IL VIAGGIO IN POESIA... E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
Le giornate più lunghe ed il clima più mite… m’inducono a trattare stavolta il tema del viaggio…
Il viaggiare… è stata una delle prime attività dell’Uomo… ed era teso, fin dagli albori, a scoprire il mondo intorno ed a cercar nuove terre per migliori insediamenti, avventurandosi sempre più lontano… per terra e per mare...
Ma oggi? Cosa ci spinge a lasciare, più o meno spesso, l’ambiente in cui viviamo… la nostra quotidianità?
Certo soprattutto il desiderio di conoscere nuovi luoghi, di fare nuove esperienze umane e culturali, ma a mio parere anche, e principalmente, l’intima esigenza d’incontrare modi di vivere e di pensare del tutto diversi… che ci consentano d’uscire dal quotidiano tran tran e di vedere quindi con nuovi occhi e cuore il mondo… e la vita…
In verità "il viaggio" può assumere diversi significati e valenze…
Il viaggio infatti può anche esser una metafora della nostra esperienza umana o un inoltrarsi all’interno di noi stessi… o un ripercorrere il mondo dei ricordi... ed infine oggi anche il "navigare" nel web…
Leggiamo ora qualche illuminante aforisma..
Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare
in una realtà inesplorata che sembra un sogno. Guy de Maupassant
A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quel che fuggo, ma non quello che cerco. Michel de Montaigne
Tra vent’anni sarete più delusi per le cose non fatte che per quelle fatte. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. Mark Twain
Il tema viaggio, per i tanti aspetti che riveste, è stato sempre amatissimo dai poeti e non solo…
Quelle che seguono sono le poesie prescelte quest'anno e segnalo in particolare quella, per me fantastica, di Emily Dickinson che sposa il viaggio con... l'amore... e quella di Kavafis... vero poetico monumento al viaggio...
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema amate voi…
BISOGNA VEDERE Josè Saramago
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove prima pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
CAMMINANDO Rubén Blades
Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi nè imparare nulla dalle genti appena sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare. Camminando si apprende la vita, camminando si conoscono le cose, camminando si sanano le ferite del giorno prima. Cammina guardando una stella ascoltando una voce seguendo le orme di altri passi. Cammina cercando la vita curando le ferite lasciate dai dolori. Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.
INVIDIO I MARI CHE LUI ATTRAVERSA E. Dickinson
Invidio i mari che lui attraversa invidio i raggi delle ruote della carrozza che lo porta in giro invidio le curve colline che osservano il suo viaggio.
Tutti possono vedere facilmente quel che invece, ah, cielo, a me è vietato assolutamente.
Invidio i nidi dei passeri che punteggiano le sue lontane grondaie la mosca soddisfatta sul suo vetro e le foglie felici felici che fuori dalla sua finestra scherzano approvate dall'estate, gli orecchini di Pizzarro non potrebbero acquistare ciò per me.
Invidio la luce che lo sveglia e le campane che gli annunciano con forti rintocchi il mezzogiorno. Fossi io per lui il mezzogiorno.
Ma mi vieto di fiorire e annullo la mia ape per paura che il mezzogiorno sprofondi me e Gabriele nelle notte infinita.
A LUNGO DURERA' IL MIO VIAGGIO Rabindranath Tagore
A lungo durerà il mio viaggio e lunga è la via da percorrere. Uscii sul mio carro ai primi albori del giorno, e proseguii il mio viaggio attraverso i deserti del mondo lasciai la mia traccia su molte stelle e pianeti.
Sono le vie più remote che portano più vicino a te stesso; è con lo studio più arduo che si ottiene la semplicità d'una melodia.
Il viandante deve bussare a molte porte straniere per arrivare alla sua, e bisogna viaggiare per tutti i mondi esteriori per giungere infine al sacrario più segreto all'interno del cuore.
I miei occhi vagarono lontano prima che li chiudessi dicendo: "Eccoti!". Il grido e la domanda: "Dove?" si sciolgono nelle lacrime di mille fiumi e inondano il mondo con la certezza: "Io sono!".
ITACA Costantinos Kavafis
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d’incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo nè nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l’anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d’estate siano tanti quando nei porti – finalmente, e con che gioia – toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d’ogni sorta, più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca – raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos’altro ti aspetti? E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Ciao da Tony Kospan
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