respuesta  Mensaje 4 de 7 en el tema 
De: Marika Enviado: 21/11/2010 07:10
E PER SAPERNE  DI PIU´ 

Storia, cultura, piacere.

Portare alle labbra una tazza di caffe' fumante e' un gesto comune in buona parte del mondo, ma pochi si saranno posti domande sull'origine della bevanda, la sua storia, il suo significato sociale. Sulle sue origini vi sono molte leggende.

Caffè

Tutti conoscono quella proveniente dal Monastero Chehodet nello Yemen, secondo la quale uno dei monaci, avendo saputo da un pastore di nome Kaldi che le sue capre ed i suoi cammelli si mantenevano "vivaci" anche di notte se mangiavano certe bacche, preparo' con queste una bevanda nell' intento di restare sveglio per poter pregare piu' a lungo.

Nel sistema di classificazione del regno vegetale creato dal botanico svedese Carlo Linneo, il caffè venne catalogato nella famiglia delle rubiacee, che raggruppa ben 4500 varietà tra cui 60 specie appartenenti al genere coffea.
Delle circa 60 specie di piante di caffè esistenti, solo 25 sono le più commerciali per i frutti, ma di queste solo le prime quattro hanno un posto di rilievo nel commercio dei chicchi di caffè la Coffea Arabica, la Coffea Robusta, la Coffea Liberica e la Coffea Excelsa. 


Respuesta  Mensaje 5 de 7 en el tema 
De: Marika Enviado: 21/11/2010 07:12
Il Caffè e la salute
Caffè

Studi e ricerche sul caffe' si sono susseguiti sempre con maggiore frequenza, fino a raggiungere risultati atti a dimostrare le multiple reazioni che il caffe' provoca sull'organismo umano.

Nell'ottobre 1970, a Venezia, si e' tenuto il Primo Simposio Biofarmacologico sul caffe'. L'anno dopo, nell'ottobre 1971 a Firenze, si e' ripetuto il Secondo Convegno, e nel 1972 a Vietri sul mare un terzo convegno ha integrato e completato l'esposizione delle proprieta' delle sostanze attive contenute nel caffe', sancendo chiaramente gli effetti positivi e sfatando i pregiudizi negativi diffusi in passato.
Durante questi convegni, esperti nel campo della Dietologia, della Nutrizione, della Fisiologia Umana hanno precisato l'attivita' terapeutica del caffe', bevanda che in una societa' come la nostra aiuta a sconfiggere lo stress fisico e mentale, caratteristico della nostra epoca.

Dal punto di vista nutritivo il caffe' non e' un alimento indispensabile per il nostro organismo. Tuttavia, alcune sostanze in esso contenute provocano effetti benefici negli organi. Naturalmente, come per ogni alimento, e' necessario non farne abuso e non consumarne una quantita' smoderata, se non si vogliono ottenere inconvenienti dovuti all'abuso.
L'abitudine a consumarlo quotidianamente non comporta assuefazione anche dopo lunghi periodi. Qui di seguito elenchiamo alcuni degli effetti piu' frequenti da esso prodotti sul nostro organismo. Il caffe' infatti, e' una sostanza cosidetta "nervina", che agisce, in generale, sui centri nervosi, provocando un senso di benessere generale, spronando ad essere maggiormente vigili ed attivi sul lavoro non solo fisico, ma anche e soprattutto in quello che richiede maggiore prontezza di riflessi.
Tale stimolazione proviene dalla "caffeina", in combinazione con l'acidocaffettaninnico (miscela di vari acidi tra cui l'acido clorogenico e l'acido caffeico). La caffeina, alcaloide che il Runge scopri' nel 1820, si trova oltre che nel seme anche nelle foglie della pianta di caffe', te', cacao, cola, mate'. Ecco perche' in alcuni paesi (Isola di Sumatra, ad esempio), si fa uso di decotti del fogliame torrefatto.

Una tazzina di caffe' contiene circa 5 cg. di caffeina e la sua azione eccitante, che si protrae da una a due ore dopo averla bevuta, agendo sul sistema nervoso cerebro-spinale, provoca un risveglio delle facolta' mentali, allontana la sonnolenza, la noia, la stanchezza, anche quella psichica, gli stati depressivi, potenzia le capacita' della memoria, dell'apprendimento, dell'intuizione e della concentrazione, facilita la percezione degli stimoli sensoriali, attenua le cefalee e le emicranie in genere.

Gli effetti positivi della caffeina sull'attivita' dei centri nervosi superiori e' stata sperimentata con la tecnica dei riflessi condizionati: somministrata in dosi terapeutiche si e' osservato che aumenta la rapidita' dei riflessi condizionati, mentre si riduce il loro periodo di latenza.

La sua azione benefica arriva anche al cuore, percio' nella farmacoterapia essa e' stata come cardiotonico. Inoltre, la caffeina potenzia il tono arterioso, senza alterare la pressione, migliorando anche la circolazione delle coronarie. Va tenuto presente che le azioni sul cuore sono del tutto secondarie, e non sono rilevabili nelle dosi usuali di 2 - 3 tazzine. Cio' vale soprattutto per quelle che possono essere considerate le azioni negative, cioe' la tachicardia.

Anche i polmoni beneficiano dell'azione stimolante della tazzina di caffe'. In essi si determina un potenziamento della dilatazione dei bronchi, della ventilazione polmonare, che facilitano una migliore respirazione.
A livello della muscolatura dello scheletro il caffe' potenzia la capacita' di contrazione muscolare, riduce la stanchezza, migliora il coordinamento dei movimenti e il rendimento sportivo. Per questa sua azione tonica sulla muscolatura il caffe' e' indicato per gli sportivi, perche' allevia la stanchezza, specialmente negli sport di lunga durata, quando maggiormente la fatica si impadronisce del fisico ed i movimenti tendono a farsi pesanti.

Sul gran simpatico stimola i nervi vasomotori e dunque facilita la digestione. Ecco perche' il caffe' oltre che bevanda energetica nel risveglio mattutino, e' utile al pranzo ed alla cena, in quanto agisce sulle pareti dello stomaco, favorendo la secrezione dei succhi gastrici, avviando e migliorando il processo digestivo.

Nel fegato attiva la produzione della bile e la contrazione della cistifellea. Negli intestini coadiuva i movimenti, migliorandone le funzioni. Altri effetti positivi della buona tazza di caffe' si riflettono sulle reni, dove si ottiene la dilatazione delle arterie renali ed il conseguente potenziamento della diuresi.

Sulle ghiandole endocrine stimola la secrezione delle surrenali (corteccia/cortisone, ecc.; midollare/adrenalina), ed infine stimola la funzione tiroidea ed il metabolismo.

Non e' da sottovalutare lo scarso valore calorico del caffe' che, quindi, puo' essere liberamente consumato senza nuocere nelle diete ipocaloriche.



Respuesta  Mensaje 6 de 7 en el tema 
De: Lelina Enviado: 21/11/2010 13:47
Interessanti notizie
Grazie!!

Respuesta  Mensaje 7 de 7 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 21/11/2010 19:58
 
 
Mariasole


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