Il battesimo lo celebra nei giorni di pioggia,
quando cammina senza ombrello
sotto i tigli del viale:
ha rinunciato ad essere normale
e crede nel Dio che fa gocciolare il cielo.
I suoi peccati li grida tutti a squarciagola,
sulla melodia di vecchie canzoni
e quando non li ricorda
se ne inventa qualcuno
che ha sentito in giro.
La comunione la fa
sotto le tre specie
grandi pagnotte
qualche goccia di Xanax
e tanto vino:
lo fanno star meglio (almeno per un po')
La sua fede la rinnova ogni mattina
quando si infila le scarpe al contrario
e mette su il caffè.
E' sposato con la ragazza bionda della pubblicità:
le ha giurato amore finché dura la colla
che la tiene appiccicata al muro.
Il calvario lo sale nella testa:
corona di spine, croce e chiodi,
tutto frullato insieme
in pensieri galleggianti alla deriva.
Giovannino è uno strano cristiano.
Prega molto e non prega mai.
In chiesa c'è sempre:
qualche volta piange davanti alla statua di santa Rita e la chiama "mamma";
qualche volta ruba le offerte dalla cassetta.
Giovannino è figlio di nessuno
ma fratello di tutti.
E lui, Signore
è cento volte meglio di me.