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De: Nando1 (Mensaje original) |
Enviado: 04/02/2012 07:44 |
ODISSEA DEI ROMANI - CAOS A ROMA
Dai bus fermi alle ordinanze-blitz L'odissea di Roma nel venerdì della nevePrima la gioia e lo stupore della nevicata, poi l'incubo di una città impazzita, bloccata dal traffico e dalle emergenze. Il terribile venerdì romano e le polemiche sulle ordinanze del sindaco di PAOLO BOCCACCI
VEDI ANCHE articolo Italia nel caos: trasporti in ginocchio In 150 su un treno a Carsoli per 12 ore Per il vento, nave Tirrenia contro banchina ROMA - Prima bianca, sottile, come un velo. All'alba giù sulle torri di Tor Bella Monaca, poi sui 139 metri di Monte Mario, il picco di Roma, alla fine come una tormenta fino a piazza del Popolo. E dopo piazza Navona, il Quirinale, imbiancando i Fori Romani, imbiancando il Colosseo, con gli scatti dei turisti ("It's wonderful"), fino ai lungotevere, l'anello della tangenziale, il centro del centro, piazza del Pantheon, il punto più basso della città, 13 metri sul livello del mare.
Ma non è per niente wonderful. Anzi, il dramma si consumerà sul Grande Raccordo Anulare, dove nel pomeriggio per ore migliaia di macchine rimarranno bloccate con gli automobilisti imprigionati dentro, a rischio gelo. E in un tram a viale Trastevere un'anziana ha un arresto cardiaco e muore poi in ospedale. Bloccate le strade consolari, Salaria, Flaminia, Cassia e Trionfale. Secondo le cifre date dal Tom Tom ci sono stati in città solo nella prima parte del venerdì, sommati insieme, 280 chilometri di file, con rallentamenti che hanno provocato quasi 16 ore di ritardi.
All'una gli autobus cominciano a fermarsi. Al capolinea di Termini quelli snodati vengono rispediti nei depositi, gli altri non passano. Poi funzioneranno soltanto 79 mezzi, con le gomme da neve già montate per l'emergenza. Alla stazione i treni arrivano a singhiozzo. E intanto le strade si riempiono di lamiere, ore di fila, vigili zero, perlomeno nel centro della città, e scuole nel caos con i prof dietro e cattedre e i banchi vuoti. Effetto dell'ordinanza del sindaco Alemanno che "cinguetta" su Twitter: "Mi raccomando, state attenti alla guida". E poi al Tg1 dice: "Non uscite di casa se non è indispensabile". Alla fine ordina: "Dalla mezzanotte a mezzogiorno di domenica, obbligo di catene a bordo o di gomme per la neve. Divieto di circolazione per le moto". Uffici e ministeri sono evacuati alle 14, il prefetto firma per lo stato d'allarme, anche la Protezione civile è in sos.
Roma dall'una va in tilt. Ma è una Roma doubleface: a nord e al centro impazzisce. A sud, molto meno. E laddove sta impazzendo sono molti quelli che, con le scarpe affondate nella neve e gli ombrelli aperti che volano via sotto il vento, provano a chiamare il numero del centralino del Comune (060609) per trovare la salvezza sotto forma di taxi. Nessuna risposta se non, dopo un intervallo musicale, "non ci sono taxi disponibili".
A via Veneto, la strada di Fellini, sembra invece di stare in quella nebbia nevosa, alla panna, di Amarcord: autobus fermi in mezzo alla carreggiata, tra il Cafè de Paris e Doney e l'American Bar, come vecchie balene arenate, che non riescono a fare la salita, ma nemmeno la discesa. Da San Giovanni al Foro Italico, chiuse le rampe d'accesso alla tangenziale, si sta in fila per ore, come condannati. Molti gli automobilisti che spengono i motori e attendono, rassegnati, i soccorsi.
Ma altrove la rabbia e gli allarmi continuano, mentre torme di impiegati dei ministeri cercano avventurosamente di tornare a casa, attraversando la landa bianca, scivolosa e insidiosa della neve in procinto di trasformarsi in ghiaccio. Il sale se c'è non si vede, nemmeno agli ingressi delle due stazioni del metrò - Barberini e Flaminio - chiuse perché le scalinate sono ghiacciate e chi prova a scendere ruzzola come un birillo. Intanto al 113, in otto ore, arrivano 10 mila chiamate. La neve scende anche su San Pietro e un fotografo immortala Benedetto XVI intento a osservare la piazza imbiancata dalla finestra del suo studio.
In Campidoglio a mezzogiorno cadono i primi fiocchi: il sindaco Alemanno interrompe un conferenza stampa e anche lui guarda fuori. "Abbiamo 737 istituti comunali aperti e un'affluenza di studenti pari al 5%", dice. "Altro che polemiche: tutti hanno capito". E oggi le scuole saranno chiuse. Mentre sotto bloccano con un nastro giallo la scalinata del Colle capitolino: è ghiacciata e si scivola. E il sale? Chi l'ha visto?
