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De: Futuro2012 (Mensaje original) |
Enviado: 02/05/2012 05:32 |
E' il mese delle Rose e del Mughetto , mese della Madonna , vi ricordate quando da piccolini ci facevano fare i "fioretti " in questo mese ?
Quando la luna nuova il 15 16 maggio è in Gemelli.
Un aiuto lo possiamo avere dagli oli essenziali facili da usare , ne bastano poche gocce da utilizzare nei suffumugi , in un diffusore , potete mettere anche in un fazzoletto due o tre gocce di Sandalo : il profumo della saggezza , oppure ricorrete anche ad una potente azione all'olio di Tea Tre (Melaleuca o Albero del Tè) si trova benefico(per leviare tensioni e nervosismo ) con otto gocce discolte nell'acqua del bagno o mettete in un diffusore.
Nei giorni 8-9 brucia semi di anice per aumentere i tuoi poteri di veggenza ,
Nei giorni 10 -11 -12 maggio accendi una candela viola protegge voi e la famiglia ,
il 24 -25 dormi con un piccolo ramoscello di quercia sotto il cuscino ,
il 28-29 avvia un bastoncino di incenso alla fragola per ottenere amicizie e amore .
Non Credeteci ma provate .
Buona giornata a tutti.
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Per voi il mughetto
porta fortuna
Futuro |
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De: Ver@ |
Enviado: 05/05/2012 19:02 |
“ Il mese di maggio è dedicato alla Madonna seguendo una tradizione niente affatto antica,anzi piuttosto recente. Si pensa che Maggio, mese del rifiorire della natura, ci ricordi appunto l’idea dei fiori e la Madonna certamente è il fiore più bello,dopo Cristo, creato da Dio”. Lo afferma il professor Luigi Gambero, noto mariologo e sacerdote. Professor Gambero, ci parli della origine storica della devozione del mese di maggio dedicato alla Madonna: “ ha un’origine abbastanza recente tenuto conto dei tempi lunghi della Chiesa. La si può far risalire, grosso modo, al settecento”. Ma perché proprio il mese di maggio?: “ l’idea dalla quale questa devozione popolare,poi fatta propria dalla Chiesa, è partita deriva dal fatto che maggio, generalmente, segna il tempo anche dal punto di vista climatico, della ripresa, del risveglio della natura. Insomma, ci indica l’idea dei fiori, e nel giardino creato da Dio, dopo Cristo, il fiore più ...
... bello e profumato, è appunto Maria. Ecco spiegato il nesso maggio- Maria”. E aggiunge: “ la cosa non deve stupire molto in quanto,anche tra i pagani, vi erano delle feste dedicate ad eventi stagionali e climatici, quindi non ci trovo assolutamente nulla di strano e rivoluzionario”. Stranamente la liturgia della Parola di questo mese non si incentra molto su Maria, a che cosa si deve?: “ intanto al fatto che la liturgia è antica e la devozione mariana del mese di maggio,come dicevo, è piuttosto recente. Poi anche al fatto che la stessa Sacra Scrittura parla poco di Maria, lei è una protagonista importante, ma silenziosa e comunque poco portata alla parola,alle affermazioni. Maria è la donna del silenzio e della meditazione”.
Che consiglio da, come insigne mariologo, per celebrare degnamente e con profitto il mese mariano di maggio?: “ intanto di pregare Maria e attraverso di lei arrivare a Suo Figlio. Maria, la Tutta Santa, è certamente il mezzo,la chiave migliore e più efficace per giungere a Cristo che ci aspetta con amore e fiducia. Maria è una potente mediatrice, la principale tra l’uomo e Cristo, per questo bisogna credere in lei ed amarla come si merita”.
