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General: BELLE STORIE DA LEGGERE TUTTO D´ UN FIATO...
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Respuesta  Mensaje 1 de 22 en el tema 
De: Lelina  (Mensaje original) Enviado: 01/11/2010 08:06
 
IL SOGNO DELLA LAVAGNA
 
 
La lavagna era triste triste.
"Non ce la faccio più" pensava.
"Sono stanca di vedere bambini spaventati,bambini che piangono,che mi guardano come se fossi una strega portasfortuna. Un giorno o l'altro me ne vado".
E un bel giorno,anzi una bella notte se ne andò : uscì dalla scuola e,toc toc,se ne andò per il mondo.Il concellino le rotolò dietro piagnucolando: "Signora lavagna,vengo con te".
Andarono insieme.Il cancellino cancellava le nuvole del cielo perchè la notte fosse più chiara;cancellava i semafori rossi perchè la lavagna potesse passare;cancellava i ciottoli sulle stradine di campagna,cancellava le montagne troppo alte.
Una notte cancellò perfino tre banditi che volevano rapire la povera lavagna per scriverci il conto delle rapine che avevano fatto.
Cammina e cammina,una bella notte la lavagna si fermò.Disse:"Cancellino,sono molto stanca,ho bisogno di dormire".
Il cancellino cancellò sterpi,rovi,pietre che si trovavano intorno e così la lavagna potè sdraiarsi sull'erba pulita,sotto la chioma di un grosso albero.
"Signora lavagna"disse il cancellino."Ti sei stesa sotto un castagno,è pericoloso.Se ti cade un riccio sulla faccia ti punge,ti fa male.Io lo cancello quest'albero".
Ma la lavagna si era già addormentata e stava facendo un sogno.
Sognava di essere in piedi in mezzo a un prato,con tanti bambini intorno.E i bambini erano i bambini della sua scuola,però erano allegri,scrivevano con gessi colorati,inventavano poesie,inventavano parole,inventavano numeri,inventavano disegni. Lei era felice.
Da lontano sentiva la voce del cancellino:"Signora lavagna,svegliati,è giorno."No" rispondeva lei"Non voglio svegliarmi,non mi sveglierò finchè il sogno che sto facendo non sarà diventato realtà".
Spero vi sia piaciuta...
Partecipate pure voi
facendoci conoscere altre belle e simpatiche storie...
 
Un abbraccio di Amicizia
e
Felice Novembre
Lely


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Respuesta  Mensaje 8 de 22 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 04/11/2010 00:33

LA COLOMBA E LA FORMICA
Esopo

Una formica assetata era scesa in una fontana e, trascinata dalla corrente, stava per affogare. 

Se n’avvide una colomba e, strappato un ramoscello da un albero, lo gettò nell’acqua. 

La formica vi salì sopra e riuscì a salvarsi. 

Poco dopo, un uccellatore, con i suoi panioni pronti, si avanzò per prendere la colomba. 

La formica lo scorse e diede un morso al piede dell’uccellatore, che, nell’impeto del dolore, gettò via i panioni, facendo così fuggire immediatamente la colomba.

La favola mostra che bisogna ricambiare i benefattori.



Respuesta  Mensaje 9 de 22 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 04/11/2010 00:44

FILOSOFIA DI VITA

Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe,
 prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e comincio a riempirlo con
dei sassi, di circa 3 cm. di diametro.
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno
 ed essi risposero di si.

Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di piselli,

 li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente.
 Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.

Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse
 pieno ed essi, ancora una volta, dissero di si.
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e
la verso dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempi ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì  tutto.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse
pieno e questa volta essi risposero di si, senza dubbio alcuno.

 
Ora, disse il Professore, voglio che voi capiate che questo
vasetto rappresenta la vostra vita.

 I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri

 amici,la vostra salute, i vostri figli - le cose per le quali se tutto
il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena.

 I piselli sono le altre cose per voi importanti: come il
 vostro lavoro, la vostra casa , la scuola  ....
La sabbia e'  tutto il resto......   le piccole cose .
Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia, continuò  il

Professore, non ci sarà spazio per i piselli e per i sassi.
Lo stesso vale per la vostra vita. Se dedicate tutto il vostro tempo e le
 vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per  voi
sono importanti.
Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri

 figli, portate il vostro partner al cinema, uscite con gli amici. Ci
sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto. Prendetevi
cura dei sassi per prima - le cose che veramente contano. Fissate le
vostre  priorità...il resto e'  solo sabbia.



Respuesta  Mensaje 10 de 22 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 05/11/2010 10:46

Respuesta  Mensaje 11 de 22 en el tema 
De: Lelina Enviado: 06/11/2010 08:19
 

eltrendelaamistadsv7ao3.gif

 

 

E´ IL TRENO DELL´ AMICIZA

MERAVIGLIOSO!!

