Il Il Natale senza alcun dubbio è considerato più come una festa consumistica che religiosa. Infatti la prima cosa che si fa per annunciare quest´ evento è l´ albero, per non parlare delle vetrine dei negozi che già molto più di un mese prima della festa sono piene di addobbi e decorazioni varie. Ogni volta che si avvicina questa ricorrenza sentiamo ripetere sempre “A Natale siamo tutti più buoni”, secondo me questa è una delle frasi più insensate, in quanto se si è buoni bisogna esserlo sempre e non un solo giorno all’anno. Naturalmente credo che tutti pensiamo che è sempre meglio un giorno che nessuno, ma a mio parere se si è cattivi non si può diventare buoni all’improvviso per un solo giorno, e passato quel giorno ritornare ad essere come si è sempre stati, perchè se così fosse sarebbe solo un atteggiamento di falsità e non di bontà, invece può essere un momento di conversione. Socrate diceva che “nessuno pecca volontariamente” e “chi fa il male, lo fa solo per ignoranza del bene”. Con questo egli voleva intendere che chi compie il male non lo fa volontariamente, ma solo perchè non conoscendo il “vero” bene, fa ciò che per lui è bene. Io non sono molto d’accordo con Socrate, in quanto credo che tutti abbiamo una coscienza, che ci consiglia su ciò che è bene e male, poi tocca a noi scegliere l’uno o l’altro.
Comunque per non dilagare troppo, ritornando all’argomento del Natale, bisogna vedere la festività soprattutto dal punto di vista religioso. Infatti la cosa che molti dimenticano è che il Natale festeggia la nascita di Gesù. Tutto sommato io festeggio il Natale sia dal punto di vista religioso che consumistico, come credo sia anche giusto.
Nelle vacanze poi si mangia un po´ di più, si scambiano regali e auguri, si gioca con i parenti e con gli amici, ci si diverte stando in compagnia, e ci si rilassa un po´. Queste sono le cose che fanno un po´ tutti, e che fanno parte dell’atmosfera natalizia. Per concludere, perciò, vi auguro a tutti Buon Natale e Felice Anno Nuovo Lely
Il primo vagito di Gesù che viene al mondo è quel grido di speranza, che risuona ormai da venti secoli, ogni anno nelle nostre case, nella nostra comunità, nella nostra società nella nostra vita. La notte è terminata, il buio si ritrae e lascia spazio alla luce, per tutti brilla una stella, si accende un lume affinché l’anima stanca possa giungere al porto sicuro, al luogo del suo riposo. Certo quale annuncio più bello ci può essere nella storia se non questo? Se non il fatto che Dio ha voluto condividere la nostra vita che Dio ha voluto vivere con noi e per noi? Gesù per tutta l’eternità sarà uno di noi e quando vedremo Dio faccia faccia non moriremo, come nell’antico testamento perché lo vedremo col volto di Gesù. Le angosce, le amarezze, le delusioni, come pure le speranze, le aspirazioni, la gioia e l’esultanza; sono il patrimonio che possiamo condividere, che possiamo mettere in comune con Lui perché la mia storia diventi la Sua storia, perché la mia gioia sia la Sua gioia, perché la mia vita sia la Sua vita. Per tutti è Natale, nessuno è escluso dall’evento della Incarnazione, non ha importanza se credente o no, se appartenente a questa o ad una delle centinaia di altre religioni, se peccatore o santo, uomo o donna, bianco o nero, tutti in Gesù siamo racchiusi, rappresentati, amati. In fondo è in questa certezza di essere in Gesù che si scopre il senso della nostra vita. Gesù è la Parola che si è fatta carne e che ama ciascuno di noi e ci amerà per sempre. Claudio
A Gesù Bambino di Umberto Saba
La notte è scesa e brilla la cometa che ha segnato il cammino. Sono davanti a Te, Santo Bambino! Tu, Re dell’universo, ci hai insegnato che tutte le creature sono uguali, che le distingue solo la bontà, tesoro immenso, dato al povero e al ricco. Gesù, fa’ ch’io sia buono, che in cuore non abbia che dolcezza. Fa’ che il tuo dono s’accresca in me ogni giorno e intorno lo diffonda, nel Tuo nome.
