Avevo già baciato quando ti incontrai
eppure mi sembrò di non avere mai incontrato labbra d'uomo.
Tra le tue braccia scoprì il linguaggio dell'amore
tra gli sguardi su un mondo d'intese,
tra gli abbracci che addolciscono e rapiscono.
Ci rincorremmo per le lunghe estati
prendendoci e lasciandoci nel giro di un tramonti
sulle spiagge mediterranee e sulle cime innevate
in città nebbiose, solari, sconosciute, note
sempre aspirando a quel qualcosa che sentimmo
subito che ci avrebbe resi troppo felici per non lottare.
Lasciando i nostri sogni di tardivi adolescenti
entrammo nella vita.
Ci guardammo negli occhi, felici.
Pochi istanti.
Poi la vita fu crudele.
Lottammo insieme
e il nostro amore non fu solo passione.
Fu vita contro la morte
fu coraggio, incoscienza e ancora felicità.
Fu forza, la forza della farfalla
che vive un solo giorno,
la forza dell'albero che colpito dal fulmine
svetta ancora sereno sulla cima,
la forza di un vita senza più futuro
che credeva nel domani.
Te ne andasti, silenziosamente, in un giorno
d'ottobre quando le foglie si tingono di rosso...
E continuo a camminare sulle tue strade
e continuo a nutrirmi del tuo amore
continuo a sognare il tuo sorriso
quando teneramente guardo il cielo.
Maria Rosa Celli
BUONA GIORNATA
Annamaria