Serenata Indiana
Sorgo dal tuo sogno soave Dal primo sogno della notte folta Mentre il vento respira leggero Ed ogni stella palpitando ascolta. Sorgo dal tuo sogno soave E uno Spirito mi ha recato Chi mai, chi mai saprà come? Sotto la tua finestra, bene amato. Nel tacito, oscuro cammino Anche la brezza già muore. Come pensiero nel sogno Del ciàmpak esala l'odore. Si spegne sul piccolo petto Dall'usignolo il lamento Come su te io cadrei Per come amata ti sento. Sollevami dall'erba dove muoio. Irrora di pioggia mai stanca Di baci gli occhi sfiniti, La bocca immobile, bianca. Io sussulti danèliti profondi. Ho pallida, fredda la faccia. Oh stringi il mio cuore sul tuo Fino a che taccia.
( Percy Bysshe Shelley )
Il vostro Max
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