L'AQUILA - Il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, parteciperà oggi, mercoledì 6 aprile, in occasione del
secondo anniversario del terremoto, alla commemorazione delle vittime.
Il Capo dello Stato ha ricevuto un invito del sindaco dell'Aquila,
Massimo Cialente, d'intesa con i familiari delle vittime, e la
risposta è stata affermativa.
Alla celebrazione èarteciperà anche il Sottosegretario Gianni
Letta.
Durante il Consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio di lunedì,
infatti, il sindaco ha dichiarato che una telefonata del Quirinale ha annunciato
la presenza del presidente della Repubblica alla messa solenne in memoria delle
vittime del sisma che si terrà dopodomani, mercoledì 6 aprile, alle ore 12,
nella basilica di Santa Maria di Collemaggio.
IL 6 APRILE SARA' LUTTO CITTADINO
L’AQUILA - Il 6 aprile sarà lutto cittadino.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato oggi all’unanimità la modifica
allo Statuto comunale per l’istituzione di una giornata di lutto coincidente con
il 6 aprile di ciascun anno.
In particolare, in tale circostanza è disposta l’esposizione delle bandiere
europea, nazionale e comunale a mezz’asta, nelle sedi comunali e in quelle degli
altri uffici pubblici.
L’assemblea ha discusso inoltre la relazione annuale della commissione
Controllo e garanzia sull’attività svolta nel 2010, che è stata illustrata in
aula dal presidente, Enzo Lombardi.
LA
LUNGA GIORNATA PRIMA DELLA FIACCOLATA
L'AQUILA - Com'era prevedibile alla vigilia della fiaccolata commemorativa
delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 sono numerosi gli interventi e le
testimonianze che hanno animato questa intensa giornata.
IL DOLORE DEGLI AQUILANI CORRE SUL VIDEO
L'AQUILA - Il dolore e la disperazione degli aquilani corrono anche
attraverso i filmati che, in occasione del secondo anniversario del terremoto,
le testate giornalistiche hanno pubblicato sui propri siti internet.
Nel primo il giornalista del Messaggero Angelo De Nicola
invita ironicamente a "prendere un caffè nel giardino di casa" in via
Cola dell'Amatrice.
GUARDA IL VIDEO SU WWW.ILMESSAGGERO.IT
Nell'altro, preso da Aquila Tv, si sentono le voci concitate delle
persone rimaste intrappolate sotto le macerie che chiamano Carabinieri e Vigili
del fuoco, quindi parte un tour per la città deserta.
GUARDA IL VIDEO SU WWW.AQUILATV.IT
MOLINARI: DOPO DANNI SISMA QUELLI DELL'ODIO POLITICO
L'AQUILA - "Il periodo dell'emergenza è stato gestito abbastanza bene,
mentre quest'altra fase della ricostruzione tarda a partire".
Fotografa così la situazione seguita al terremoto monsignor Giuseppe
Molinari, arcivescovo dell'Aquila, in un'intervista alla Radio
Vaticana.
Ad ostacolare la rinascita della città ci sono, denuncia il presule, "tanti
disaccordi, tanti contrasti, tanti ritardi, tanta burocrazia assurda,
soprattutto tante divisioni politiche".
"Io - sottolinea il presule - ho scritto anche 'odio politico', perche'
purtroppo a volte si tocca con mano che si tratta anche di questo". "L'ultima
lettera pastorale - ricorda monsignor Molinari - l'ho scritta proprio sulla
speranza, per invitare tutti, almeno i cristiani, a non perdere la speranza, ad
essere portatori di speranza anche per gli altri, perche' c'e' purtroppo questo
pericolo di una tentazione forte contro la speranza, il pericolo di
scoraggiamento, di arrendersi, di bloccarsi".
"Bisognerebbe - auspica l'arcivescovo dell'Aquila - cominciare dai cristiani
a creare questo clima nuovo di rapporto pieno di fiducia, di dialogo, questo
clima costruttivo, questo cercare insieme di conoscere ed affrontare i
problemi".
"Nessuno può negare - conclude - che la situazione sia complessa, nessuno
pretende gesti miracolosi, nemmeno dagli amministratori, dalla politica, dalle
autorità Sappiamo che i problemi sono tanti, sono grandi, sono complessi però
occorre dare almeno un segnale che questa ricostruzione si sta iniziando. Si
dovrebbe ripartire. Speriamo che si incominci, anche perchè la gente ha bisogno
di questi segni concreti di speranza".
