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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 28/09/2011 07:36 |
Penso proprio che per goderci la natura e la sua umanita',dovremmo riprendere a camminare,come dice in questo articolo il bloggista Franco Cassano. Pensieri e parole che mi hanno colpito molto e mi piace riportarle.......
Gli uomini che hanno potere dovrebbero scendere dalle auto blindate e iniziare a passeggiare. Una passeggiata vuol dire essere restituiti alla strada e alla nudità casuale delle persone, guardare gli alberi, i palazzi o il mare, inseguire pensieri spesso splendidamente banali. Passeggiare vuol dire avere un cane per amico, oppure un amico libero come un cane, con cui parlare di tutto, uno che ti ascolta e ha voglia di perdere tempo con te.Passeggiare è interrogare il cielo, chiedersi se quelle nuvole stanno per arrivare o invece se ne stanno andando, assaggiare l’aria con il naso e con la pelle, d’estate cercare l’ombra e d’inverno il sole. Passeggiare è commentare i titoli dei giornali con uno che non conosci, indicare la strada a un passante, ricordarsi di comprare qualcosa prima di tornare. Passeggiare è imbattersi in chi non t’aspetti, oppure in qualcuno che attendi al varco, è fermarsi al bar e guardare la gente che passa, parlare con chiunque dell’ultima partita tanto per scambiarsi calore. Passeggiare è giocare dolcemente con la giornata, decidere che ne puoi perdere un pezzo perchè lo vuoi guadagnare. Passeggiare è il piacere dell’anonimato e quello della compagnia, incrociare gente che non conosci e facce note, salutare o non salutare,attraversare la strada per incontrare o per evitare, quando non prevedi duetti e preferisci l’assolo. Franco Cassano
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Passeggiare previene l’ictus: infatti uno studio su 39 mila donne di 45 anni o più mostra che camminare almeno due ore a settimana riduce il rischio di attacco apoplettico del 30%. Lo studio è stato condotto da Jacob Sattelmair della Harvard School of Public Health a Boston e pubblicato sulla rivista Stroke.
Non è la prima volta che si dimostra che un’attività fisica moderata fa bene alla salute: questo studio offre l’ulteriore prova che per star bene basta poco, perché camminare due ore a settimana è davvero un esercizio alla portata di tutti, ha detto Sattelmair.
Gli esperti hanno seguito le donne per 12 anni, nel corso dei quali sono stati registrati 579 casi di ictus tra le 39 mila partecipanti. Ebbene è risultato che il rischio di questo evento cardiovascolare si riduce del 30% camminando due ore a settimana, del 37% percorrendo poco meno di 5 chilometri per ora, che corrisponde a uno sforzo semplice da sostenere.
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....e continua col dire:
Passeggiare è evadere dalla corsa feroce, da quell’assedio che chiude le porte da cui potrebbe entrare la vita, da quelle giornate murate che fanno del telefono cellulare un cellulare di polizia. Passeggiare è mettere la punteggiatura ai giorni, andare a capo, voltare pagina, creare intervalli, parentesi o punti interrogativi. Passeggiare vuol dire infiltrare un po’ di vacanza in ogni giornata, lasciare aperta una fessura nel quotidiano, sapendo che la sorpresa può entrare anche dalle porte strette. Passeggiare non vuol dire sparire, ma mettere le virgolette a ciò che pretende di essere assoluto, resistere a tutte le militarizzazioni. Passeggiare vuol dire rispetto per la saggezza, per quel sentimento che ci ricorda che siamo a lunga conservazione, ma abbiamo una data (approssimativa) di scadenza e domani potrebbe essere tardi, una metafisica rispetto alla fisica. Franco Cassano
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Ritornare a passeggiare
