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...la cattedrale era grande e antica,
costruita in pietra rosa che al tramonto
s'accendeva come fuoco.
Aveva sulla facciata una finestra circolare,
un rosone bianco e prezioso;
e sopra questo rosone,
su una mensola di pietra,
c'era l'angelo.
Non era un angelo bello,
di quelli che lasciano incantati,
era piuttosto un angelo curioso e malandato,
di pietra grigia e sporca,
senz'ali e con un dito mozzo.
A dire il vero non sembrava un angelo
e molti si chiedevano cosa fosse.
Ma sorrideva in un certo modo
ed era sicuramente un angelo.
Gli angeli, infatti,
non si riconoscono dalle ali né dalla veste;
nemmeno dalla luce,
specie ora che le luci sono tante.
Gli angeli si riconoscono dal sorriso...
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De: Lelina |
Enviado: 03/02/2012 08:00 |
Fin da piccola ho sempre sentito parlare degli angeli la preghiera che da bambina la mamma mi faceva recitare l'iconografia di culto nelle chiese poi ho studiato la storia dell'arte e anche lì sono sempre
comparsi gli angeli ad accompagnare illustri signori, e dotti. Storie che fin da subito mi hanno affascinato, immagini che fin da subito mi hanno comunicato una sensazione una di quelle sensazioni che non si ascoltano perchè troppo
spesso viene vagliata dalla ragione e scartata. Ma come ogni cosa che viene scartata dalla ragione poi ritorna come un viandante che bussa alla tua porta e chiede di entrare perchè è proprio lì che vuole arrivare.
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