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Messaggio 1 di 4 di questo argomento |
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"Porgere l'altra guancia"...
ma... allora a forza di prendere sganassoni...
ci dobbiamo ritrovare con il viso pieno di tumefazioni?
Io mi sono data una piccola risposta...
magari qualcuno più "preparato"
mi aiuta a comprendere il suo significato?
l'interpretazione del porgere l'altra guancia.
"Non è un invito a subire rassegnati,
ma al contrario, a spezzarne la spirale ...
rinunciando, al ciclo di rappresaglie. Porgere l'altra guancia significa resistere
in un modo intelligente...
non rinunciando al conflitto,
ma limitandolo alla sua vera dimensione, limitata e finita."
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Messaggio 2 di 4 di questo argomento |
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Da: solidea |
Inviato: 07/09/2012 14:40 |
E' una frase che sembra di facile lettura ma che in fondo non lo è...potrebbe significare "non reagire mai alla violenza, non rispondere alla violenza con la violenza"...e poi, che è il significato che prediligo, potrebbe significare: "se qualcuno di fa del male tu per prima cosa non reagire e permetti che ti venga fatto ancora, e porgi anche l'altra guancia...ma dal momento che hai solo due guance, quando le hai porte entrambe e ti viene fatta ancora violenza, allora reagisci".
Torniamo lì Marina, io non devo intavolare discorsi altrimenti facciamo punto e a capo. Io fin da piccola ho dovuto porgere l'altra guancia. Però a volte ci sono situazioni che anche se hai avuto tante sofferenze , te ne vengono altre . Allora volere o volare sembra che di guance ne abbiamo più di 2 aggiungerei molte , molte di più. A volte però nelle discussioni tra amici prendiamo le cose secondo lo stato d'animo in cui ci troviamo e allora non è giusto essere impulsivi, ma riflettere bene come mai e perchè e allora con calma forse troviamo una spiegazione migliore che quella presa a prima vista. E quì non è porgere l'altra guancia , ma ammettere che l'errore a volte non è solo dall'altra parte.
Mio umile pensiero. Lucia
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Messaggio 3 di 4 di questo argomento |
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Io penso che sia molto difficile riuscire ad amare la persona che ti fa del male, ma questo è dovuto al fatto che ognuno di noi è attaccato alla propria personalità e non lascia emergere la sua parte spirituale.
Comunque proprio perchè l'uomo ha come scopo più importante quello di raggiungere Dio deve imparare a perdonare la persona che gli fa del male.
Ciò è' molto difficile, lo so per esperienza, ma sto cercando di andare in questa direzione affinchè io possa imparare a perdonare senza provare rancore.
Un caro saluto a tutti
Mariellina   |
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Messaggio 4 di 4 di questo argomento |
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“Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”. (Dal Vangelo di Luca(6,27-38)

Riflettiamo con fede e speriamo nel Signore |
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