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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 16/07/2012 07:34 |
Nata a Bologna da genitori lucani, Mariele incontrò sin da piccola il convento di Sant'Antonio, col quale già da ragazza collaborò come catechista. Dopo aver terminato gli studi magistrali nel 1957, Mariele si diplomò in pianoforte nel 1961. Nel 1961 fu contattata dai frati dell'Antoniano di Bologna per lavorare alla rassegna canora Zecchino d'Oro, che si svolgeva per la prima volta a Bologna, dopo le prime due edizioni fatte a Milano. Nel 1963 Mariele Ventre fondò il Piccolo Coro dell'Antoniano, che divenne una presenza fissa dello Zecchino d'Oro, formando un binomio quasi indissolubile. Al "Piccolo coro" e alla musica per i bambini Mariele Ventre dedicò tutta la sua vita. Nel 1979, nel corso della 22ª edizione dello Zecchino d'oro, le fu assegnato il Telegatto dal periodico Sorrisi e Canzoni TV per aver fatto del Piccolo Coro una realtà mondiale. Diresse il coro per oltre trent'anni, fino alla morte, avvenuta il 16 dicembre 1995, venti giorni dopo la sua partecipazione, come sempre, alla 38ª edizione dello Zecchino d'Oro. In seguito alla sua morte i frati dell'Antoniano hanno scritto:
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« Mariele Ventre per decenni ha incarnato quegli ideali etici e pedagogici che l'Antoniano ha posto a fondamento delle sue attività musicali, ricreative e sociali per i più piccoli. Alle doti indiscusse di grande musicista e di educatrice, Mariele univa certe caratteristiche del suo temperamento - lo sguardo magnetico, il piglio dolce e autorevole, il rigore, la tenacia, il valore del sacrificio e la capacità di saper apprezzare le piccole cose della vita, uniti ad una fede radicata e vissuta - che l'hanno resa straordinariamente popolare e vicina al cuore della gente. » |
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(Antoniano di Bologna)
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Dal 1996 in poi le opere realizzate dall'Antoniano tramite il Fiore della solidarietà vengono dedicate alla memoria di Mariele Ventre. A Marsico Nuovo le è stata intitolata la strada dove sorge la casa nativa del papà e le è stata dedicata una statua presso i giardini pubblici comunali. L'Associazione "Civitas Marsicana" ha intitolato a lei la sezione musicale "Marsico per Mariele". A Mariele sono anche stati dedicati un giardino pubblico con statua nella zona centrale di Sestri Levante (GE) ed una scuola materna nella periferia sud di Torino. |
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Mariele aveva per tutti un'aureola particolare, e a noi frati dell'Antoniano veniva rivolta spesso una domanda: "E' una consacrata?". Domanda che è stata insistentemente ripetuta da parte di giornalisti e di operatori dei mass media che si sono occupati di Mariele dopo la sua morte. Domanda che significa se Mariele appartenesse a uno degli ormai numerosi istituti di consacrazione secolare, cioè di persone che si legano ai voti religiosi senza entrare in convento, restando nella famiglia e nel ruolo di una qualsiasi attività "civile". No, Mariele non apparteneva ad alcuno di questi istituti. Comunque, nella sua laicità fu certamente religiosa. E fu certamente francescana. Può essere certificata francescana prima di tutto dal suo amore per la vita; per il mondo, per le sue creature, per la sua bellezza. Poi perché si è sentita fin da bambina connaturata all'Antoniano, istituzione francescana. Ne ha respirato l'atmosfera, ne ha assorbito la mentalità, si è sentita innestata nella plurisecolare tradizione in cui affondava le sue radici.
(...) Mariele ha camminato serena, semplice, sicura nel campo della comunicazione sociale, dove la sua testimonianza cristiana ha acquistato valore di modernità e di specificità. E anche di singolarità. E' un campo dove mancano ancora riferimenti e modelli. Bisogna bypassare i prototipi storicizzati e risalire all'essenzialità degli schemi evangelici. Mariele lo ha fatto. E, per un fenomeno sorprendente, sul monitor della comunicazione sociale, la gente un po' alla volta ha portato in primo piano Mariele, l'ha messa a fuoco amorosamente, dandole linee delicate e tersa bellezza spirituale.
estratto dal libro "Mariele" di Berardo Rossi Edizioni San Paolo 1999 - Edizioni Fondazione Mariele Ventre 2003
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