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De: Marika (Mensaje original) |
Enviado: 07/12/2011 06:52 |
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Il mago di Natale
Gianni Rodari
S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
***
Felici Festività natalizie
con la Poesia
Marika
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De: Nando1 |
Enviado: 07/12/2011 07:29 |
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Lettera a Gesù
M. Lodi
Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un po´ di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un po´ di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.
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*****
Grazie Marika
bella iniziativa
rivivere il Natale
cn le poesie dedicate
a questa festività
Grazie!
Lely e Nando |
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E' tempo di Natale
Davanti ad un presepe, stupiti stanno i bambini sotto l'albero ninnoli e regali appoggiati su cuscini.
Un suono di zampogna per la via commuove e riscalda l'anima mia, e nel cammino di chi ritorna al focolare il dolce abbraccio del Natale!
Nostalgia di un tempo passato bambino, con palle di neve ho giocato; un pupazzo con sciarpa e berretto per me il Natale era il giorno perfetto.
Il ricordo di una carezza la famiglia, un sorriso senza amarezza.
Che meraviglia riempire la grotta, un messaggio universale che ci dà rotta.
Sì, è tempo di Natale. in un giorno così speciale riempio il cuore con un Sogno, e' tutto cio' di cui ho bisogno.
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Lorem IPSU
La luce
Giuseppe Pellegrino
La luce guardò in basso
e vide le tenebre:
"Là voglio andare" disse la luce.
La pace guardò in basso
e vide la guerra:
"Là voglio andare" disse la pace.
L' amore guardò in basso
e vide l'odio:
"Là voglio andare" disse l' amore.
Così apparve la luce
e innondò la terra;
così apparve la pace
e offrì riposo;
così apparve l' amore
e portò la vita.
"E il Verbo si fece carne
e dimorò in mezzo a noi".
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Ninna Nanna Al Bambinello
Ninna-nanna, ninna- nanna bimbo bello, non tremare, se non hai una culla calda, forse un bue e un asinello scaldano più che un fuocherello.
Ninna- nanna, ninna nanna dormi figlio, non pensare, che un giorno le tue braccia sulla croce stenderai, pensa solo che tua mamma più ti stringe e più s’infiamma.
Ninna- nanna, ninna nanna dormi dormi, bambinello, tu, il re dell’universo, non hai latte, non hai ori, solo l’oro dei re magi, solo il latte dei pastori.
Ninna-nanna, ninna nanna su sorridi e non pensare che la fronte tua bella un giorno sangue dovrà grondare, pensa solo ai caldi baci che la mamma ti sa dare.
Ninna nanna- ninna nanna dormi bimbo, non temere nella notte così buia s’ode un canto d’Alleluja
E’ un canto che si espande sopra tutto l’Universo, dormi figlio, non pensare il tuo sangue non è perso.
Ninna-nanna, ninna nanna dormi bimbo, non temere, in quest’ora tutto tace, tu hai portato tanta Pace.
Anna Marinelli
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De: Nando1 |
Enviado: 10/12/2011 07:26 |
E’ Natale
Madre Teresa di Calcutta
E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. |
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De: Nando1 |
Enviado: 12/12/2011 05:53 |
E' nato! Alleluia!
E’ nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia! La notte che già fu sì buia risplende di un astro divino. Orsù, cornamuse, più gaie suonate! Squillate, campane! Venite, pastori e massaie, o genti vicine e lontane! Non sete, non molli tappeti, ma come nei libri hanno detto da quattromill’anni i profeti, un poco di paglia ha per letto. Da quattromill’anni s’attese a quest’ora su tutte le ore. E’ nato, è nato il Signore! E’ nato nel nostro paese. Risplende d’un astro divino la notte che già fu sì buia. E’ nato il Sovrano Bambino, è nato! Alleluia, alleluia!
G. Gozzano |
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DOVE LO TROVATE UN DIO COSì?
Vi sfido a cercarne uno simile. Il nostro è un Dio di Amore. Forse è per questo che lo respingiamo: perché amore significa accogliere e soprattutto perdonare, lasciando da parte le nostre condizioni ed il nostro amor proprio." Era la notte di Natale. Nella calma ovattata della foresta, la neve scendeva copiosa e rendeva ancora più silenzioso il silenzio. Nella baita, la calda luce del camino, disegnava sul muro strane forme e nel lettino, sotto una calda coperta, Luca ascoltava la favola di Natale che il nonno gli stava raccontando: "Vedi Luca, devi sapere che le stelle non sono nate senza un motivo. Tantissimi anni fa, in una notte come questa, un bambino più o meno della tua età, guardava fuori dalla finestra. Era una notte buia e silenziosa e il cielo era nero e scuro, non c'era neanche la luna, perché non esisteva. Quel bambino si sentiva solo, ma tanto solo, così solo che espresse un desiderio con una tale forza che si alzò un forte vento e tantissimi dei fiocchi di neve che scendevano, come in questo momento, volarono nel cielo, riempendolo di puntini bianchi e la luna comparve per la prima volta nella sua storia per proteggerli. Da quel momento tutti gli uomini guardarono le stelle quando volevano esprimere un desiderio. Tornando a quel bambino, pochi minuti dopo la comparsa delle stelle, sentì grattare alla sua porta, la aprì e vide davanti all'uscio una cesta e nella cesta, un cagnolino infreddolito che lo fissava con i suoi occhioni. Da quel momento quel bambino non si sentì mai più solo, neanche per un istante." Il nonno fissò Luca per vedere se si era addormentato, il bambino invece era attento e lo fissava a sua volta. Distolse lo sguardo e lo rivolse alla finestra. La neve scendeva sempre più fitta. Luca guardò ancora il nonno: "Anch'io nonno ho il mio desiderio. Vorrei che ogni anno della mia vita, in questa notte, tu mi racconti una fiaba!" Il nonno sorrise intenerito e una lacrima spuntò nei suoi occhi. Luca era in piedi davanti alla finestra del suo appartamento. Era la notte di Natale. I suoi figli alle sue spalle, stavano aprendo i pacchi con una gran foga. Luca fissava tra i fiocchi di neve e il suo pensiero vagava nella folla dei suoi ricordi, quando il suo sguardo cadde sulla strada, dove alla luce bianca di un lampione, un vecchio mendicante stava controllando nella spazzatura: forse sarebbe riuscito a trovare la sua cena?! Come se sentisse lo sguardo di Luca addosso, si voltò verso di lui e sorrise, Luca ricambiò il sorriso, senza rendersi conto del perché. In quell'istante si sentì tirare la stoffa dei pantaloni: "Papà, papà guarda che bello il mio garage nuovo!". Luca accarezzò la testa di suo figlio e ritornò con lo sguardo alla strada ma anche se erano passati solo pochi secondi, il mendicante era scomparso. Fu in quell'istante che la favola più bella che aveva mai sentito comparve nella sua mente.
