Sono passati già sei anni dalla scomparsa del nostro amato Papa Giovanni Paolo II, una guida e un padre per me come per molti milioni di persone.
Il vento impetuoso che sfogliava le pagine del Vangelo aperto sul feretro di Giovanni Paolo II è un’immagine che si è fissata per sempre negli occhi di milioni di persone accorse in piazza San Pietro per dare l’estremo saluto al Papa polacco o che seguirono le esequie in tv. «Quel vento soffia ancora», dice il cardinale Dziwisz, che non riesce a nascondere la propria commozione ogni volta che rievoca la figura di Karol Wojtyla, di cui è stato l’ombra fedele per quarant’anni. "Don Stanislao" (così continua a farsi chiamare, con grande semplicità, l’arcivescovo di Cracovia) è sempre molto disponibile ed il breve colloquio che gli avevamo chiesto diventa, come sempre, una lunga conversazione dove i ricordi di ieri s’alternano alle riflessioni sull’oggi.
In quel vento così inusuale tutti videro un simbolo della straordinaria forza spirituale del pontificato wojtyliano
Il pontificato del Venerabile Giovanni Paolo II fu comunque un pontificato mariano. Il Papa aveva fisso lo sguardo su Maria. Egli era aperto ad ogni uomo e mostrava un nuovo stile nella pastorale, un’apertura che attuava quanto lui stesso ha più volte sottolineato: “l’uomo è la via della Chiesa”. La sua cura per le persone si manifestava tra l’altro nella preoccupazione per gli ammalati, i sofferenti, per il matrimonio e per la famiglia. Difendeva i diritti umani cominciando dal più importante, il diritto alla vita, e dal diritto alla libertà religiosa..
Tutti noi oggi sentiamo la sua vicinanza. Lo testimoniano migliaia dei pellegrini arrivanti dal mondo intero a Roma e che pregano presso la tomba di Giovanni Paolo II aspettando con emozione la sua beatificazione.
Pensieri dal web
CIAO KAROL WOJTYLA
sarai sempre nei nostri cuori
Lely