|
De: Lelina (Mensaje original) |
Enviado: 26/01/2012 00:41 |
Il 27 gennaio 2012, nel sessantasettesimo anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, celebriamo per la dodicesima volta in Italia il Giorno della Memoria.
Una data che viene ricordata contemporaneamente in molti Paesi europei, e che è divenuta, in questi anni, importante e molto sentita dalla popolazione e dalle istituzioni. Perchè il tentativo di annientamento degli ebrei d’Europa perpetrato dal nazismo e dai suoi alleati, nel segno di una ideologia criminale che si abbattè anche contro altre categorie, teorizzando la supremazia di uomini su altri uomini e portando l’Europa e il mondo a una immane catastrofe, è una parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze, spingendo le persone a chiedersi come possa essere potuto accadere.
Nel 2012 cade il venticinquesimo anniversario dalla scomparsa di Primo Levi, lo scrittore torinese che con le sue alte testimonianze ha contribuito a descrivere e decifrare la barbarie dei campi di sterminio. I suoi libri sono un patrimonio di tutto il mondo, e uno degli strumenti di conoscenza di maggior valore.
“Se capire è impossibile, conoscere è necessario”, ha scritto. E’ con un pensiero rivolto a lui, fondamentale testimone e divulgatore dell’odissea e della tragedia degli ebrei italiani, che intendo salutare le iniziative e le celebrazioni del Giorno della Memoria
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no Considerate se questa è una donna Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno Meditate che questo è stato Vi comando queste parole Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via Coricandovi alzandovi Ripetetele ai vostri figli O vi si sfaccia la casa La malattia vi impedisca I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
|
|
|
|
De: Nando1 |
Enviado: 26/01/2012 06:20 |
|
|
|
De: Nando1 |
Enviado: 26/01/2012 06:32 |
|
|
|
LETTERA ALLA MADRE frammento
Fili elettrici, alti e doppi, non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma. Non credere alle mie lettere censurate, ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.
E se vuoi seguire le tracce di tua figlia non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta: cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.
E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia cerca le ceneri nei campi di Birkenau: saranno lì — Cerca, cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.
Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!
Monika Dombke, Birkenau, 1943
Tristissima...quanta gente ha sofferto, quali altroci torture fisiche e psicologiche... Gente comune... nata e vissuta nel momento sbagliato... torturata e violentata da altrettanta gente comune...mio padre ce l'ha fatta ed anche mia madre... e quante storie ascoltate ed irripetibili...
E rimane tanta amarezza nel cuore... una preghiera per coloro che hanno vissuto quella violenza...
Fly
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
De: Marika |
Enviado: 27/01/2012 05:59 |
Giorno della MEMORIA.
Giorno per ricordare.
Parliamo di ricordi e di storie.
Storie di quotidiana sopravvivenza.
Storie di quanti sono costretti a fare i conti con le brutalità della guerra.
Di tutte le guerre.
Protagonista di questo giorno della memoria è "una rosa d'inverno".
A tutti voi, a tutti noi, i petali di una rosa sopravvissuti agli orrori dei campi di sterminio.
|
"Come una rosa d'inverno" |
|
|
|
|
.
|
|
|
|
...ricordare è rivivere
Dal diario di Anna Frank
Date, date quanto potete Non
c'è bisogno di essere ricchi per far del bene, per incoraggiare, invece
di soffocare, il buono che c'è in ciascuno ai noi, per dare ai poveri
la sensazione di essere, anch'essi, degli esseri umani. In tutto si
può cominciare dalle piccole cose: per esempio, in tram non vi alzate
solo per cedere il vostro posto a una elegante signora, ma fatelo anche
per una donna mal vestita; scusatevi con premura anche se pestate i
piedi a un poveraccio. L'esempio è sempre seguito: cercate di essere
voi a dare il buon esempio e vedrete che gli altri vi imiteranno. Un
pò alla volta, il numero delle persone che diventeranno affabili,
gentili, amichevoli, cresceranno, sino a che la povera gente non sarà
più guardata dall'alto in basso. Oh, se potessimo esser già
arrivati a questo punto, se il nostro paese, l'Europa, il mondo intero
avesse compreso che, in sostanza, tutti abbiamo in noi dei sentimenti
buoni e generosi l'uno verso l'altro,tutti siamo uguali e che ogni altra
cosa è solo passeggera. La maggior parte di noi, proprio come in
tante altre cose, cerca la giustizia dagli altri, e, si lamenta perché
crede di non riceverne abbastanza. Aprite gli occhi, assicuratevi di essre giusti voi stessi. Date, date quanto potete, e potete sempre dar qualcosa, non foss'altro che gentilezza. Se tutti facessero così, se nessuno fosse avaro di una buona parola ci sarebbe, a questo mondo, più giustizia e più amore.
