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De: Acquario (Mensaje original) |
Enviado: 05/12/2010 13:25 |
Mezzo cucchiaino di cannella al giorno è sufficiente per ridurre la quantità di zuccheri nel sangue di chi soffre di diabete di tipo 2, di colesterolo e trigliceridi. La scoperta - pubblicata sull’autorevole «Diabetes Care» - l’ha fatta in modo quasi casuale Richard Anderson, uno scienziato statunitense del US Department of agriculture's human nutrition research center di Beltsville (Maryland) mentre stava studiando gli effetti del cibo comune sui livelli dello zucchero nel sangue. Ci si aspettava che i pazienti diabetici ai quali era stata somministrata la torta di mele, l'«apple pie», uno dei piatti preferiti dagli americani che ha tra gli ingredienti la cannella, avessero una impennata del glucosio, invece proprio questa spezia lo teneva a bada. Una sostanza contenuta nella cannella, un polifenolo MHCP, solubile in acqua, attiva i recettori dell’insulina e lavora in sinergia con questo ormone nelle cellule che si occupano di bruciare o metabolizzare il glucosio. Per sperimentarne il funzionamento si sono fatti test di laboratorio ed esperimenti in Pakistan con volontari affetti da diabete di tipo 2. Una somministrazione di 2 -3 grammi al giorno di cannella in polvere dopo i pasti in poche settimane riduceva il livello di zucchero nel sangue del 20 per cento rispetto ai pazienti del gruppo controllo. Inoltre la cannella aveva un ulteriore effetto benefico, abbassando il livello di colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue. «Non suggerisco - ha dichiarato Anderson - di mangiare quantità maggiori di torta alle mele o panini alla cannella, ma soltanto di aggiungere la spezia in polvere a ciò che si mangia normalmente». La cannella, Cynnamomum zeylanicum, fa parte delle Lauracee, famiglia a cui appartiene l’alloro, largamente usato in cucina e per formare siepi in giardino. E' un albero alto una decina di metri, con foglie persistenti, coriacee, percorse da 3-5 grandi nervature, coltivato in Sri Lanka, in India, a Giava, in Brasile. La cannella è la corteccia dei rami di circa tre anni di età che si arrotola per effetto dell'essiccazione. E' molto sottile, quindi assai fragile, ha una superficie liscia e colore più scuro nella parte interna. Fin dall'antichità la cannella di Sri Lanka è stata la più amata, definita «la bella cannella», a differenza delle altre dette «cannelle tristi», in quanto possiede un elevato titolo in olio essenziale, odore e sapore particolari. Le ragioni delle preferenze accordate alla cannella di Sri Lanka non sono soltanto di natura chimica, ma derivano anche dal modo in cui il prodotto è posto in vendita: del tutto privo sia all'esterno della corteccia, sia all'interno di ogni altra parte vegetale (cuticola, sughero, porzioni del cilindro legnoso sottostante la corteccia). E' dimostrato sperimentalmente che le migliori produzioni si ottengono da terreni sabbioso-silicei, alluvionali, posti in vicinanza del mare, in presenza di piogge modeste. Se queste ultime sono elevate si verifica una modificazione sostanziale dei principi essenziali, dell'odore, del sapore e dell'aroma. Inoltre, la qualità migliore di cannella si ottiene da piante ben esposte al sole e ben concimate. La raccolta dei fusti da cui ottenere la corteccia viene effettuata quando la pianta è in linfa. Si recidono ed eliminano dapprima foglie e rametti utilizzati nelle distillerie per ottenere una essenza, quindi si pratica una raschiatura iniziale per togliere lo strato esterno suberoso. In seguito si praticano incisioni trasversali in corrispondenza dei nodi ed una longitudinale, battendo i fusti con un apposito strumento si pratica il distacco della corteccia liberandola dal cilindro centrale. Si tolgono tutti i residui del cambio rimasti aderenti alla corteccia. Si infilano poi i diversi cilindri corticali aventi l'aspetto di cannelli aperti per il lungo l'uno nell'altro. Si ammucchiano e si fanno leggermente fermentare, in modo da facilitare un ulteriore raschiamento per potere eliminare completamente ogni ulteriore residuo dello strato suberoso e il parenchima sottostante alla corteccia fino al libro. Un'altra specie del genere Cynnamomum, il C. camphora, è un albero bellissimo, solitamente maestoso, sempreverde con grandi foglie spesse e coriacee che, se stropicciate, emettono il tipico aroma della canfora. Esemplari pregevoli si possono ammirare tra l'altro nei giardini del Lago Maggiore, a Villa Durazzo Pallavicini (Pegli) e nel Biellese, a Sordevolo, presso l'affascinante Villa Cernigliaro. [TSCOPY](*)Università di Torino
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Si tratta di una pianta aromatica conosciuta fin dai tempi più antichi ed è considerata la spezia più importante al mondo. |
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CARATTERISTICHE GENERALI
La cannella o come gli antichi la chiamavano, il cinnamomo, è una spezia molto diffusa ed utilizzata sia nei paesi orientali che occidentali.