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De: Nando1 |
Enviado: 16/12/2011 07:03 |
Lo Zampognaro di Gianni Rodari Se comandasse lo zampognaro Che scende per il viale, sai che cosa direbbe il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa spunti dal pavimento un albero fiorito di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero Che sulla neve zampetta, sai che cosa direbbe con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino, quando il lume sarà acceso tutti i doni sognati più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore Del presepe di cartone Sai che legge farebbe Firmandola col lungo bastone?
“ Voglio che oggi non pianga nel mondo un solo bambino, che abbiano lo stesso sorriso il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico Io che non comando niente? Tutte queste belle cose Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno. |
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Filastrocca del fiocco di neve
Un fiocco di neve amico del gelo, vagava sereno là in alto, nel cielo. Cercava la strada per scendere in terra, cercava una percorso, ma senza la guerra Dall’alto osservava, quel fiocco di neve, sapeva che il tempo che aveva, era breve, voleva trovare la gioia e l’amore, voleva un bel sogno, da stringere al cuore Vide la terra arida e brulla e udì lamenti per un nonnulla, vide ricchezza e lusso sfrenato e zittito un bambino appena violato Fu grande il dolore del piccolo fiocco, ma d’improvviso un tenue rintocco: da una chiesetta sperduta e lontana, gli giunse il suono, di una campana Poi guardò meglio e sia pur da lontano, vide una lacrima scendere piano, scorse una mano che accarezzava, la piccola guancia e la consolava . Ne vide diverse, di mani protese, costruivano abbracci in ogni paese, osservò un vecchio, seduto sul soglio, che sorrideva ad un albero spoglio Per la Madonnina cercava un bel fiore era la notte del Salvatore: con una stella, in quel cielo blu scuro, nasceva la Luce, che guidava il futuro Guardò quel vecchio, tendeva la mano, vide il Bambino e sorrise pian piano, incurante del freddo, sbocciò lieve lieve e si tramutò in un bucaneve! Aggrappato alla coda di quella cometa, il fiocco di neve trovò la sua meta e sulla terra vicino alla soglia dal gelo sbucò, una piccola foglia Ora quel fiocco non sogna dal cielo, è sulla terra, è amico del gelo. Sboccia ogni inverno, incurante del ghiaccio ed è per la terra, un tenero abbraccio sandratosi
buon fine settimana
_A_
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De: Marika |
Enviado: 18/12/2011 06:41 |
ASPETTANDO NATALE
Gioia d'attesa
con nel cuore
serenità
aspettando
il rinnovarsi di vita
il ricordo
del tenero vagito
che fu del
Bambino Gesù |
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Se dovesse venire quaggiu' ET, andrebbe in giro cantando cosi':.....
Me ne vado in giro per la citta' per cercare di capire il Natal. Vedo tanta gente che si da' un gran da far, tutti presi dalla voglia di comperar.
Strano Natale e' questo quaggiu', chissa' cosa ne pensa il Bimbo Gesu', io sto cercando il vero Natale ma qui non lo potro' trovar....
Quanti panettoni di gran qualita' ce li mostra tutti la pubblicita', abiti firmati, preziosi lame', ma tutti quanti pensano soltanto per se'.
Strano Natale e' questo quaggiu', chissa' cosa ne pensa il bimbo Gesu'. Io sto cercando il vero Natal, ma qui non lo potro' trovar.......
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E' Natale
E' Natale, è Natale, chi sta bene e chi sta male: c'è chi mangia il panettone, lo spumante ed il torrone: ed invece in qualche terra i bambini fan la guerra. Caro mio bel Bambinello fa' che il mondo sia più bello e con gli uomini in letizia tutti in pace ed amicizia. Ad ognuno fai trovare ogni giorno da mangiare. Della neve ogni fiocco tu trasformalo in balocco che poi cada lì vicino ad ogni piccolo bambino. Manda a tutti il proprio dono e fammi essere più buono.
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