Umile fiore di primavera nato su un prato abbandonato t'ho visto oggi spuntar tra l'erba molto imbarazzato. Non ti rattristar or che sei nato nell'esser li da solo e bistrattato! Sei senza corte: è vero! Presto l'intorno altri fiori nasceranno pieni di colori a farti compagnia: sii fiero! Ora pensa soltanto ad ammirare il Creato, goditi il silenzio di quel prato, ascolta delle stelle il canto. Respira l'aria fresca del mattino, mentre sorridi al sole dischiudi fiero le corolle e agli uccelli curiosi regala un occhiolino. Lascia vibrare i tuoi petali, abbandonali sicuro come nella brezza le ali delicate di farfalla che fruscian come seta alla carezza del vento. La stagion che avanza a volte è dispettosa, a volte impertinente, ma fa parte integrante del gran disegno annuale del Creato. Diffondi nell'aria quel tuo profumo umile di campo e, se ti passa accanto una gaia fanciulla rispettosa, tu, mio caro umile fiore, devi fare una cosa: sentiti una...rosa e piegando una foglia... falle un bell'inchino!