11 settembre 2001: per non dimenticare!
Cronologia degli accadimenti
- 1991 – 1997: Le aziende petrolifere Texaco, Unocal, Shell, BP, Amoco, Chevron e Exxon-Mobil si sono impegnate nello stato ex sovietico del Kazakhstan che dispone di enormi riserve petrolifere. Il governo kazaco ha ottenuto 3 miliardi di dollari per i diritti di sfruttamento e successivamente le ditte si sono impegnate a fornire 35 miliardi di dollari in investimenti industriali e strutturali.
La Unocal Oil Company ha firmato un accordo con il regime dei taliban e anche con i loro oppositori per la costruzione di un oleodotto attraverso l’Afghanistan fino al Pakistan e di lì all’Oceano Indiano. Nel dicembre 1997 rappresentanti taliban hanno partecipato a un convegno nella sede centrale della Unocal per discutere sull’oleodotto. Nel 1998 però disordini interni in Afghanistan hanno reso impossibile la costruzione dell’oleodotto. In un memorandum della Unocal, a firma di Dick Cheney, si dichiara che il progetto sarebbe stato completato in 5 anni.
- 1998 – 2000: L’ex presidente americano George Herbert Walker Bush effettua due viaggi privati in Arabia Saudita per conto della Carlyle Group. Qui incontra la famiglia bin Laden
- Gennaio 2001: L’amministrazione Bush ordina all’FBI ed alle altre agenzie di sospendere le investigazioni a carico della famiglia bin Laden
- Febbraio 2001: I talebani si dichiarano pronti a negoziare con gli Stati Uniti.
- 24 Aprile 2001: Larry Silverstein stipula il più grande affare della sua vita: prendendo in affitto per 99 anni le Torri Gemelle. La modica cifra è di 2,3 miliardi di dollari (4800 miliardi di vecchie lire). L’intera struttura era assicurata per 4 miliardi di dollari. Fonte “Il Sole 24Ore”
- 8 Maggio 2001: Il Dipartimenti di Stato, a nome del segretario Colin Powell, stanziò 43 milioni di dollari a favore del Governo talebano per ottenere la loro collaborazione al progettato oleodotto in Afghanistan.
- Maggio 2001: Il deputato Richard Armitage, ex agente segreto si reca in India, mentre il direttore della CIA George Tenet è in visita in Pakistan, dove incontra il leader pakistano generale Pervez Musharraf.
- 10 Giugno 2001:I servizi segreti tedeschi segnalano alla CIA presso l’ambasciata che certi terroristi arabi stavano progettando d’impadronirsi di aerei civili americani per usarli come armi di distruzione contro simboli americani.
- 4-14 Luglio 2001: Osama bin Laden si fa curare per una malattia al fegato (insufficienza renale) nell'ospedale americano di Dubai e incontra un ufficiale della CIA che rientrerà al quartier generale CIA il 15 luglio.
- 11 Luglio 2001: Tre alti funzionari statunitensi: Thomas Simmons ex ambasciatore USA in Pakistan, Karl Inderfurth, assistente segretario di Stato per gli Affari dell’Asia meridionale, Lee Coldren Dipartimento di Stato: incontrano a Berlino membri dello spionaggio russo e britannico e gli informano che gli USA progettano un attacco militare contro l’Afghanistan a ottobre! (The Guardian 22 settembre 2001, BBC 18 settembre e Interpress Service 16 novembre)
- 20 Agosto 2001: Il presidente Putin ordina ai servizi segreti russi di avvertire le loro controparti americane “nei più forti termini possibili” di imminenti attacchi terroristici ad aeroporti ed edifici pubblici. (intervista di Putin alla rete televisiva americana MS-NBC)
- 20 Agosto 2001: Il governo della Francia attraverso l’ambasciata a Parigi e di Washington fece una segnalazione precisa di data esatta, circostanze e luoghi dell’attacco.
- 6-7 Settembre 2001: Anonimi speculatori sul mercato finanziario di New York acquistano 4744 Opzioni Put della United Airlines. Chi acquista Opzioni Put si impegna a vendere un determinato numero di azioni a un prezzo convenuto, entro un termine stabilito, in pratica scommette sul ribasso di quel titolo, per guadagnarci.
L’acquisto di Opzioni Put in quei giorni delle due compagnie aeree è del 600% superiore al normale!
- 6-7 Settembre 2001: Anonimi speculatori comprano 2157 Opzioni Put della Morgan Stanley con scadenza ottobre e 12215 Opzioni Put della Merril Lynch. L’aumento del volume di vendite fu del 1200%. La Morgan Stanley e la Merril Lynch avevano gli uffici al 22° piano del WTC.
- 10 Settembre 2001: Vengono acquistate 4516 Opzioni Put della American Airlines.
