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General: I CELTI
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 29/07/2011 09:48
 
 

Nella cultura Celtica, Spirito e Materia erano una cosa sola. I celti si consideravano parte della natura che li circondava e, questo, permetteva loro di vivere anche il lato animico e spirituale della realtà. Il componimento che segue ne da un breve "assaggio".

Tail na Bridè - Eryr Nemeton

E io ho il vento nel cuore
e con la tempesta corro nei cieli carichi di pioggia;
salgo e scendo, sfreccio rapido fra le fole che si intrecciano
in mille gorghi e spirali.

E io ho il sole nel cuore,
e con raggi sinuosi mi lascio scivolare fino a terra;
m'immergo nella calda luce e sprofondo nel culmine del volto sorridente
dove la dolce carezza m'acquieta.

E io ho la pioggia nel cuore,
e con gli scrosci divento acqua ridente;
cado quand'essa cade e in rivoli m'addentro nei meandri oscuri,
fra le pieghe di Madre Terra.

E io ho la terra nel cuore,
profumata pelle di chicchi di roccia;
sono pietra dura e sabbia fine,
zolla fertile ed erba tenera
e con risa di frane corro lungo le montagne.

E io sono aria nel cuore,
e sono fuoco nel cuore;
sono acqua,
e sono terra nel cuore.

 


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: Marika Enviado: 29/07/2011 14:29
 

NOTTE CELTICA

  

Le preghiere dei druidi

s’innalzano rapide

oltre le moli oscure

dei grandi dolmen

che si estendono muti

sulla radura inargentata

dalla fioca luce

della pallida luna di novembre.

Ululati di lupi mannari

e risate maligne di folletti

si perdono in lontananza

tra le selve di menhir

che si stagliano come arcane

sentinelle di pietra

dinanzi alle solitarie

spiagge del Devon.

Bellicosi guerrieri

dipinti d’azzurro

e con i lunghi capelli al vento

attendono taciti

gli ordini della Fata del Lago

che vigila attenta

sulle Grotte dei Draghi

addormentati dai dolci suoni

delle magiche arpe dei bardi.

L’onnipotente Lug,

nascosto dietro una coltre

di nubi di perla,

osserva benevolo

il suo popolo devoto,

e il suo sorriso

traccia una strada di luce

per gli elfi e le silfidi

 

che discendono in volo

dalle altezze celesti

per errare quaggiù,

in mezzo alle miserie

degli sciocchi mortali,

inguaribilmente

malati di poesia

ed ebbri d’ineffabili illusioni…

  

Postremo Vate



 
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