Intorno c'è la serrata dei monumenti: Colosseo, Foro Romano e Palatino, i musei comunali. Tutto chiuso. Anche Villa Pamphili e gli altri parchi della città. Non si entra più. E viene annullato il concerto d'addio di Ivan Fossati, previsto all'Auditorium.
Dal Campidoglio tentano di fermare il caos. L'assessore al Traffico fa aprire i varchi del Centro storico. Scatta il piano d'emergenza. Arrivano i bus con le gomme da neve, ma sono pochi, solo il 25 per cento della flotta. Gli altri intanto, per ordine dell'azienda, scaricano i passeggeri, e la gente s'infuria. I mezzi si impantanano, scivolano sulle discese, si bloccano. "Avevano parlato tanto di spargisale" dice un autista "lavoro da stamattina, ma non ne ho incontrato uno". La Protezione Civile ha mandato in giro 400 volontari a spargere sale. Ma sono gocce nel mare.
A Monte Mario si chiudono i curvoni della panoramica intitolata a Falcone e Borsellino. Qualcuno improvvisa uno slalom con gli sci. E nel frattempo al Bioparco gli scimpanzè vengono riscaldati con tè e patate calde e i macachi giocano a palle di neve. Mentre il delegato del sindaco Alemanno per gli animali consiglia, sempre su Twitter, di lasciare briciole di pane sui davanzali per gli uccellini.
Tuona il senatore dell'Api Riccardo Milana: "A Roma è l'apocalisse". E il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione: "Devo purtroppo constatare la debacle di Roma paralizzata dalla neve. I responsabili non si trovano neppure al telefono. Un fallimento dei sistemi del Comune e anche della protezione civile". E il Pd attacca: "La città é completamente bloccata. Alemanno è inadeguato". Replica il vicesindaco Sveva Belviso: "Roma sta reggendo la prova neve: tranne i problemi di traffico, non ha avuto blackout". Sarà, ma nel frattempo in città sono caduti anche settanta alberi. Uno, gigantesco, è crollato sulla discesa del Muto Torto, bloccandola. Chiudono anche gli uffici dei cimiteri. E prosegue la caccia a stufe, termoriscaldatori e catene. Per la partita Roma-Inter poi, è un "balletto": prevista per le 20 di oggi, viene anticipata alle 15 e infine rimandata alle 15 di domenica. Domani, appunto, è un altro giorno.
Da Repubblica.it (04 febbraio 2012) |
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De: Nando1 |
Enviado: 04/02/2012 09:14 |
La neve su Roma: previsioni critiche per il week end
La capitale sotto la neve. Sembra un evento eccezionale, ma ora è divenuta una realtà in quanto ha già provocato molti disagi in tutta la città per i cittadini, che hanno dovuto affrontare il manto bianco non senza difficoltà. La neve è iniziata a scendere nella notte nella zona di Monte Mario, che è il quartiere più alto di Roma (è situato a nord ed è a 139 metri sul livello del mare). Le zone interessate alla nevicata notturna sono state quelle di Casilina, Tor Vergata, Cassia, Pietralata, Tor Bella Monaca, Tiburtina, Cinecittà e Quadraro.
Nella mattinata di ieri la capitale si è svegliata sotto un acquazzone, ma in tarda mattinata i fiocchi bianchi sono scesi copiosi sul centro, presso la zona del Colosseo: infatti le autorità sono state costrette a chiudere il Colosseo e i Fori Imperiali ai visitatori. Nel pomeriggio, Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha annunciato per oggi la chiusura di scuole, uffici pubblici, musei e monumenti. Ieri mattina gli automobilisti hanno avuto molti disagi, soprattutto presso la zona del Muro Torto, dove alcune persone hanno dovuto abbandonare le auto per impossibilità a proseguire il percorso senza le catene. La Protezione Civile ha fatto sapere che nelle periferie, in particolare quella nord al confine con Cesano, il manto bianco aveva raggiunto i 50 centimetri. E’ stato chiuso il tratto della Cassia bis all’altezza di Formello. Tra la zona Le Rughe e Monterosi i pullman delle linee extraurbane sono stati bloccati con i viaggiatori a bordo. E a Centocelle la linea del bus 558 è stata sospesa per impraticabilità delle strade.
Anche le consolari hanno avuto delle difficoltà per la circolazione, in particolare la Tangenziale che collega varie zone della città. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha dato disposizioni per rinviare la partita Roma – Inter, prevista per sabato 4, che si giocherà domenica alle 16. Il Coc, centro operativo comunale, che si è riunito oggi presso la Protezione Civile del Campidoglio, ha diffuso nel primo pomeriggio di ieri uno «stato di allarme a tutte le strutture deputate al governo dell’emergenza», in previsione delle condizione meteorologiche che dovrebbero peggiorare nella notte e nella mattinata di oggi.