 
 

Respuesta  Mensaje 12 de 22 en el tema 
De: Serenella Enviado: 08/11/2010 07:20
Bellissime storie
lette con vero piacere...

DRIFT OFF NOW TO PROFILEFANTASY.COM

Respuesta  Mensaje 13 de 22 en el tema 
De: Acquario Enviado: 13/11/2010 09:02
Bellissimeeeeeee
 
 

Respuesta  Mensaje 14 de 22 en el tema 
De: Marika Enviado: 14/11/2010 08:24

Una storia bella

Leggila tutta di un fiato, non ti fermare all'apparenza. Grazie!
Questa e-mail mi è arrivata tramite un amica e mi ha commosso molto, vorrei che anche altri la potessero leggere.


Ad una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti. Dopo aver lodato la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda:

"Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il suo lavoro con perfezione. Purtroppo mio figlio Shay non può imparare le cose nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere profondamente le cose come gli altri. Dov'è il naturale ordine delle cose quando si tratta di mio figlio?"

Il pubblico alla domanda si fece silenzioso.

Il padre continuò:
"Penso che quando viene al mondo un bambino come Shay, handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta la grande opportunità di realizzare la natura umana e avviene nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino."

A quel punto cominciò a narrare una storia:

Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un parco dove Shay sapeva che c'erano bambini che giocavano a baseball. Shay chiese: "Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?"
Il padre di Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in squadra un giocatore come Shay, ma sapeva anche che se gli fosse stato permesso di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la speranza di poter essere accettato dagli altri a discapito del suo handicap, cosa di cui
Shay aveva immensamente bisogno.

Il padre si Shay si avvicinò ad uno dei ragazzi sul campo e chiese (non aspettandosi molto) se suo figlio potesse giocare. Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e disse: "Stiamo perdendo di sei punti e il gioco è all'ottavo inning. Penso che possa entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono"

Shay entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su la maglia del team. Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi e con un senso di calore nel petto. I ragazzi videro la gioia del padre all'idea che il figlio fosse accettato dagli altri.

Alla fine dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era sempre indietro di tre punti. All'inizio del nono inning Shay indossò il guanto ed entrò in campo.
Anche se nessun tiro arrivò nella sua direzione, lui era in estasi solo all'idea di giocare in un campo da baseball e con un enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio salutava suo padre sugli spalti.
Alla fine del nono inning la squadra di Shay segnò un nuovo punto: ora, con due out e le basi cariche si poteva anche pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il prossimo alla battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay anche se significava perdere la partita?
Incredibilmente lo lasciarono battere.
Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non sapeva nemmeno tenere in mano la mazza, tantomeno colpire una palla.
In ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che la squadra stava rinunciando alla vittoria in cambio di quel magico momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza.
Il primo tirò arrivò a destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la palla.
Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente la palla a Shay.
Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta colpì la palla che ritornò lentamente verso il tiratore.
Ma il gioco non era ancora finito. A quel punto il battitore andò a raccogliere la palla: avrebbe potuto darla all'uomo in prima base e Shay sarebbe stato eliminato e la partita sarebbe finita.
Invece... Il tiratore lanciò la palla di molto oltre l'uomo in prima base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti dagli spalti e tutti i componenti delle due squadre incominciarono a gridare: "Shay corri in prima base! Corri in prima base!"
Mai Shay in tutta la sua vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così raggiunse la prima base.
Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall'emozione.
A quel punto tutti urlarono: "Corri fino alla seconda base!"
Prendendo fiato Shay corse fino alla seconda trafelato. Nel momento in cui Shay arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva ormai recuperato la palla.. Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla quindi sapeva di poter vincere e diventare l'eroe della partita, avrebbe potuto tirare la palla all'uomo in seconda base ma fece come il tiratore prima di lui, la lanciò intenzionalmente molto oltre l'uomo in terza base e in modo che nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti urlavano: "Bravo Shay, vai così! Ora corri!"
Shay raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta.
Nel momento in cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia.
A quel punto tutti gridarono:" Corri in prima, torna in base!!!!"
E così fece: da solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria e ne fecero l'eroe della partita.
"Quel giorno" disse il padre piangendo "i ragazzi di entrambe le squadre hanno aiutato a portare in questo mondo un grande dono di vero amore ed umanità".

Shay non è vissuto fino all'estate successiva. E' morto l'inverno dopo ma non si è mai più dimenticato di essere l'eroe della partita e di aver reso orgoglioso e felice suo padre.. non dimenticò mai l'abbraccio di sua madre quando tornato a casa le raccontò di aver giocato e vinto.

