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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 11/02/2012 14:48 |
Considerazioni:
La terra è un solo paese siamo onde dello stesso mare foglie dello stesso albero fiori dello stesso giardino. Seneca
"Siamo tutti foglie dello stesso albero" è un concetto spesso attribuito alla tradizione orientale, ma è anche il famoso verso di una poesia di Seneca, è un concetto che illustra con semplicità ed efficacia il tipo di interrelazione che ci lega al mondo di cui facciamo parte.
Siamo abituati a pensarci solo come foglie, non come albero; siamo abituati a concentrarci sul benessere della nostra foglia e, al massimo, di quelle del nostro ramo, considerando nemiche, perché diverse, le foglie del ramo esposto a ovest, per esempio, perché nella luce del mattino ci sembrano più scure. E questo atteggiamento ci rende chiusi, piccoli, gretti e, soprattutto, insoddisfatti. Perché la fortuna materiale è ben poca cosa rispetto alla fortuna spirituale di sapersi parte di una immensa famiglia, una famiglia che abbraccia l’intero pianeta, se ancora non vogliamo supporre una dimensione ancor più vasta. E molti, già, se ne stanno accorgendo.
Letture selezionate dal web Annamaria
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Ballate come se nessuno vi guardasse.
Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da superare, strada facendo qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita. Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c'è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è un mezzo. Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno. E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 chili, di prendere 5 chili, di avere dei figli, di vederli andare via di casa. Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare. Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova. Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno. Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente. La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio. Lavorate come se non aveste bisogno di soldi. Amate come se non doveste mai soffrire. Ballate come se nessuno vi guardasse. Alfred Souza
BUONA DOMENICA
Annamaria
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De: Sontay |
Enviado: 12/02/2012 16:54 |
"Siamo tutti foglie dello stesso albero"
...dovremmo ricordarcene più spesso...
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FINGERE:NE VALE DAVVERO LA PENA?
A volte la realtà che ti trovi a vivere è troppo pesante, il dolore troppo forte, la verità troppo scomoda. Affrontarla risulta sempre più difficile, vivere una vita così proprio non ti riesce… Una soluzione c’è: la finzione. Cominci un giorno, senza rendertene conto, senza una vera e propria decisione o cosapevolezza. Lo fai e basta, e stai meglio, almeno ti sembra di riuscire a respirare. E allora continui su quella strada. L’imperativo diventa il FINGERE. Fingere che tutto vada bene, fingere serenità, fingere equilibrio. Poi un giorno per caso passando davanti a uno specchio, ti fermi a osservare il tuo sguardo. Ti rendi conto che i tuoi occhi appartengono a una persona diversa da quella che fingi di essere. Cominci a rifletterci su. Ne vale davvero la pena?
Anton Vanligt, Mai troppo folle
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De: Nando1 |
Enviado: 15/02/2012 09:08 |
Belle riflessioni...
grazie carissima AnnaMaria
Per te
una rosa di amicizia vera e sentita
Affettuosamente
Lely e Nando
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Fingere...non sono mai riuscita a farlo troppo bene,soprattutto nei miei confronti...Mi rendo conto,però,che a volte è inevitabile...Io l'ho fatto soltanto nel momento in cui i miei familiari più vicini,mi chiedevano troppo come stessi...L'ho fatto per togliere un pò di quella apprensione che li faceva stare male...Ho sorriso,dicendo che andava tutto bene...come stessi dentro...bè,tutta un'altra storia...Ero a pezzi,distrutta fisicamente e psicologicamente...ho confuso sogno e realtà per troppo tempo...A sangue caldo ho fatto tutto ciò che doveva esser fatto ma con il tempo,come hai scritto tu,può capitare di guardarsi ad uno specchio...ed è lì che mi sono resa davvero conto che non ho mai potuto fingere a me stessa e che la verità è sempre stata lì,stampata nel volto della mia immagine...riflessa in quello specchio...
A volte,quando si vuol troppo bene a chi ci circonda,si fà anche questo...
Un bacio a tutti...
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