Passeggiare è un’arte povera, un far niente pieno di cose, il piacere di scrivere una pagina bianca, una risacca dolce della nostra vita minima. Passeggiare vuol dire partire per arrivare, ma senza impegno, perchè ci si può fermare prima, cambiare percorso, inseguire un’altra idea, prendere una strada secondaria, fare una digressione. Passeggiare è abbandonare la linea retta, improvvisare il percorso, decidere di volta in volta la rotta, girare a vuoto nella penombra, non avere paura di ascoltarsi. Passeggiare è accarezzare un palazzo o una strada che ti sono cari, dove non passi per caso, ma perchè vorresti incontrare qualcuno. Passeggiare talvolta è un perdersi breve, in un piccolo spazio, una microfisica dell’avventura, da cui si torna con una storia da raccontare. Passeggiare è ritornare a se stessi e a quella parte di noi che è la premessa di tutto, staccare la spina a chi ogni giorno vende il presente in offerta speciale. Passeggiare è il desiderio del ragazzo e dell’anziano, un’arte che l’adulto ha rimosso o sostituito con l’agonismo del jogging o del fitness. Passeggiare non serve per tenersi in forma, ma a dare forma alla vita, a farle capire le proporzioni, è la modesta preghiera degli arti inferiori. Franco Cassano
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Passeggiare è non staccarsi dagli altri, coltivare l’amicizia, sapere che una società che non passeggia più e va solo di corsa, una società che ha abolito le domeniche e le notti, in cui i marciapiedi scompaiono e tutto diventa negozio, è una società senza pori, dove anche il tempo libero è quotato in borsa. Passeggiare, si sa, fa bene, e i medici lo consigliano vivamente. Una società che passeggia è in buona salute, anche se non ha ancora avvisato quelli che studiano la qualità della vita. Passeggiare è anche un test: chi non lo fa da tempo o è povero o è disgraziato. Mentre però chi non passeggia perchè è malato o perchè deve guadagnarsi duramente la vita soffre di questa sua povertà e sogna di cancellarla, quelli che non lo fanno perchè hanno agende senza spazi bianchi e non hanno tempo, sono dei condannati ai lavori forzati nati in prigione. Franco Cassano
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De: Ver@ |
Enviado: 26/10/2011 19:04 |
Nordic Walking
Cos’è?
Facile, poco costoso e divertente
All’aria aperta, fa bene al cuore e circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifica glutei e addominali. A prima vista sembrerebbe una cura miracolosa. E’, invece, il Nordic Walking nuovo metodo di praticare sport che si sta affermando in tutto il mondo. Sport per tutti e per tutto l’anno che offre agli appassionati di fitness un modo facile, poco costoso e divertente per gustare uno stile di vita sano e attivo.
Tradotto in italiano si presenta come
Camminata Nordica.
Nato nei Paesi Scandinavi tanti anni fa era inizialmente praticato dagli atleti dello sci di fondo durante la preparazione a secco estivo – autunnale.
Successivamente, venne perfezionato e sviluppato in un vero e proprio esercizio di fitness.
Consiste in una camminata con i bastoncini. Ma attenzione! Molti di noi hanno già camminato con i bastoncini ma vi possiamo assicurare che il nordic walking è un sistema totalmente differente in quanto il bastoncino è usato per spingere e non come appoggio. Non bisogna pensare che si va più veloci o si faccia meno fatica perché il principio fondamentale di questa nuova disciplina è quello di
coinvolgere il maggior numero possibile di muscoli e, di conseguenza, aumentare il dispendio energetico a parità di velocità e di distanza percorsa. Nel contempo migliora la forma fisica.
Pensiero comune tra alpinisti fondisti o trekkers è credere che camminare con i bastoncini sia una cosa facile e scontata. Ma già dai primi passi ci si rende conto che il movimento è diverso molto più completo e con una maggior resa.
Un’attività per tutti
Poche attività sportive possono vantare le caratteristiche del nordic walking. Infatti è proprio adatto a tutti. Dai bambini agli anziani.
Camminare con i bastoncini è un’attività sportiva sana e naturale che può essere praticata ovunque, durante tutto l’anno e a tutte le età. Si può camminare da soli o in compagnia, in silenzio o chiacchierando, si può camminare per poco tempo o per giorni interi. E’ difficile trasmettere con le parole quanto sia bello camminare, bisogna sperimentarlo.
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