- 11 Settembre 2001: Il generale Mahmud dell'ISI è a Washington per conto dei talebani
- 11 Settembre 2001: Il presidente George Walker Bush si reca in una scuola pubblica a parlare con i bambini, mentre il vicepresidente Dick Cheney si assentò da Washington recandosi nella sicura residenza presidenziale sulle montagne del Maryland. Alle 9:00 viene informato dal capo dello staff che un aereo 14 minuti prima ha colpito la torre nord. Alle 9:05 gli viene detto che anche la seconda torre è stata attaccata. E Bush, come se niente fosse continua a leggere le storia della capretta assieme ai bambini, fino alle 9:25
VOLO 11
Aereo: American Airlines Boeing 767
Decollo: aeroporto di Logan di Boston alle ore 7:59 am
Perdita di contatto radio (spegnimento Trasponder): 8:20 am.
Lanciato allarme dalla torre Boston: 8:38 am
NORAD (rete radar militare nord atlantica) contatta base militare Otis: 8:44 am
Il Volo 11 è già in vista di Manhattan ma il NORAD avverte la base Otis all’estrema punta del Massachussets a 200 miglia di distanza. Appena al di fuori di Atlantic City è stanziata la 177ma Squadriglia. Sono distanti da NY circa 100 miglia!
I caccia dalla base Otis si alzano in volo: 8:52 am
Impatto sulla Torre: 8:46 am
VOLO 175
Aereo: United Airlines Boeing 767
Decollo: aeroporto di Logan di Boston alle ore 8:14 am
Deviazione dalla rotta di linea: 8:42 am
Spegnimento Trasponder: 8:40 am
Impatto sulla Torre: 9:02 am
Alle 9:02, ora d’impatto del secondo Boeing, i caccia militari erano ancora a 70 miglia di distanza!
Velocità dei caccia: 720 miglia/ora
Effettiva velocità dei caccia: 1000-1200 miglia/ora
Tempo per avere un caccia sul luogo del disastro: 50 minuti
VOLO 93
Aereo: United Airlines Boeing 757
Decollo: aeroporto di Newark alle ore 8:42 am
Deviazione dalla rotta di linea: 9:36 am
Spegnimento Trasponder: 9:40 am
Impatto sopra Shanksville: 10:02 am
VOLO 77
Aereo: American Airlines Boeing 757
Decollo: aeroporto Dulles di Washington alle ore 8:20 am
Deviazione dalla rotta di linea: 8:46 am
Spegnimento Trasponder:8:55 am
Il NORAD ordina il decollo dei caccia dalla base di Langley in Virginia: 9:27 am
La base dista 160 chilometri da Washington. La base Andrews dell’Air Force è a 10 miglia dalla Capitale e ha in dotazione F-16 e F-18.
I caccia dalla base Andrews furono fatti decollare dopo l’impatto sul Pentagono.
Impatto sul Pentagono: 9:37 am
Il primo a dichiarare che un aereo si è schiantato sul Pentagono è stato il segretario della Difesa, Donald Rumsfeld.
Il Pentagono è la zona più sicura e meglio difesa al mondo. Con una serie di cinque batterie contraeree in grado di abbattere qualsiasi cosa si avvicini, missili o aerei. Eppure l’11 settembre, nonostante si sapesse da molto tempo che un aereo si stava dirigendo verso Washington, non si fece nulla.
Sul volo 77 che impattò contro il Pentagono, ci sono moltissimi punti interrogativi.
Ecco le dichiarazioni a caldo - successivamente fatte sparire - di testimoni oculari.
- “L’aereo sembrava poter trasportare otto-dodici persone” (Steve Patterson, Washington Post, 11 settembre, 16:59)
- “Abbiamo sentito qualcosa che faceva il rumore di un missile, poi abbiamo udito una forte esplosione” (Tom Seibert, Washington Post, 11 settembre, 16:59)
- “Un aereo, un aereo dell’American Airlines. Ho pensato: c’è qualcosa che non va, vola troppo basso. Poi l’ho visto. Voglio dire, era come un missile da crociera con le ali” (Mike Walter, CNN 12 settembre 2001)
Alcuni punti che non tornano sul Pentagono:
- L’impatto sul Pentagono è avvenuto in maniera perfettamente orizzontale, cosa alquanto difficile, se non impossibile, per un aereo di linea;
- L’aereo non ha toccato il prato d’erba davanti al Pentagono, quindi ha colpito direttamente la costruzione in maniera precisa;
- Dalle foto ufficiali si vede che il foro di entrata dell’aereo, prima che la parete crollasse, ha la forma di rettangolo di circa 5/6 metri di larghezza, mentre il Boeign 757 pesa 100 tonnellate e ha una apertura alare di 38 metri;
- Del Boeing 757 non è rimasto nulla perché la temperatura lo ha letteralmente gassificato a 3000°. I reattori di un aereo però sono brevettati per resistere a temperature elevatissime…
- Secondo il dipartimento della Difesa, il Boeing 757 avrebbe perforato da parte a parte 3 edifici del Pentagono, con un angolo d’incidenza di 45°, e sarebbe uscito al 3° edificio con il muso creando un buco circolare di 2,3 metri! I 3 edifici perforati sono rimasti miracolosamente in piedi!
