La Sposa d'Autunno
mestamente avanza,
la smorfia di un sorriso lieve
le sfiora le labbra carnose e belle.
Un filo di tristezza le vela lo sguardo,
le lunghe ciglia come ventagli aperti
le velano gli occhi profondi di malinconia.
Avrebbe voluto essere "Sposa di primavera",
quando i fiori sbocciano e i viali dei grandi Parchi
sono un tripudio di fiori di ogni tipo e colore, e le rose…
Ah le rose… belle carnose, vellutate colorate,
rosse e candide, profumatissime da inebriare chi passa di la.
Ora cadon le foglie, la Sposa d'Autunno teme per il suo amore,
Teme che come l'Autunno perda il suo vigore e pian piano ingiallisca
fino a morire lentamente staccandosi dai rami degli alberi e cadere giù,
Mentre attraversa la Navata al braccio del suo Babbo
e il suono della marcia Nuziale invade la Chiesa,
il suo volto si rischiara ed un lieve sorriso le fa brillare lo sguardo
come milioni di lucenti stelle,
Lo sguardo suo si è posato su un oggetto che è li come in attesa,
si in attesa di Lei e del suo Amore,
è uno splendido mazzo di rose
dai grandi fiori rosa sfumati di bianco,
Di colpo comprende che quei fiori sono "Per Lei",
perché malgrado sia autunno avanzato
il suo amore ha voluto farla sentire comunque
"Sposa di Primavera",
allora il suo cuore canta, la tensione si allenta
e leggera come volasse arriva ai piedi dell'Altare
dove il suo amore l'attende…
ecco ancora pochi attimi,
il sacerdote li invita ad unire le mani,
Ma prima di incrociare le loro dita per la vita,
il suo amore le porge il mazzo di rose,
Lei lo stringe al seno e tenendolo stretto a se
tende l'altra mano verso la mano forte e vibrante che attende la sua,
Prima di inginocchiarsi davanti a Dio e fare le sue promesse
all'amato depone delicatamente il mazzo di rose
sul bordo dell'inginocchiatoio dove tra un minuto diranno "Si",
il profumo delle rose le inebriano la mente,
lo sguardo diventa rapito, la coscienza vola via,
Torna in se scuotendosi al suono di una voce
che sembra venire da lontano,molto lontano,
Il Sacerdote aspetta che lei risponda,
il suo amore la guarda con un velo di apprensione negli occhi,
lo sguardo di lei va alle rose posate sul bordo di legno
dell'inginocchiatoio, una di esse si è leggermente schiusa,
sembra attendere che lei la "Sua Sposa" la prenda per stringerla a se,
allora lei la prende e offrendola delicatamente all'uomo
che le sta di fronte, sorride con gli occhi e con le labbra,
e un suono si leva dapprima lieve poi in crescendo come un canto d'amore;
il suo "SI" risuona sotto la Navata della Chiesa amplificato dalle numerose volte
che mani antiche avevano decorato e reso così belle,
Sorride ora la Sposa, abbraccia le "Sue Rose" e sospira,
"qualche volta i sogni si avverano"
con le sue rose strette al petto lei la Sposa d'Autunno,
era comunque una "Sposa di Primavera",
Ora potevano incamminarsi felici verso il domani,
quelle rose avevano realizzato un sogno e da domani
ogni ora, ogni giorno sarebbe stato come un bel sogno,
un sogno in due,un sogno di Amore,
un sogno per la Vita…
©RosaRossa @)';-';-';-----------
Anna Calisti