Sono due le piante che forniscono questo pregiato e ricercato prodotto, entrambe appartenenti alla famiglia delle Lauraceae (la stessa dell'alloro, della canfora e dell'Avocado);
- Cinnamomum zeylanicum chiamata anche cannella di Ceylon o cannella regina, originaria delle Indie meridionali, in particolare dello Sri Lanka, Birmania e di Ceylon che fornisce la cannella più pregiata;
- Cinnamomum cassia chiamata anche cannella della Cina o cannella cinese, tipica della Cina che fornisce una cannella meno pregiata, leggermente più aspra e meno dolce.
Già gli antichi conoscevano la differenza tra le due spezie infatti il Cinnamomum zeylanicum era conosciuta come "cinnamomo" mentre il Cinnamomum cassia era conosciuta come "cassia".
Il suo nome italiano "cannella" deriva dal latino "canna =canna" per la forma che aveva quando giungeva dai paesi di origine.
Entrambe le specie sono piante tropicali quindi nelle regioni a clima temperato non possono essere coltivate all'aperto in quanto richiedono climi caldi e molto umidi.
E' considerata la spezia più importante al mondo.
Cinnamomum cassia |
Cinnamomun zeylanicum | |
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USO IN CUCINA
Per il suo aroma unico, è utilizzata in tutto il mondo. I popoli occidentali più frequentemente per i dolci, i gelati, per aromatizzare i vini ed i liquori mentre nella tradizione orientale è più usata per i cibi salati, soprattutto le carni.
Sia i popoli orientali che occidentali la usano per preparare dei tè molto fragranti.
L'olio essenziale che si ricava dalle foglie contiene eugenolo e viene usato come sostituto dei chiodi di garofano e non a scopo terapeutico.
CURIOSITA'
E' conosciuta fin dai tempi più antichi.
La Bibbia la cita nel libro dell'esodo. Gli antichi egiziani la utilizzavano per le imbalsamazioni. Gli antichi greci e latini la utilizzavano come spezia, come profumo e come pianta medicinale per curare i problemi di digestione.
Dato che questa pianta era conosciuta fin dai tempi più antichi, sono tante le leggende e le storie che sono nate intorno a queste piante.
Gli antichi già conoscevano la differenza tra le due spezie infatti il Cinnamomum zeylanicum era conosciuta come "cinnamomo" mentre il Cinnamomum cassia era conosciuta come "cassia".
Che queste due spezie fossero ben distinte e se ne conoscessero i pregi e difetti lo testimonia lo stesso Teofrasto (filosofo greco che visse tra il 371 e il 287 a.C. che scrisse, tra l'altro, due trattati di botanica che rappresentano il più importante contributo alla scienza della botanica dell'antichità) che racconta nel "Libro delle piante" una deliziosa storia dove sostiene che entrambe le piante erano degli arbusti però la Cinnamomum cassia aveva una corteccia molto resistente da staccare cosicché le popolazioni antiche, per ricavare la parte commestibile facevano in questo modo: dividevano i ramoscelli in diverse parti che poi sistemavano all'interno di una pelle di animale fresca. In questo modo la pelle iniziava a putrefare e quindi i vermi mangiavano le parti legnose della Cinnamomum cassia ma lasciavano la parte interna perché amara e aspra.