Un consiglio pratico: “ a parte le recitazione del rosario,che comunque non ha stretta attinenza con Maggio, si potrebbe dedicare un pensiero mariano al giorno, una preghiera o una meditazione. Molte parrocchie lo facevano ed alcune lodevolmente continuano ancora a farlo. Mi sembra una pratica da seguire e da incentivare. Maria è pur sempre madre nostra, ma anche madre della Chiesa”. Maria medita la Parola di Dio: “ecco appunto un altro dei punti nodali di Maria. In un tempo nel quale domina tanto baccano, tanta confusione, Maria sa meditare ed apprezzare in silenzio il mistero del Figlio e non dubita mai. Maria è un esempio da imitare da seguire con assoluta certezza”. (Bruno Volpe)
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De: Nando1 |
Enviado: 06/05/2012 05:54 |
MAGGIO MESE DELLE ROSE
L’origine della rosa si perde nella notte del tempo. Già Confucio viveva in mezzo alle rose e compose un gran numero di poesie, che sono state riportate sui grandi vasi dei mandarini del celeste impero. Fra i 18.000 volumi della biblioteca dell’imperatore della Cina, 1800 sono trattati di floricoltura e di essi 600 trattano della coltivazione delle rose, nonostante che allora fossero conosciute solo due qualità: la bianca e la giallo paglierina. L’essenza di rose, in Cina, può essere usata solo dai membri della famiglia imperiale e dagli alti dignitari. Un sacchetto pieno di foglie, era considerato come un talismano contro i geni del male, le malattie e i brutti sogni. Nel Siam è credenza che il genio del bene sia nato in un boschetto di rose,Afrodite stessa, che usciva dalle onde grondante d’acqua. Una goccia attaccata alla pelle nuda della Dea, cade a terra e fece nascere la prima rosa. I fiori furono tutti bianchi, ma un giorno Venere accorrendo a soccorrere Arom si punse ed il fiore s’imporporò del sangue della Dea. Un'altra versione ci narra che le rose diventassero rosse per la vergogna di aver dato tanto dolore alla dea. La leggenda maomettana, fa nascere la rosa dal sudore del profeta. La Roma imperiale fece un uso immoderato dei petali di rosa. Nerone fece piovere sui suoi convitati, petali per quattro milioni di sesterzi. Eliogabalo lo emulò e la pioggia di rose sommerse i suoi invitati; in quanto a lui, non si bagnava che in vino di rose. Cleopatra, ricevendo Antonio fece ammassare sul pavimento, petali per l’altezza di un’auna. Verre, nella sua lettiga, giaceva su un materasso di rose e di esse si cingeva la testa ed il collo. Marziale diceva "Egiziani inviateci il grano, noi vi manderemo rose". Infine Apicio immaginò e lasciò ai posteri la ricetta del pudding di rosa. Il Medioevo, come per tutto il resto, fu un’epoca buia e Carlomagno emise inutili decreti per valorizzarla. Verso il 1100, i crociati portano in Francia ed in Inghilterra delle rose asiatiche e quelle di Damasco. Nella stessa epoca i monaci benedettini presero affezione a questo fiore e lo coltivarono. Lutero aveva una rosa nel suo sigillo. In Svizzera le persone assolte avevano il diritto di portare la "rosa dell’innocenza". Narra una leggenda che Chloris, dea dei fiori, trovasse una ninfa morta in un bosco. La raccolse e la portò da Afrodite, dea della bellezza, e da Dionisio, che insegnò agli uomini la coltivazione della vite, affinché le donassero l'immortalità. Afrodite le donò la sua bellezza e Dionisio il profumo. Chloris portò infine la ninfa da Apollo, dio del sole, che la riportò in vita e così, nata a nuova vita, diventò la rosa e fu incoronata regina dei fiori. Regina dei fiori la rosa è una pianta antichissima che negli anni ha dato luogo a più di 200 specie. Fin dall'antichità la rosa ha rappresentato un motivo floreale largamente usato, per esempio nell'arte pittorica, nell'architettura, ecc, nonché un simbolo di eleganza, di nobiltà e di decoro. Comperate pure una dozzina di rose rosse, o del colore scelto, ma sacrificatene una: regalare fiori in numero pari porta sfortuna.
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De: Nando1 |
Enviado: 06/05/2012 06:01 |
MAGGIO
Mese di Maggio Mese delle Rose Mese delle Spose!
E chi è la più bella Sposa di tutti i tempi? MARIA! Madre di Dio e Madre Nostra Sorella e Regina del Carmelo!
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De: haiku04 |
Enviado: 07/05/2012 16:36 |
Ricordo una chiesa antica, romita, nell'ora in cui l'aria s'arancia e si scheggia ogni voce sotto l'arcata del cielo. Eri stanca, e ci sedemmo sopra un gradino come due mendicanti. Invece il sangue ferveva di meraviglia, a vedere ogni uccello mutarsi in stella
nel cielo.