C’era di Juan Ramon Jmenez
L’agnello belava dolcemente. L’asino, tenero, si allietava in un caldo chiamare. Il cane latrava quasi parlando alle stelle. Mi svegliai…Uscii. Vidi orme celesti sul terreno fiorito come un cielo capovolto. Un soffio tiepido e soave velava l’alberata: la luna andava declinando in un occaso d’oro e di seta apersi la stalla per vedere se Egli era là… C’era…
E' nato Gesù Ettore Bogno
Il gregge stanco ansando riposava sotto le stelle nella notte fonda. Dormivano i pastori. Il tempo andava. Quand'ecco una gran luce il cielo inonda. E' mezzanotte. Ed ecco un dolce canto suona per l'aria, in armonia gioconda. Si destano i pastori, al gregge accanto, e ascoltano: "Sia gloria a Dio nei cieli e pace in terra all'uomo!". O dolce incanto! E' nato un bimbo tutto luce e amore. In una stalla, avvolto in pochi veli, povero è nato e pure é il Re dei cieli. E dice a tutti: "State cuore a cuore, come fratelli! Non odiate mai! L'anima che perdona è come un fiore. Chi crede in me non perirà mai".
E’ nato! Alleluia! di Guido Gozzano
E’ nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia! La notte che già fu sì buia risplende di un astro divino. Orsù, cornamuse, più gaie suonate! Squillate, campane! Venite, pastori e massaie, o genti vicine e lontane! Non sete, non molli tappeti, ma come nei libri hanno detto da quattromill’anni i profeti, un poco di paglia ha per letto. Da quattromill’anni s’attese a quest’ora su tutte le ore. E’ nato, è nato il Signore! E’ nato nel nostro paese. Risplende d’un astro divino la notte che già fu sì buia. E’ nato il Sovrano Bambino, è nato! Alleluia, alleluia!
I Magi Angiolo Silvio Novaro
La carovana non è lontana dei Magi d'Oriente. Scalpitìo di cavalli si sente, suoni di pifferi, confuse aria di cornamuse. I re portano tesori su cavalli bardati d'argento, e i pastori a passo lento ingenui cuori.
Il mago di Natale Gianni Rodari
S'io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento, ma non l'alberello finto, di plastica, dipinto che vendono adesso all'Upim: un vero abete, un pino di montagna, con un po' di vento vero impigliato tra i rami, che mandi profumo di resina in tutte le camere, e sui rami i magici frutti: regali per tutti. Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie per tutte le vie. In via Nazionale farei crescere un albero di Natale carico di bambole d'ogni qualità, che chiudono gli occhi e chiamano papà, camminano da sole, ballano il rock an'roll e fanno le capriole. Chi le vuole, le prende: gratis, s'intende. In piazza San Cosimato faccio crescere l'albero del cioccolato; in via del Tritone l'albero del panettone in viale Buozzi l'albero dei maritozzi, e in largo di Santa Susanna quello dei maritozzi con la panna. Continuiamo la passeggiata? La magia è appena cominciata: dobbiamo scegliere il posto all'albero dei trenini: va bene piazza Mazzini? Quello degli aeroplani lo faccio in via dei Campani. Ogni strada avrà un albero speciale e il giorno di Natale i bimbi faranno il giro di Roma a prendersi quel che vorranno. Per ogni giocattolo colto dal suo ramo ne spunterà un altro dello stesso modello o anche più bello. Per i grandi invece ci sarà magari in via Condotti l'albero delle scarpe e dei cappotti. Tutto questo farei se fossi un mago. Però non lo sono che posso fare? Non ho che auguri da regalare: di auguri ne ho tanti, scegliete quelli che volete, prendeteli tutti quanti.