Aristotele (uno dei maggiori filosofi greci che visse tra il 384 ed il 322 a.C.) racconta nella sua "Storia degli animali" che le popolazioni dei paesi dove cresce il cinnamomo dicevano che esisteva un uccello che si chiamava cinnamomo che utilizzava per fare il suo nido una pianta che andava a cercare in un posto sconosciuto a tutti e che si chiamava cinnamomo. Gli indigeni allora, una volta che l'uccello aveva completato il nido, lo distruggevano con le loro frecce e recuperavano così la spezia.
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De: Marika |
Enviado: 05/12/2010 14:04 |
La cannella é una spezia antichissima di cui si parla addirittura giá nella Bibbia. La pianta è una spezia assai diffusa sia da noi che nel suo paese di origine ossia l’oriente.
Non esiste una sola pianta della cannella: sotto questo nome vengono raccolte diverse varietá piú o meno profumate. La cannella é ampiamente usata in cucina dove viene utilizzata per aromatizzare creme, frutta cotta, dolci lievitati e da forno, impasti, budini e riso al latte, cioccolato, gelati, caramelle e liquori. La cannella ha anche riconosciute capacitá medicinali come per esempio quella di abbassare il colesterolo e i trigliceridi risultando utile nelle persone con disturbi di ipertensione.
E' possibile acquistare la cannella sia in stecche che in polvere. Specialmente in quest'ultimo caso é bene conservarla in un vasetto di vetro a tenuta ermetica per evitare che il suo aroma si perda. I bastoncini di cannella si prestano infine molto bene per le decorazioni di Natale e contribuiscono col loro profumo a dare alla casa una atmosfera natalizia.
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De: Lelina |
Enviado: 07/12/2010 05:39 |
USARE LA CANNELLA
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La cannella (cinnamomum zeylanicum) è una pianta della famiglia delle lauraceae come l’alloro o l’avocado. E’ un albero ramificato con corteccia spessa che può raggiungere i 10 metri di altezza.
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E’ una pianta originaria dell’india occidentale e di ceylon, ma viene coltivata anche in altre zone tropicali. Possiede foglie simili a quelle dell’alloro, ma poste una di fronte all’altra sui rami.
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La cannella ha un ottimo aroma dolciastro, ed è infatti usata spesso nella preparazione di dolci e liquori, o da sola per aromatizzare yogurt e cioccolate.
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Della pianta si utilizza praticamente la corteccia, alla quale viene rimossa la parte sugherosa. La corteccia dei rami giovani viene essiccata al sole e si accartoccia in piccoli tubicini. Va poi conservata in contenitori a chiusura ermetica.
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La cannella possiede proprietà: - astringenti. - Emostatiche, ossia ferma piccole emorragie superficiali. - Carminative, ossia espelle i gas intestinali.
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- digestive. - Stimolante, in piccole dosi. - Antidiabetico, di recente si è infatti scoperto che potenzia l’effetto dell’insulina. |
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De: Lelina |
Enviado: 07/12/2010 05:44 |
CIAMBELLA CIOCCOLATO E CANNELLA (SENZA UOVA E BURRO)
INGREDIENTI: (stampo da 24 cm di diametro) 200 gr di farina 00, 200 gr di zucchero semolato, 350 ml. di latte intero, 80 gr di cacao amaro, 1 cucchiaino di cannella, 2 cucchiaini di lievito per dolci, 1/2 cucchiaino di bicarbonato, la scorza grattugiata di un limone, un pizzico di sale.
PREPARAZIONE: Prendete una ciotola e riunitevi tutti gli ingredienti asciutti cioè: farina (setacciata) + zucchero + cacao + sale + buccia di limone + cannella + bicarbonato + lievito. Mescolate un po' gli ingredienti. Intiepidite il latte e quindi unitelo lentamente agli ingredienti nella ciotola mescolando con una frusta, fino ad ottenere un impasto omogeneo, senza grumi e abbastanza fluido. Versate nello stampo (io non l'ho né imburrato né infarinato perché è in silicone, ma se usate uno stampo normale fatelo). Infornate a 180° per circa 35 - 40 minuti.
Più veloce di così non si può Troppo facile!!!
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