Una stangata di 104 pagine. A 48 ore dal Consiglio dei ministri che l'ha composto, il testo definitivo della manovra 'salva Italia' (leggi il documento integrale) ha iniziato a circolare fuori dal Palazzo.
Tra le mazzate più dolorose, e storicamente più fastidiose, quella dell'aumento della benzina. E da subito, non a partire dal 2012: «a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto» le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent), si legge nel documento.
Insomma per fare il pieno a un'auto di media cilindrata le famiglie possono arrivare a spendere tra i 5 e i 6 euro in più.
VALE 20,2 MILIARDI, SI PUNTA SULLE ENTRATE. In tutto la manovra consente di ridurre il deficit di 20,2 miliardi nel 2012. Il contributo maggiore è previsto dalle entrate, che valgono poco meno di 17,9 miliardi, mentre i tagli di spese ammontano a circa 2,3 miliardi.
A sorpresa è spuntata una super tassa sulle liquidazioni milionarie, già ribattezzata norma Guarguaglini, dal nome dell'ex presidente di Finmeccanica, travolto dagli scandali su presunte tangenti, ma coccolato da una buonuscita d'oro di 5,6 milioni di euro.
Poi una norma che vieta le cariche incrociate nei consigli di amministrazione e negli enti di controllo del settore bancario e assicurativo. E ancora la quantificazione degli sconti Irap in 10.600 euro per ogni neo assunto donna o giovane under 35.
In questa versione, firmata il 6 dicembre dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il decreto è atteso in Aula, dove i partiti di maggioranza - Partito democratico, Popolo della libertà e Terzo polo - sono pronti a presentare emendamenti concordati. Un modo per evitare il Vietnam promesso dalla Lega Nord e la fiera opposizione dell'Italia dei Valori. Ecco alcune delle misure attese alla prova della discussione parlamentare.
NORMA GUARGUAGLINI: AUMENTO PRELIEVO SUPER LIQUIDAZIONI. Prelievo maggiorato per le super-liquidazioni oltre 1 milione di euro (che passano da un'imposta al 23% al 43%). I trattamenti di fine rapporto in via di erogazione e quelli già erogati dal primo gennaio del 2011 sono da adesso calcolati nel reddito complessivo, e quindi sottoposti alla norma ripartizione delle aliquote Irpef. è prevista l'applicazione anche alle buonuscite di amministratori del settore pubblico e privato.
SCONTO IRAP 10.600 EURO PER OGNI DONNA E GIOVANE. Secondo quanto è scritto nell'articolo 2 del testo uscito dal Consiglio dei ministri, alle imprese che hanno deciso di assumere donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato è data la possibilità di dedurre 10.600 euro per ogni donna e giovane sotto i 35 anni assunto a tempo indeterminato.
Lo sconto sale a 15.200 nelle regioni del Sud. Le imprese interessate allo sconto maggiorato, a 15.200 euro, sono quelle che assumeranno giovani a tempo indeterminato sotto i 35 anni o donne in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il decreto comprende una norma che tenta di arginare i dilaganti conflitti di interesse che ammorbano il settore bancario, assicurativo e finanziario italiano.
MAXI-AUMENTO IMMEDIATO ACCISE BENZINA E DIESEL. Aumento immediato per le accise sui carburanti. Al contrario del previsto aumento dal primo gennaio, «a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto» le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent).
STOP AI CONFLITTI DI INTERESSE NEL CREDITO. «è vietato», è il testo preciso della norma, «ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e a funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti».
PRIMA RATA SUI CAPITALI SCUDATI A FEBBRAIO. La manovra fa passare subito alla cassa, poi, per versare il prelievo dell'1,5% sui capitali scudati. Nell'articolo 19 il pagamento dell'imposta, definita «straordinaria» è previsto in due rate: la prima entro il 16 febbraio 2012 e la seconda entro il 16 febbraio 2013.
