C’è un proverbio toscano che dice: “L’Epifania, tutte le feste le porta via; Sant’Antonino le ravvia”.

Si tratta di S. Antonio Abate, la cui festa ricorre il 17 gennaio e dà inizio al Carnevale. S. Antonio Abate è però soprattutto il protettore degli animali.

IL 17 GENNAIO e Sant’Antonio Abate

Sant’Antonio Abate, Patriarca del monachesimo, è vissuto realmente in Egitto tra il 256 e il 356 e, secondo la testimonianza di Sant’Anastasio di Alessandria, è morto proprio il 17 GENNAIO, “ereditando” tutti i riti, usi e costumi di “quella data”. Il Santo è, quindi, diventato titolare di tutto ciò che si celebrava in quella “data del calendario” (primo giorno dell’anno): dalla “protezione degli animali, alla padronanza del fuoco di…, alla zucca di…, al pane di…, all’altarino di…” ecc. e molti altri usi e costumi. Certo è, che la grande fama che circondava Sant’Antonio Abate da vivo, è continuata fino ad oggi … e continuerà ancora, per sempre. Le tradizioni, infatti, non sono “manifestazioni” statiche, ma dinamiche. Oggi, nella nostra società, c’è un ritorno alla natura, agli animali, al cibo sano e genuino, alla calma e alla serenità. Sant’Antonio Abate “ha ancora il suo posto e ruolo” nel cuore e nelle mente delle persone… come sul calendario, il 17 gennaio. E poi, ci sono e ci saranno sempre, sulla faccia della terra, UOMINI AGRICOLTORI che avranno bisogno del loro “giorno, e Santo prediletto”. Buona giornata a tutti.