Al bel tempo di Maggio le serate
si fanno lunghe; e all'odore del fieno che la strada, dal fondo, scalda in pieno lume di luna, le allegre cantate dall'osterie lontane, e le risate dei giovani in amore, ad un sereno spazio aprono porte e petto. Ameno mese di maggio! E come alle folate calde dall'erba risollevi i prati ilari di chiarore, alle briose tue arie, sopra i volti illuminati a nuovo, una speranza di grandiose notti più umane scalda i delicati
occhi, ed il sangue, alle giovani spose.
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De: Nando1 |
Enviado: 10/05/2012 05:38 |
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De: Marika |
Enviado: 10/05/2012 12:08 |
"Ben venga maggio! E maggio ll'è venuto!", dicono i toscani, quando "cantano il maggio", un'antica usanza che risale al Medioevo e che ancora è viva in alcune località.
Siamo arrivati dunque al mese di MAGGIO, e quando arriva maggio arrivano anche tante feste, sagre, scampagnate, sempre che il tempo lo permetta perché ancora potrebbe venire la pioggia, il vento, i temporali...
Perciò, attenzione! Perché se marzo era "pazzo" e aprile portava "acque mille", maggio non è di meno e ci sono molti proverbi che ci ricordano che l'estate è ancora lontana: "Chi ha della legna, per maggio la tenga", nel senso che può capitare ancora una nottata freddina.
Ma niente paura perché di solito il brutto tempo a maggio passa presto e se tira un po' di venticello è una manna per la campagna.
Lo ricordano persino alcuni proverbi: "Maggio fresco e ventoso, rende l'anno fruttuoso". Oppure: "Maggio fresco va bene per la fava e il frumento".
Quanto alla pioggia, quella leggera, lenta e soave, è proprio ambita dai contadini. E se ben ricordate c'è un modo di dire che conferma questa teoria, e cioè, quando si parla di qualcosa che porta molto beneficio si dice che "è come l'acqua di maggio".
Acqua che fra l'altro dovrebbe piacere molto a noi donne, perché un altro proverbio afferma che "L'acqua di maggio fa belle le donne". Sicché, già lo sapete, amiche, appena dalle vostre parti pioverà in questo mese mettetevi fuori sotto la pioggia: hai visto mai?
Una pioggia, quella di maggio, che si arriva il prossimo 10 maggio, festività di San Cataldo, patrono di Taranto, sarà ancora più benefica, come ci rammenta quest'altro proverbio pugliese: "Se chiove a San Catalde, nu carre de grane; e poi ésse lu fridde e trase 'u calde", e cioè, "Se piove per San Cataldo un carro di grano, e poi esce il freddo e entra il caldo".
E poi arrivano i cosiddetti "santi del ghiaccio".
Cosa sono questi "gelidi" santi?
Semplice, sono san Pancrazio, celebrato il 12 maggio, san Servazio del 13 maggio, e san Bonifacio del 14 maggio: tre festività del mese di maggio che potrebbero far ritornare il freddo, quasi rigido.
E infatti un proverbio del Veneto lo afferma: "Maggio per quanto bello, salva un granello di ghiaccio; un po' per San Pancrazio, un po' per San Servazio e il resto per San Bonifazio". Oppure: "San Pancrazio, San Servazio e San Bonifazio, il gelo di maggio".
E a proposito di san Pancrazio, che era un giovane martire romano sepolto nell'omonima basilica romana sul Gianicolo: se siete senza lavoro e vi trovare a passare da quelle parti portategli un mazzetto di prezzemolo fresco perché vi aiuterà a trovare un'occupazione.
Questa è un'usanza della mia terra Andalusa dove c'è molta disoccupazione e dove san Pancrazio, che è popolarissimo, è denominato "el santo de los paraos", "il santo dei disoccupati"!
E che c'entra il prezzemolo, vi domanderete? Beh, come ho già spiegato l'anno scorso in questo mio blog, è simbolo d'abbondanza, e infatti lo afferma il detto, "essere dappertutto come il prezzemolo", riferito ai presenzialisti ad oltranza, come certe attricette dei salotti televisivi, dette infatti "prezzemoline"! Oppure quei politici che si trovano dappertutto e che, come dice il proverbio, sono "il prezzemolo di ogni minestra".
In ogni modo, e di là dai santi più o meno "ghiacciati", maggio, detto il "mese delle rose", è pur sempre un mese primaverile e dunque capriccioso. E perciò alterna il freddo con il caldo, tant'è vero che molti proverbi lo ricordano: "Né di maggio né di maggione non ti levare il maglione"; oppure, "... di maggio vai adagio...".
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