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BUON GIORNO
Uguaglianza
Sento da sempre dir con insistenza di somiglianza con altrui presenza; da tempo studio, io, ciascuna usanza e, incontrato mai ho l'uguaglianza. Quel che qui dico può sembrar non vero E senza scambiare il bianco per il nero Vagliamo bene assai la circostanza Ed alla cosa diamo giusta importanza.
Consideriamo il dotto e lo sciancato: Il primo se la fa con l'avvocato l'altro con le persone abominate seguono, perciò, vie divaricate. Or l'umile guardiamo e l'orgoglioso: Il primo in un cantuccio resta pensoso l'altro, a testa alta, baldanzoso passeggia col suo fare spocchioso.
Prendiamo ad esempio la marchesa, con chi, secondo voi, ha la sua intesa? Certo non con l'onest'uomo di paese ma col suo pari rango, nobile marchese. la nobildonna dai guantoni bianchi malaticcia, occhi cerchiati e stanchi porta il suo velo sia per eleganza quanto mostrare agli umili importanza.
Di sul calesse dal mantice nero trainato da nobile destriero non un sorriso spento, non uno sguardo manco all'inchino di stanco vegliardo. Luminoso diviene il cereo viso e la sua bocca è tutta gran sorriso se solo scorge da lontano il ricco anche se nell'andare è smorto e fiacco.
Il capufficio, poi, lo ben sapete mostrare preminenza ha grande sete. I dipendenti inchioda a scrivania a spregio e dell'amore e d'armonia. Ancor quando innocenza in aria affiora niuno accostamento vedo, poi, ancora, tra il magistrato e il malcapitato ché poco o tanto resta bacchettato.
La pari dignità tanto cantata da quest'umanità già traviata, misconosciuta in ogni umano gesto solo giustifica è d'enorme guasto al fine che al finir di vita terrena sminuita possa essere la pena al cospetto del Giudice Divino come se a giudicar fosse un padrino.
Nello Maruca
BUON GIORNO E BUON MERCOLEDIAMICI
Era un giugno luminoso che compare rigoglioso, nell'orto del mio ostello, il garofano.
Nello Maruca
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