ALCUNE DOMANDE PRIVE DI RISPOSTA
-Perché l’aviazione statunitense, conosciuta come la più professionale al mondo, il giorno dell’11 settembre è stata tenuta praticamente a terra?
- Perché i caccia militari sono stati fatti partire in ritardo e dalle basi militari più lontane?- Perché il presidente degli Stati Uniti George Walker Bush junior dopo aver saputo dell’attacco alle Torri è rimasto per 40 minuti comodamente seduto in classe con i bambini a leggere la favola della capretta? Perché non ha preso immediatamente i comandi della nazione, visto che è il Capo delle forze armate?
- Come mai dopo poche ore dall’attentato si è puntato il dito subito contro il terrorista Osama bin Laden e il dittatore Saddam Hussein?
- Come mai delle 8 scatole nere, 6 non sono mai state trovate e 2, del volo 93 caduto in Pennsylvania, 1 è inutilizzabile e l’atra è muta? Ogni aereo civile ha in dotazione 2 scatole nere (il cui vero colore è arancione), e servono a registrate i dati di volo e le voci della cabina. Esse sono costruite per resistere agli incidenti più incredibili: tranne che all’11 settembre…
- Com’è possibile che dalle macerie del volo 93 è stato recuperato intatto un manoscritto vergato dal presunto capo dei terroristi Mohamed Atta?
- Com’è possibile che a diversi isolati dalle Torri Gemelle è stato trovato un passaporto di uno dei dirottatori?
- Come mai le Torri Gemelle brevettate e costruite per supportare anche un impatto aereo sono crollate su se stesse come un castello di carte?
- Perché i terroristi avrebbero dovuto lasciare in una macchina parcheggiata vicino alle Torri un Corano e un manuale di volo scritto in arabo?
- Quali sono i nomi di quei speculatori che un paio di giorni prima dell’attentato hanno acquistato azioni migliaia di Opzioni Put delle due compagnie di linea coinvolte, ben sapendo che sarebbero crollate?
- Perché, nonostante il divieto e il blocco totale dei voli, il 13 settembre 2001 un aereo militare ha accompagnato fuori dall’America almeno 20 elementi della famiglia bin Laden?
- Perché agli agenti dell’FBI è stato impedito dal presidente degli Stati Uniti di interrogare la famiglia bin Laden?
- Perché la Torre Sud è crollata per prima nonostante la Nord che ha bruciato per più di un’ora era vistosamente più danneggiata?
- Perché molti affermano di aver udito esplosioni all’interno degli edifici?
- Perché il palazzo adiacente alle Torri è crollato un attimo prima che la Torre crollasse?
- Perché vi sono discrepanze tra la lista dei nomi dei passeggeri e il resoconto ufficiale dei morti?
- Perché gli Stati Uniti hanno bombardato l’Afghanistan nonostante nessuno dei presunti terroristi era afgano o talebano, ma erano quasi tutti arabi?
Fonte:
http://www.disinformazione.it/11settembrecronologia.htm
Il rapporto sull'11 settembre
L'omissione della verità
di Sergio Finardi da "Il Manifesto" del 6 agosto 2003
Il rapporto sull'attività delle agenzie e dei servizi segreti statunitensi («Intelligence Community», IC), prima e dopo gli attacchi dell'11 Settembre 2001, è stato condotto da una Commissione congiunta dei Comitati di Senato e Camera sui Servizi Segreti ed ultimato nel Dicembre 2002. Dopo sette mesi di revisione e pesanti censure per ragioni di «sicurezza nazionale», è stato reso pubblico poche settimane fa. Scopo formale e limite del lavoro della Commissione, da un lato la comprensione degli errori e delle responsabilità della IC di fronte alla minaccia terroristica e dall'altro l'individuazione di elementi di riforma della stessa IC, che assorbe decine di miliardi di dollari nel suo complesso (i bilanci reali sono segreti) e tra i duecento e i trecentomila addetti diretti e indiretti in patria e all'estero.