|
|
|
|
De: Nando1 |
Enviado: 27/01/2012 07:40 |
|
|
|
De: Romano |
Enviado: 27/01/2012 11:43 |
|
|
|
Su iniziativa del CDEC verranno immessi oltre settemila nominativi
In occasione del Giorno della Memoria 27 gennaio, la Fondazione Centro di Documentazione ebraica contemporanea di Milano (CDEC) lancerà un nuovo progetto che si intitola: ‘I nomi della Shoah’. Verranno messi a disposizione on-line i nomi di oltre settemila persone perseguitate durante la Repubblica sociale italiana e l’occupazione tedesca negli anni 1943-45.
Di coloro si potra’ cosi’ sapere tutto: si scoprirà che la gran parte di loro fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, circa 300 sono furono uccisi in Italia; pochi dopo la deportazione riuscirono a tornare.
Il progetto – che fa parte degli eventi patrocinati dal Comitato di coordinamento per le iniziative in ricordo della Shoah presentati oggi a Palazzo Chigi – in futuro conterra’ anche i nomi di quasi duemila vittime della Shoah nel territorio del Dodecaneso (Rodi) all’epoca possedimento italiano.
L’elenco delle vittime e’ frutto di una lunga e complessa ricerca della Fondazione Cdec dal 1979 sotto la direzione di Liliana Picciotto.
‘I nomi della Shoah italiana’ – secondo la Fondazione – ha la funzione di monumento/memoriale delle vittime, di strumento per la ricerca dei propri nomi, di conoscenza e memoria della Shoah. Il sito e’ strutturato in una homepage a carattere appunto monumentale/memoriale, in un motore di ricerca per rintracciare un singolo nominativo e in una pagina individuale per ciascuna vittima con le informazioni anagrafiche e storico biografiche. L’immissione on line avverra’ in due fasi: la prima il 27 gennaio prossimo, mentre la versione completa entro il 27 gennaio 20
|
|
|
|
De: Ver@ |
Enviado: 28/01/2012 06:09 |
|
|
|
De: Ver@ |
Enviado: 28/01/2012 06:09 |
|
|
|
De: Ver@ |
Enviado: 28/01/2012 07:14 |
|
|
|
27 gennaio - Giorno della memoria
La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (maggiormente nota con il suo nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Con il termine Shoah venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Questo vocabolo venne usato per la prima volta nel 1938 nella Palestina sottoposta al mandato britannico durante una riunione del Comitato Centrale del Partito Socialista, in riferimento al pogrom della cosiddetta “Notte dei Cristalli”.
Nella parola Shoah, voce biblica che significa “catastrofe, disastro”, è implicito che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto, spesso usato, che rinvia a un’idea di sacrificio di espiazione. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.
|
|
|
|
INFERNO
La Divina Commedia sarebbe un’opera di grande sensazione se Dante, invece che all’Inferno, fosse stato nei campi di concentramento.
Halina Szuman, Auschwitz, 1944
LETTERA ALLA MADRE frammento
[…] Fili elettrici, alti e doppi, non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma. Non credere alle mie lettere censurate, ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.
E se vuoi seguire le tracce di tua figlia non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta: cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.
E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia cerca le ceneri nei campi di Birkenau: saranno lì — Cerca, cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.
Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!
Monika Dombke, Birkenau, 1943
|
|
|
Primer
Anterior
4 a 18 de 18
Siguiente
Último
|