LEGGENDE SUL CRISANTEMO
Probabilmente l’uso dei crisantemi come fiori per i morti in Italia deriva dal fatto che il periodo della fioritura dei crisantemi in Italia comprende in particolare anche il giorno dedicato ai morti. La nascita del crisantemo è suggestivamente evocata da due leggende, una prima, di stampo cattolico, ed una prettamente nipponica.
Quella cristiana vuole una mamma ed una bambina vivere insieme nel bosco. Con l’arrivo dell’inverno tutti fiori del giardino sfiorirono, tranne uno, perché la bimba lo aveva portato in casa con sé. Un giorno la mamma si ammala e la bambina è ovviamente disperata. Decide di regalare il fiore alla Madonna per chiederle di guarire la sua mamma. La Vergine Maria le rispose in maniera affermativa, dicendole che la donna sarebbe vissuta tanti anni quanti i petali del fiore. Ma i petali non erano tanti. La bambina quindi prese le forbici e creò tanti piccoli petali, creando così i crisantemi.
La leggenda giapponese vuole invece che vi fossero due sposi che si amavano tantissimo. Ma scoppiò una guerra e l’uomo fu costretto a combattere. Passarono tanti mesi prima che potesse tornare a casa con una licenza per passare del tempo con la sua amata. La moglie lo accolse con gioia, chiedendogli quanto si sarebbe potuto trattenere. Il giovane sposo le rispose: “per tanti petali quanti ha questo fiore”, indicandogli un fiore posto sul davanzale. La donna tagliò in strisce sottili i petali, ottenendo il crisantemo. Il marito rimase con la moglie più tempo di quanto consentito. E fu condannato a morte. La donna morì poco dopo, per il dolore di aver perso il suo amato. Sulla sua tomba spuntarono dei fiori bellissimi, pieni di petali, come quelli da lei ottenuti.