|
Cari stronzi,
leggo di voi quasi tutti i
giorni.
Diciamo che non ne posso più.
Sono una donna che dalla nascita
ha dovuto difendersi
per non farsi mettere le mani addosso
da chi non
accetta un No come risposta,
da chi voleva spegnermi e sfinirmi,
da chi
voleva cancellarmi e ricattarmi,
da chi voleva nuocere alla mia
esistenza
perché sono una donna.
Altri motivi non ce n’è.
Sono una donna e tanto basta.
Perché non appartengo,
non voglio
appartenere,
non mi concedo, non cedo,
non mi svendo,
non mi lascio
inzozzare dalle mani unte,
non mi lascio leccare da un bastardo viscido,
non mi lascio penetrare da chi
non sa neppure fare l’amore.
Perché non
dico si quando penso no,
perché ho il coraggio delle mie opinioni,
perché sono tutta intera,
di corpo testa e anima,
perchè ho un cuore
grande, enorme,
e vedo perfino te che ammazzi
e spegni vite se non ti
compiacciono
e soddisfano e se non passano il tempo
a spompinarti per
obbedire all’ego, il tuo.
Sono una madre di una figlia,
meravigliosa figlia,
e ho passato la vita a difenderla
perché l’ho
partorita,
la mia carne si è lacerata per darle respiro,
il mio corpo è
mutato per fare spazio a lei,
perchè l’ho nutrita, l’ho voluta,
l’ho
cresciuta e mai avrei potuto
assistere impotente ad un gesto,
una
parola,
di un coglione che avesse osato
metterle una mano addosso.
Ho passato la vita a difenderla
per impedire che da bambina fosse
toccata,
strusciata, buffettata sulla guancia da pessimi individui.
Per
impedire che donne e uomini potessero umiliarla,
mortificarla, toglierle
sicurezza ed autostima,
far perire dentro di lei
la chiara sensazione
di ingiustizia
che ti premia se hai una mente vigile
e se nessuno
accanto a te mente
e ti infogna il cervello dicendoti che non è vero
niente,
che quello che hai visto non corrisponde alla verità,
che hai
torto, sei bugiarda.
Invece è tutto vero, figlia mia,
fidati delle tue
sensazioni,
sempre, perché l’istinto di sopravvivenza
è l’unica cosa che
ti salva certe volte
e se tu percepisci un pericolo
allora devi
considerarlo tale.
Sono una madre e se vedessi
un uomo
chiamare mille volte al cellulare mia figlia
che gli ha detto no
gli
farei ingoiare quel telefono di merda.
Se vedessi uno che l’aspetta
sotto casa
potrebbe dire addio ai denti.
Se vedessi uno che la rapisce
e
tenta di buttarla da un viadotto alla fine,
credo, io gli farei cose
inenarrabili
perché non ci sono argomenti,
salvacondotti, pene, adeguate
a torturatori di donne,
carnefici, aguzzini, terroristi
che
intimoriscono le nostre figlie
e le rendono succubi, insicure,
sottomesse, paurose.
Se tu, assassino,
osassi toccare quella
figlia
che io ho cresciuto,
voluto e che amo più della mia stessa vita,
non vedresti giorno e neppure notte.
Non vedresti più niente.
Perché io
non accetto alcuna forma di tutela.
La tutela serve a te per difenderti
da me
e da tutte le donne madri,
sorelle e amiche di quelle che hai
assassinato.
Le pene sono solo un’espediente
che ti tiene protetto, al
caldo,
con attenuanti e cazzate varie,
mentre là fuori tutto il mondo
piange le tue vittime.
Sei tu che hai bisogno di una scorta
e non io ed è
per questo che ti consegni,
confessi, ti lasci ammanettare,
racconti,
che lei era così e poi cosà e non avevi scelta.
Ce l’hai una scelta,
quella di non incontrarmi mai perché io non perdono,
non mi lascio
imprigionare da sentimenti religiosi,
non porgo l’altra guancia,
non
sono una missionaria e non faccio la carità.
Se ti avvicini a mia figlia tu
– semplicemente – non esisti più.
E in generale, assassini, vi si dà fin troppo spazio.
Vi vedo
intervistati nelle televisioni.
Vi vedo a raccontare palle dopo palle.
Vi vedo a vilipendere le vostre vittime
e io vi chiuderei la bocca uno
ad uno.
Vi vedo a fare quello che nessuno
dovrebbe permettervi di fare.
Siete assassini.
Avete spento vite.
Avete ucciso figlie, madri,
sorelle,
amiche, meravigliose donne
che lottavano per esistere
e che
mentre lottavano non ce l’hanno fatta.
Siete assassini e avete un piano
di sterminio
che elimini dalla faccia della terra le donne
che vi
disobbediscono.
Siete assassini e nazisti e dovete fare la loro fine.
Commettete crimini contro me,
lei, loro, contro tutta l’umanità
e siete
ancora liberi di parlare
e dire e giustificare e infangare
e sputare
veleno sulle donne che avete ucciso.
Sono una donna e sono una
madre
e la mia vita e la vita di mia figlia
contano più della vostra.
Avvicinatevi e vi farò a pezzi.
Avvicinatevi e troverete una resistenza
dura.
Avvicinatevi e troverete partigiane
che non hanno paura di niente
e
che riconoscono i criminali quando ne vedono uno.
Avvicinatevi e tutto
ciò che avverrà sarà
per legittima difesa.
( non ne conosco l'Autrice ma mi sarebbe piaciuto poterla abbracciare)
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 4 de 4
Siguiente
Último
|
|
De: Nando1 |
Enviado: 27/04/2012 07:21 |
LE DONNE VANNO RISPETTATE E AMATE SEMPRE
|
|
|
|
Ogni donna va ascoltata,
capita,
amata
e
rispettata...
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 4 de 4
Siguiente
Último
|