Le prossime ore sono abbastanza critiche e il Sindaco Alemanno raccomanda ai cittadini di evitare di mettersi in viaggio, o comunque di farlo con le dovute precauzioni e le catene. Nella giornata di giovedì, Alemanno, a seguito dell’incontro al Dipartimento nazionale della Protezione Civile, aveva comunicato che da giovedì notte la neve sarebbe scesa copiosa sulla capitale, soprattutto nell’hinterland e nella zona dei castelli dove attecchisce più facilmente. Ma nella mattinata di oggi, la città si è svegliata innevata con uno strato di neve anche all’interno della città che oscilla fra i 5 e i 15 centimetri. La neve dovrebbe persistere fino ad oggi pomeriggio e andare via completamente nella giornata di domenica, quando le condizioni meteo miglioreranno e sono anche previste delle schiarite. Nella notte fra sabato e domenica sono previste gelate e temperature in picchiata fino a -8 o -10 gradi di notte e 0 gradi di giorno. Lunedì mattina la città sarà sgombra dalla neve.
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De: Lelina |
Enviado: 04/02/2012 16:32 |
NEVE A ROMA
Sotto una coltre stamattina m'è apparsa la mia città tutta silente bianca da sembrare una sposa in contemplazione
Accarezzata da leggeri voli di gaie, svolazzanti farfalle sfiorata era da leggera carezza veli sparsi s' adagiavano su monumenti, fontane e palazzi
Uno splendore intorno appariva avvolgeva la città una gran luce la magia squarciava l'oscurità. Poi la città s'è risvegliata ed è sparito il dolce incanto...
~ Clelia ~
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De: Lelina |
Enviado: 04/02/2012 16:47 |
La neve è un fenomeno metereologico che affascina in quanto danzando leggera essa cade e tutto ammanta avvolgendo il paesaggio in un bianco immacolato, che reca nell'animo pace e serenità... A me ha dato l'opportunità di scrivere questo mio haiku
cade la neve e ammanta tutt' intorno - silenzio e pace
Oggi anche a Roma nevica, fuori dalla finestra mi rattrista il vagare disorientato degli uccellini che non si orientano più e volano come impazziti nel candore dei fiocchi di neve che scende densa...
vagano attorno uccellini smarriti - scende la neve
Svegliarsi presto al mattino e trovarsi difronte in un silenzio innaturale un paesaggio ovattato e risplendente nel suo candore; silenziosa e lieve cade ancora la neve...
biancore intorno lucente e silenzioso - tempo di neve
Buon Sabato e innevato buon weekend a tutti
Lely |
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De: Ver@ |
Enviado: 11/02/2012 06:14 |
GRANDE FREDDO. A RISCHIO LA VITA DI DUE MILIONI DI ANIMALI RANDAGI
In Italia sono circa un milione i cani randagi presenti prevalentemente nelle regioni del centro sud, ed altrettanti i gatti.
Di questi circa la metà vivono nelle regioni che in questi giorni sono spazzate da neve e freddo. La mancanza di un riparo, la difficoltà a procurarsi il cibo porta almeno la metà di questi animali ad essere a rischio della vita sia per le condizioni del rigido freddo, sia per la difficoltà nel procacciarsi il cibo, a loro dobbiamo aggiungere almeno un altro milione di animali selvatici e uccelli.
Da qui il moltiplicarsi degli appelli delle associazioni e sui socialnetwork rivolti ai volontari ed alle persone di buona volontà perché con pochi semplici gesti aiutino in questi giorni la sopravvivenza di cani e gatti e di altri animali.
Per cani (molte le segnalazioni di branchi di randagi affamati ed infreddoliti che si avvicinano ai centri abitati in cerca di cibo e riparo) e gatti è sufficiente mettere una ciotola di cibo una o piu volte al giorno in una zona riparata e se possibile predisporre dei ricoveri, anche improvvisati al coperto dove mettere delle coperte in modo che possano ripararsi durante le ore della notte (che corrispondono a quelle del maggior freddo).
Per gli uccellini l’invito è a spargere sul proprio balcone dei semi o altri cibo, evitando assolutamente le bricciole di pane o la mollica, che possono creare problemi ai volatili, per quanto riguarda gli animali selvatici prima di prendere iniziative consigliarsi con il corpo forestale.
AIDAA rivolge inoltre un invito a tutti coloro che possono a recarsi nel canile o gattile o rifugio di animali più vicino a casa per donare una coperta ed una scatola di cibo (o altro secondo le esigenze delle singole strutture e alla possibilità di ciascuno) che può essere d’aiuto per le migliaia di cani costretti in questi giorni a vivere nei pochi metri quadrati delle loro fredde gabbie.
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