ED ORA UNA PICCOLA NOTA AL FONDO DI QUESTA STORIA:

In internet ci scambiamo un sacco di giochi e mail scherzose senza che queste ci facciano riflettere, ma quando si tratta di diffondere mail sulle scelte della vita noi esitiamo.
Il crudo, il volgare e l'osceno passano liberamente nel cyber spazio, ma le discussioni pubbliche sulla decenza sono troppo spesso soppresse nella nostre scuole e nei luoghi di lavoro.
Se stai pensando di forwardare questo messaggio, c'è probabilità che sfoglierai i tuoi contatti di rubrica scegliendo le persone "appropriate" o "inappropriate" a ricevere questo messaggio.
Bene: la persona che ti ha mandato questa e-mail pensa che TUTTI NOI POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA.
Tutti noi abbiamo migliaia di opportunità, ogni giorno, di aiutare il "naturale corso delle cose" a realizzarsi.
Ogni interazione tra persone, anche la più inaspettata, ci offre una opportunità: passiamo una calda scintilla d'amore e umanità o rinunciamo a questa opportunità e lasciamo il mondo un po' più freddo?
Un uomo saggio una volta disse che ogni società è giudicata in base a come tratta soprattutto i meno fortunati.

Ora tu hai 2 scelte:

1. cancellare
2. inoltrare

Possa questo giorno essere un giorno luminoso...


Respuesta  Mensaje 15 de 22 en el tema 
De: Lelina Enviado: 14/11/2010 13:47
IL SERPENTE E LA LUCCIOLA
 
Racconta la leggenda che una giorno un serpente inizió ad inseguire una lucciola.
Questa fuggiva rápida per paura del feroce predatore e il serpente allo stesso tempo continuava ad inseguirla.
Fuggì un giorno e lui la inseguiva, due giorni e la inseguíva...
Il terzo giorno, senza forze, la lucciola si fermò e disse al serpente: Posso farti tre domande?
- Non sono abituato a rispondere a nessuno, però siccome ti devo mangiare, puoi chiedere, rispose il serpente...
Appartengo alla tua catena alimentare? domandó la lucciola
- No , rispose il serpente...!!!....
- Io ti ho fatto qualcosa di male ? disse la lucciola?
- No, tornó a rispondere il serpente.
- Allora, perchè mi vuoi uccidere?
- Perchè non sopporto vederti brillare...
 
 
 
Morale Molti di noi ci siamo trovati coinvolti in situazioni dove ci chiedavamo: 
- Perchè mi succede questo se io non ho fatto niente di male, ne danneggiato nessuno? Semplice è la risposta...
Perchè non sopportano vederti brillare......!!!!
Quando ti accade questo, non smettere di brillare, continua ad essere te stesso, continua e seguita a dare il meglio di te, continua a fare meglioramenti, non permettere che ti danneggino, non permettere che ti feriscano, continua a brillare e non potranno toccarti... Perchè la tua luce rimarrá integra.
La tua essenza permarrá, accada quello che accada.....
Sii sempre autentico, anche se la tua luce molesta i predatori!!


Respuesta  Mensaje 16 de 22 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 15/11/2010 06:01
 
Lette con piacere
fanno riflettere...
 
 
Mariasole
 
 

Respuesta  Mensaje 17 de 22 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 15/11/2010 06:24

VAI TU PER ME

Un uomo aveva l'abitudine di dire ogni domenica mattina a sua moglie.
"Va' in chiesa tu e prega per tutti e due".
Agli amici diceva:
"Non c'è bisogno che io vada in chiesa: c'è mia moglie che va per tutti e due".
Una notte quell'uomo fece un sogno. Si trovava con sua moglie davanti alla porta del Paradiso e aspettava per entrare.
Lentamente la porta si aprì e udì una voce che diceva a sua moglie.
"Tu puoi entrare per tutti e due!".
La donna entrò e la porta si richiuse. L'uomo ci rimase così male che si svegliò.
La più sorpresa fu sua moglie, la domenica dopo, quando all'ora della Messa si trovò accanto il marito che le disse: "Oggi vengo in chiesa con te".



Respuesta  Mensaje 18 de 22 en el tema 
De: Lelina Enviado: 15/11/2010 07:55
 
UN VIAGGIO IN TRENO
IL TRENO DELLA VITA...

Respuesta  Mensaje 19 de 22 en el tema 
De: Marika Enviado: 21/11/2010 07:41
COLIBRI´
Colibrì - img_9292.jpg - COLIBRI' - Desert Spring (CA) - Autore: Claudia

Durante un incendio nella foresta,

mentre tutti gli animali fuggivano,

un colibrì volava in senso contrario

con una goccia d'acqua nel becco.

 "Cosa credi di fare!"

Gli chiese il leone. 

"Vado a spegnere l'incendio!"

Rispose il piccolo volatile.

