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De: Nando1 (Mensaje original) |
Enviado: 05/02/2011 07:12 |
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De: solidea |
Enviado: 05/02/2011 09:45 |
Tiberio Murgia
(Oristano, 5 febbraio 1929 – Tolfa, 20 agosto 2010)
è stato un attore italiano.
Nato da una famiglia povera, inizia a lavorare fin da giovanissimo come manovale. A venti anni è venditore ambulante de l'Unità,l'organo di stampa del Partito Comunista Italiano. I dirigenti della locale sezione del partito intravedono in lui particolari doti politiche e lo inviano a Frattocchie, in provincia di Roma, dove ha sede la scuola nazionale per i dirigenti del partito. Al suo rientro, sei mesi dopo, diviene segretario dei Giovani Comunisti e si sposa. Dopo qualche tempo però inizia ad intrattenere una relazione con una compagna di partito, a seguito della quale, per lo scandalo destato, viene espulso dal PCI. Murgia emigra quindi in Belgio a Marcinelle, il grande centro carbonifero che vede impiegati come minatori diverse migliaia di lavoratori italiani. Anche lì stabilisce una relazione sentimentale con la moglie di un collega belga e scampa rocambolescamente alla morte quella notte fatale del disastro di Marcinelle, nel quale un'esplosione di gas uccide tutti i minatori del suo turno, compreso il marito della signora. Murgia infatti si era finto malato per potersi intrattenere con la donna. Murgia ritorna nella sua città natale ma è costretto ad emigrare a Roma per sfuggire all'ira dei familiari di un'altra giovane donna che egli corteggia nonostante sia già sposato. Nella capitale inizia a lavorare come lavapiatti in una trattoria del centro fin quando viene notato da un'assistente del regista Mario Monicelli, che lo invita in studio per un provino. Il regista toscano gli affida il ruolo di Ferribotte (storpiatura di ferry boat, il traghetto che unisce la Sicilia al continente), il gelosissimo e possessivo immigrato siciliano, nella banda di inesperti e pasticcioni malavitosi romani che, nel capolavoro della commedia all'italiana del 1958, I soliti ignoti, tenta di assaltare senza successo la cassaforte del Monte dei Pegni. Pur essendo sardo, Murgia rimarrà fedele al personaggio e allo stereotipo caricaturale del siciliano per gran parte delle sue apparizioni cinematografiche che si articoleranno, con una certa regolarità, per tutti i 40 anni successivi, attraversando i principali generi popolari del nostro cinema recente, e, proprio in quanto sardo, viene doppiato con cadenza sicula da altri attori. Il grande pubblico lo ricorderà certamente per la sua mimica facciale, gli occhi spesso socchiusi e le sopracciglia perennemente arcuate e folte, il capo leggermente rivolto all'indietro nella rappresentazione satirica di un siciliano diffidente e ostinato.Lo stesso stereotipo sarà anche sfruttato in pubblicità: Tiberio Murgia infatti sarà per molti anni testimonial di una nota marca di caffè nei caroselli televisivi. Sempre nei panni di Ferribotte prende parte al sequel de I soliti ignoti (Audace colpo dei soliti ignoti) nel 1960 e, sempre al fianco di Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman, conclude la saga nel 1987 I soliti ignoti vent'anni dopo. Sempre per la regia di Mario Monicelli prende parte, nel ruolo secondario del soldato Nicotra, ne La grande guerra del 1959 e, al fianco di Monica Vitti, ne La ragazza con la pistola del 1968. Gli anni Sessanta lo vedono partecipare, sempre in ruoli di comprimario, in molte produzioni a carattere parodistico e alle commedie leggere tipiche del cinema italiano di quel periodo. Tiberio Murgia è attivo anche per gran parte degli anni Ottanta e compare in diverse delle commedie interpretate da Adriano Celentano , nonché in diversi film appartenenti a quel genere di commedia minore e scollacciata che attingendo soprattutto al vasto repertorio di barzellette popolari, vive in quegli anni un momento di breve ma intensa produzione. Nel 1988 partecipa al fllm giallo per bambini Operazione Pappagallo . In quel film, per la prima volta nella sua vita, non viene doppiato ma parla con la sua voce (che ha grande inflessione sarda.Nel 2001, al fianco di Nino Manfredi, Murgia interpreta un ruolo secondario nel film Una milanese a Roma, e prende inoltre parte alla commedia Ribelli per caso, assieme ad Antonio Catania. Nel 2008 interpreta una piccola parte nel film Chi nasce tondo al fianco di Valerio Mastandrea. Malato da tempo di Alzheimer, Murgia si è spento in una casa di cura per anziani a Tolfa il 20 agosto 2010, l'ultimo sopravvissuto tra i protagonisti maschili de I soliti ignoti. |
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