2 MILIONI DI EURO PER CRUSCA E LINCEI. E c'è spazio anche per una boccata di ossigeno per la cultura italiana nel decreto della manovra. Nuovi fondi nel 2012 all'Accademia dei Lincei pari a 1,3 milioni di euro e all'Accademia della Crusca per 700 mila euro. L'articolo 30 del decreto legge ha collocato tali risorse tra le «esigenze indifferibili».
BOLLO AUTO: 20 EURO IN PIù OGNI CHILOWATT OLTRE I 185. L'articolo 16 invece interessa il bollo auto. «A partire dall'anno 2012», è scritto, «l'addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore 185 chilowatt».
NEL 2012 DALL'8 PER MILLE 57 MILIONI A PROTEZIONE CIVILE. Mentre con l'articolo 30 vengono destinati 57 milioni di euro aggiuntivi nel 2012 alla protezione civile. I fondi dovrebbero essere attinti dalla quota 8 per mille nello Stato.
FARMACI: OK A SCONTI, STOP REVISIONE PIANTA ORGANICA. Sì poi alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, con esclusione solo dei farmaci cosiddetti 'stupefacenti', e solo nei comuni al di sopra dei 15 mila abitanti (e comunque al di fuori delle aree rurali).
è sparita rispetto alla bozza la revisione della pianta organica delle farmacie: per le nuove aperture è prevista la legge attuale, che stabilisce il quorum a 4 mila abitanti nei comuni con più di 12.500 abitanti e a 5 mila abitanti nei comuni con meno di 12.500 abitanti.
Il decreto, infine, dà facoltà alle farmacie e agli esercizi commerciali di praticare liberamente sconti sui prezzi al pubblico su tutti i prodotti venduti, purché gli sconti siano esposti in modo leggibile e chiaro al consumatore e sia praticato a tutti gli acquirenti.
PENSIONI: DONNE AUTONOME IN VECCHIAIA 63 ANNI E MEZZO IN 2012. Le lavoratrici autonome andranno in pensione di vecchiaia a 63 anni e sei mesi a partire dal 2012. Lo prevede il testo definitivo. Le lavoratrici autonome vanno un anno e mezzo più tardi delle dipendenti che andranno a 62 anni nel 2012.
L'età necessaria ad andare in pensione di vecchiaia per le donne dipendenti del settore privato sarà di 62 anni nel 2012 per poi passare a 63 anni e mezzo dal primo gennaio 2014 e a 65 anni il primo gennaio 2016. Il requisito di età per la pensione di vecchiaia delle donne dipendenti passa a 66 anni nel 2018, lo stesso requisito degli uomini e delle donne dipendenti pubbliche.
Per le lavoratrici autonome la pensione di vecchiaia si otterrà a 63 anni e mezzo nel 2012, a 64 anni e mezzo a partire dal 2014, a 65 anni e mezzo nel 2016 e a 66 anni nel 2018.
Per disincentivare i lavoratori rispetto alla decisione di andare in pensione in anticipo rispetto all'età di vecchiaia il governo ha previsto a partire dal 2012 una penalizzazione del 2% sulla quota retributiva per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni.
Possono andare in pensione anticipata rispetto all'età di vecchiaia gli uomini che dal 2012 avranno almeno 42 anni e un mese di contributi e le donne che hanno accumulato sempre a partire dal 2012 almeno 41 anni e un mese di contributi.
DUE MILIARDI PER L'ALTA VELOCITà. Dal Cipe 2 miliardi per l'alta velocità Treviglio-Brescia e Milano-Genova; 600 milioni per il Mose; 598 milioni per il Contratto di programma Anas; 123,3 mln al fondo infrastrutture ferroviarie e stradali. Il Comitato ha preso atto dei 4,8 miliardi che il ministero dello Sviluppo «intende confermare» per le infrastrutture strategiche.
EDITORIA, CONTRIBUTI FINO AL 2014. Poi sono destinati a cessare. Dal primo gennaio 2012 è in programma l'avvio di una revisione del regolamento che ha come obiettivo «una più rigorosa selezione dell'accesso alle risorse, nonché risparmi nella spesa pubblica».
Martedì, 06 Dicembre 2011