Questa notte torna l'ora legale In vigore fino alla fine di ottobre
Stanotte torna l'ora legale
Un'ora di sonno in meno ma anche un'ora di luce in più: torna l'ora legale. Alle 2 del mattino di domenica 27 marzo si dovranno spostare in avanti di un'ora le lancette e i display degli orologi. Per i telefonini e i computer, dipende.
Un'ora di sonno in meno ma anche un'ora di luce in più: torna l'ora legale. Nella notte tra oggi, sabato 26 e domenica 27 marzo alle 2, bisognerà infatti spostare in avanti di un'ora le lancette dell'orologio. Si perderà così un'ora di sonno ma in compenso si guadagnerà un'ora di luce. Con effetti notevoli in termini di risparmio energetico. Niente male in tempi di “caro-petrolio”. Grazie all'ora legale (che durerà per 7 mesi, fino a fine ottobre 2011) saranno infatti possibili notevoli risparmi: la bolletta energetica - stima Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione - si alleggerirà quest'anno complessivamente di oltre 85 milioni. Si tratta di un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 646,4 milioni di kilowattora (644 milioni di kWh il minor consumo del 2010). Ovvero una quantità di energia corrispondente alla metà dei consumi domestici annui del Friuli Venezia Giulia. Il minor consumo di energia si apprezza anche nella riduzione di CO2 non immessa nell'atmosfera per un valore stimato di oltre 300 mila tonnellate. Dal 2004 al 2010 - ricorda Terna - l'Italia ha risparmiato complessivamente oltre 4,3 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 585 milioni di euro di minor costo ed è stata evitata l'immissione in atmosfera di 2,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato è Aprile, con 149,8 milioni di kilowattora (pari al 23,2% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di Ottobre con 184,9 milioni di kilowattora risparmiati.
NEUROLOGO: RISCHIO INSONNIA MA IN 2-3 GIORNI RITORNO A NORMALITA' - Ma al cambio d'orario, simile ad un piccolo jet-lag, avvertono gli esperti, il nostro organismo potrebbe reagire con insonnia, stanchezza e irritabilità.
Come riprendere dunque al più presto un corretto ritmo sonno-veglia? Il fatto, spiega il neurologo ed esperto di medicina del sonno Gioacchino Mennuni, del Complesso integrato Columbus-Universita' Cattolica di Roma, e' che ''l'ora di luce in piu' che avremo ritarda la fase dell'addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio''. Da qui, il rischio di insonnia.
Il consiglio, afferma l'esperto, e' dunque ''innanzitutto quello di mantenere possibilmente invariata l'ora in cui ci si alza al mattino, per non interrompere la regolarita' del ciclo sonno-veglia. Utile anche - aggiunge - non eccedere con cibo e alcolici la sera''.
Tutti accorgimenti da seguire per i primi giorni successivi al ritorno dell'ora legale , al fine di 'riprogrammare' piu' facilmente l'orologio interno dell'organismo. Ad ogni modo, tranquillizza il neurologo, ''tutto dovrebbe tornare alla normalita', senza grossi disagi, nell'arco di 2-3 giorni: l'adattamento da parte dell'organismo alla variazione di un'ora, a meno di patologie o condizioni particolari, e' infatti abbastanza semplice, poiche' si tratta di una variazione oraria minima''.
Lancette avanti di un'ora nella notte tra sabato e domenica. Alle 2 di domenica 29 marzo scatta infatti l'ora legale, che resterà in vigore per sette mesi, fino alla notte tra il 24 e il 25 ottobre prossimi. Termina così il periodo di ora solare, che accompagna i cinque mesi invernali, con l'obiettivo di recuperare un'ora di luce in più a fine giornata.
La maggior parte delle persone anticipa lo spostamento già da stasera, prima di andare a dormire o domattina, domenica, appena sveglia. Per costoro il problema non sussiste. Invece, per chi lavora ad esempio in case di cura oppure ospedali, ma anche per le forze dell’ordine o chi è impegnato nei trasporti pubblici, sottoposti a turni, costituisce il paradosso di lavorare un’ora di meno.
Il cambio d'ora non dovrebbero comportare disagi per chi viaggerà in treno: allo scattare dell'«ora x», spiegano le Ferrovie dello Stato, i treni in viaggio si dovranno fermare alla prima stazione con personale addetto alla circolazione e sincronizzare gli orologi con il nuovo orario, per poi ripartire.
Anche quest'anno è arrivato il tempo dell'ora legale. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo abbiamo spostato in avanti le lancette dell'orologio: dormiremo un'ora di meno, ma in compenso godremo di un'ora di luce in più. Anche se lo spostamento è di sessanta minuti soltanto, sono molte le persone che accusano non poco disagio a causa di questo nuovo "fuso orario": il fisico reagisce con insonnia, stanchezza e irritabilità. Ecco come fare per aiutare il nostro fisico ad adattarsi al più presto ai nuovi ritmi. Ci sono alcune norme generali che restano valide anche in questo particolare frangente. Prima di andare a letto seguire una routine che prepari il corpo e la mente alla notte: è utile rilassarsi con la lettura o facendo qualche esercizio di yoga. Meglio evitare invece l'esercizio fisico intenso che aumenta le pulsazioni e allontana il sonno. E' anche importante trasformare la camera da letto in un'oasi di relax e tranquillità: tenerla in ordine, rimuovere le apparecchiature elettroniche, utilizzare luci basse e soffuse, evitare i rumori e scegliere il materasso e il guanciale giusto. Importante è poi non portare a letto dei fattori stress: se la mente continua a correre a impegni e cose da fare, si può provare a prendere carta e penna e scriverle: questo spesso aiuta a chiarire le idee e ad allontanare i pensieri. Se poi proprio non si riesce a dormire, meglio non rimanere a letto: alziamoci e prepariamoci un bicchiere di latte caldo oppure facciamo un bagno. L’aumento della temperatura corporea aiuta a rilassarsi e facilita il sonno. Il supporto che adoperiamo per dormire è spesso trascurato, ma può fare davvero la differenza tra una notte di buon sonno e una dalla quale ci si sveglia più stanchi di quando siamo andati a dormire. "Bisogna diffidare di materassi troppo duri o troppo morbidi – continua Bergamin -. Il materasso e il guanciale dovrebbero sostenere il corpo, mantenendolo in posizione naturale e consentendo di riposare e recuperare energie dopo le attività svolte durante la giornata. Questi supporti devono adattarsi al profilo naturale della colonna vertebrale e garantire una postura corretta, per prevenire dolori al collo e alla schiena. Eventuali disagi legati a punti di eccessiva pressione costringono invece a rigirarsi di continuo, impedendoci di avere un sonno profondo e riposante". Il fatto si svegliarsi riposati al mattino è infatti una questione di qualità del sonno, più che di quantità: il numero di ore "giuste" da dormire, semplicemente, non esiste. La cosa importante è ascoltare il proprio corpo e assecondare le sue esigenze, per accompagnarlo al meglio in un periodo di cambiamento. Così potremo godere da subito di tutti i piaceri che ci regala la bella stagione.