CONSIGLIO REGIONALE PUGLIA RICORDA TERREMOTO
BARI - Il Consiglio regionale della Puglia ha ricordato nella seduta tenuta
oggi a Bari le vittime del terremoto dell'Aquila. "Due anni fa, nelle prime ore
del 6 aprile 2009, un terremoto - ha spiegato il presidente dell'assemblea,
Onofrio Introna - ha colpito la provincia aquilana, causando un
numero ingente di vittime e danni gravissimi, ferendo gravemente un'importante
città d'arte e la vita serena di migliaia di cittadini operosi. Abbiamo ancora
negli occhi l'atteggiamento dignitoso e la maturità con cui gli abruzzesi hanno
sopportato le conseguenze del disastro e i disagi del dopo terremoto".
"Siamo ancora orgogliosi - ha continuato Introna - della prova di solidarietà
offerta da ogni parte d'Italia". Credo che oggi sia giusto unirci nel ricordo
della tragedia e nell'auspicio che l'opera di ricostruzione sia intensificata,
per restituire ad Onna, all'Aquila e a tutti gli altri centri la storia urbana e
civile vissuta nel corso di tanti secoli".
ITALIA NOSTRA: ''COMMISSARIO MARCHETTI SI DIMETTA''
L'AQUILA - Italia Nostra chiede le dimissioni del commissario straordinario
per L'Aquila delegato alla salvaguardia dei beni culturali, Luciano
Marchetti.
è quanto sostiene il presidente dell'associazione ambientalista,
Alessandra Mottola Molfino, che domani, proprio in occasione
del secondo anniversario del terremoto abruzzese, ufficializzerà la richiesta
nel corso del convegno dedicato alla 'Italia Mangiata'.
Il presidente di Italia Nostra ritiene che "non avendo prodotto niente in due
anni, con la città che è praticamente morta, il ruolo del commissario
starordinario è superfluo e dunque è ora che si dimetta e che le competenze
ritornino ai poteri ordinari".
STELLA BIANCHI (PD): ''ACCERTARE RESPONSABILITA'
CROLLI''
L'AQUILA - "A due anni di distanza dal sisma che ha sconvolto l'Abruzzo è
doveroso ricordare quanti sono scomparsi e essere vicini ai familiari delle
vittime, e accertare fino in fondo sulle tante responsabilità di quanto accaduto
quella terribile notte".
Così la responsabile Ambiente del Pd Stella Bianchi, al
termine di una riunione della segreteria del partito dedicata anche ai problemi
del dopo terremoto.
"Chiediamo chiarezza su chi ha autorizzato, omesso di controllare o eseguito
i lavori di costruzione o rifacimento dei tanti edifici, anche pubblici,
crollati per il sisma", ha proseguito l'esponente Pd.
"Oggi - spiega Bianchi - ancora 39 mila persone sui 70 mila che risiedevano a
L'Aquila sono fuori dalle proprie abitazioni, in sistemazioni che li privano dei
legami e del vissuto a cui ognuno tiene. Noi del Partito democratico chiediamo
che parta finalmente un'azione seria, programmata, per riportare la vita anche
nel centro storico dell'Aquila e alimentare di nuovo il tessuto sociale ed
economico".
"Abbiamo presentato - prosegue Bianchi - una proposta di legge con misure che
consentano di accompagnare la ricostruzione, di sostenere e dare risposte a
quanti intendono tornare a vivere nelle loro case, nella loro città e riprendere
la propria vita e attività economica. Esprimiamo la nostra forte vicinanza agli
amministratori che da due anni sono accanto ai cittadini colpiti e si battono
per tornare a far vivere le loro città".
"L'Aquila - conclude la responsabile Ambiente del Pd - è stata uno dei tanti
luoghi in cui il governo e, Berlusconi in particolare, ha annunciato miracoli
sulla pelle delle persone. A L'Aquila, come altrove, sono rimasti i problemi,
aggravati dal tempo, passato senza una seria azione del governo. Chi ha promesso deve rispondere: il governo
deve chiarire agli italiani tutti qual è la vera situazione de L'Aquila e dei
tanti centri colpiti. La ricostruzione vera non può più aspettare".
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