"Con una goccia d'acqua?"-  disse il leone

con un sogghigno di... irrisione.

Ed il colibrì, proseguendo il volo,

rispose: "Io faccio la mia parte!"

 


Respuesta  Mensaje 20 de 22 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 24/11/2010 16:17
La favola del riccio
 





Durante l'era glaciale molti animali morirono per il freddo.


I ricci se ne accorsero e decisero di unirsi in gruppo e aiutarsi. In questo modo si proteggevano, ma le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini che davano calore. Perciò decisero di allontanarsi e iniziarono a congelare e a morire.

Così capirono che o accettavano le spine del compagno vicino oppure sparivano dalla terra e morivano in massa. Con saggezza decisero di tornare tutti insieme. In questo modo impararono a convivere con le piccole ferite che un compagno vicino può causare, dato che la cosa più importante era il calore dell'altro.

In questo modo sopravvissero...

Le relazioni migliori non sono quelle con delle persone perfette, ma quelle nelle quali ogni individuo impara a vivere con i difetti degli altri e ad ammirarne le qualità.
 

Buona Serata Amici

Vera


Respuesta  Mensaje 21 de 22 en el tema 
De: Ver@ Enviado: 24/11/2010 16:21
Picchio e Papicchio
 
Picchio e Papicchio Un giorno un picchio carino carino, con il becco arancione, di nome Picchio si fece una tana sull'albero di Papicchio, un suo amichetto.
Ma Papicchio non fu cortese con lui e gli disse - Scendi subito da quest'albero Picchio. Non è tuo ! -
Allora Picchio disse - Scusa Papicchio , ma nel bosco dei 100 anni tutti gli animali sono molto ospitali ed aggiunse - Dai ti prego solo per questo mese.... dai, dai....
Picchio e Papicchio Allora Papicchio finalmente si convinse ed a malincuore disse - E va bene, se queste sono le leggi del bosco, fai pure la tua tana sul mio albero ma fra un mese dovrai andartene via perchè io non ti voglio-
Passato un mese, i due picchi si salutarono poichè Picchio era riuscito a trovare una casa proprio affianco a quella di Pappicchio.
Però un giorno venne un temporale e, nel bosco dei 100 anni si distrussero tanti tanti alberi ; anche quello di Papicchio.
Papicchio, poverino, era lui stavolta che cercava una casa e chiese aiuto proprio a Picchio. - Picchio, amico mio, mi ospiteresti sul tuo albero?- chiese molto cortesemente ed umilmente a Picchio.
Picchio disse: - Ti ospito volentieri, ma ti ricordo che tu non hai fatto altrettanto con me. Devi imparare a trattare bene gli altri anche quando non ne hai bisogno come adesso.-
Papicchio imparò a sue spese la lezione e da quel giorno si comportò come un bravo picchio.


Respuesta  Mensaje 22 de 22 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 02/12/2010 16:26

LA TRISTEZZA E LA FURIA

 

In un regno incantato dove gli uomini non possono mai arrivare, o forse dove gli uomini transitano all’infinito senza rendersene conto…

In un regno magico, dove le cose intangibili diventano concrete…

C’era una volta…

Uno stagno meraviglioso.

Era una laguna di acque cristalline e pure, n cui nuotavano pesci di tutti i colori possibili e dove tutte le tonalità del verde si riflettevano continuamente…

A quello stagno magico e trasparente si avvicinarono in buona compagnia la tristezza e la furia, per fare il bagno.

Entrambe si tolsero gli abiti e nude entrarono nello stagno.

La furia, frettolosa (com’è sempre la furia), velocissima, senza sapere il perché, si tuffò rapidamente ed ancora più rapidamente uscì dall’acqua…

Ma la furia è cieca, o comunque non distingue chiaramente la realtà, così, nuda e frettolosa, uscendo dallo stagno si infilò i primi vestiti che trovò…

E successe che quei vestiti non erano i suoi ma quelli della tristezza…

E così vestita da tristezza la furia se ne andò.

Con grande calma, serena, sempre disponibile a rimanere nel luogo in cui si trova, la tristezza finì di farsi il bagno e senza fretta (o meglio senza la consapevolezza del passare del tempo), con lenta pigrizia riemerse dallo stagno.

Sulla riva si accorse che i suoi vestiti non c’erano più.

Come sappiamo tutti, se c’è qualcosa che non piace alla tristezza è mettersi a nudo, così indossò gli unici abiti che c’erano vicino allo stagno, gli abiti della furia.

Si narra che da allora ci capita sovente di incontrare la furia, cieca, crudele, terribile ed iraconda…ma se ci prendiamo il tempo di osservarla bene, scopriamo che la furia che vediamo è soltanto una maschera, e dietro la maschera della furia in realtà…si cela la tristezza.



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