Eleanor Hill, ex Ispettrice Generale deldipartimento della Difesa e per 15 anni pubblico ministero in Florida, ha guidato lo staff di ricerca, mentre a presiedere all'attività della Commissione sono andati quattro parlamentari con una lunga esperienza politica, due per ognuno dei Comitati, nelle figure dei loro presidenti e vicepresidenti: per la Camera, Porter J. Goss (Repubblicano, Florida, ex-agente del servizio Operazioni clandestine della CIA, già membro del Comitato di indagine sull'esportazione di tecnologia satellitare alla Cina) e Nancy Pelosi (Democratica, California, membro anche del Comitato sugli Stanziamenti di Bilancio, punta della «sinistra» in Congresso); per il Senato, Bob Graham (D., Florida, già governatore della stessa, tra i maggiori proponenti del famigerato Patriot Act) e Richard C. Shelby (R., Alabama, sponsor di programmi di armamenti e di quello per la difesa missilistica spaziale, membro anche del Comitato del Senato sulle Attività bancarie, presidente del sottocomitato sui Trasporti). Tra i membri della Commissione, John D. Rockefeller IV, della relativa dinastia(D., West Virginia, più volte suo governatore, esperto di Estremo Oriente e membro del Comitato del Senato sulle Relazioni Internazionali, nonché della Trilateral Commission).
Iniziato nel Giugno 2002, il lavoro della Commissione (un milione di documenti esaminati, 500 interviste condotte e 20 audizioni) si è svolto, per così dire, in salita. I suoi membri hanno più volte denunciato gli ostacoli procedurali posti da Bush e Cheney, nonché i tentativi di negare l'accesso a informazioni essenziali da parte dei responsabili della Sicurezza nazionale, dei vari servizi segreti e del dipartimento della Giustizia. Il lavoro di censura, inoltre, è stato tale da far dichiarare a Bob Graham, al momento della presentazione del rapporto (24 luglio 2003), di essere «profondamente irritato dal volume di materiali che sono stati censurati» ed aggiungere che la Commissione, nella raccomandazione finale n.15, chiamava «Presidente, corpo esecutivo e Congresso a rivedere i criteri correnti per la secretazione dei documenti e a renderli più realistici», parole rese anche più chiare da quelle finali della raccomandazione n.15, ove si chiedono all'esecutivo misure «che mettano al riparo contro l'uso del processo di secretazione dei documenti come scudo per proteggere gli interessi di bottega dei servizi».
Le difficoltà al proposito sono emerse sin dall'inizio, come è facile dedurre da una delle appendici del rapporto intitolata «Limitazioni all'Accesso [alle informazioni] incontrate dalla Commissione congiunta» e comprendente in realtà quattro dei noccioli essenziali della vicenda, che sono rimasti così «in sospeso»: il mancato accesso ai testi dei rapporti quotidiani dell'IC al presidente (President's Daily Brief), che non ha permesso di provare che Bush jr. era al corrente di certi eventi; il negato accesso a documenti CIA sulle relazioni con Stati esteri, che non ha permesso di valutare gradi e merito della loro collaborazione; il rifiuto dell'amministrazione di rilasciare dati sui budget per le attività della IC, che non ha permesso di valutare l'entità delle risorse reali in relazione ai compiti; il diniego posto da Condoleeza Rice (responsabile del National Security Council) all'accesso a certi documenti relativi alle operazioni clandestine della CIA contro Bin Laden prima dell'11 Settembre.
Cosa si ricava, comunque, dalla lettura del rapporto, i cui contenuti riassumiamo qui sopra? Si può rilevare che vi è una certa sconnessione tra le conclusioni e raccomandazioni fatte dalla Commissione e quanto emerge dal rapporto stesso. Per quanto possa essere divertente o utile puntare il dito sui fallimenti e i burocratismi meschini della IC nella vicenda, dal rapporto si evince che la stessa IC ha di fatto prodotto un considerevole lavoro di intelligence e di contro-misure, clandestine e non, sulle reti terroristiche. Nonostante le giuste critiche portate al rapporto stesso da due dei membri della Commissione, in una memoria allegata, emerge abbastanza chiaro che ciò che di importante non è in realtà stato fatto riguarda i massimi responsabili delle Amministrazioni Clinton e Bush, segnatamente di quest'ultima. Ed emerge piuttosto evidente che quelle «omissioni» hanno dei lati molto oscuri. Vi era una massa di informazioni disponibili sull'estrema probabilità di un attacco imminente del tipo di quello effettuato e il rapporto le elenca partitamente.
Ne aggiungeremmo noi altre - in base alla lista compilata, con citazione della relativa fonte pubblica, da Paul Thompson del Center for Cooperative Research - che erano in possesso della IC statunitense, ma di cui il rapporto non parla: informative circostanziate venute dal Marzo all'Agosto 2001 da: Afghanistan, Argentina, Egitto, Germania, Giordania, Gran Bretagna, Italia, Israele, Marocco e infine Russia (su ordine diretto di Putin, come da lui stesso dichiarato). Dunque? Si sarebbe tentati di trarne qualche conclusione, ma di ciò che non si può provare conviene tacere.
Fonte:
http://www.disinformazione.it/rapporto11settembre.htm