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E' Natale
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società
E' Natale ogni voltache speri con quelli che disperano nella poverta' fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
(Madre Teresa di Calcutta) | |
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IL VERO NATALE
Il Natale si sta avvicinando, ognuno di noi credo senta il peso dei preparativi e dei regali da fare per i propri cari e gli amici. Penso però che si possa vivere questo giorno diversamente, per rimanere fedeli anche alla festa del cuore e dell'anima e non farla diventare solo una festa pagana. Per esempio possiamo cercare di non esagerare nelle spese e riscoprire un Natale diverso, con meno soldi mettiamo in moto la fantasia, possiamo reinventare in casa i piatti della tradizione rimanendo nelle porzioni giuste. Mangiare in modo adeguato senza rimpinzarsi, è un modo anche per stare meglio nel resto della giornata e non dover buttare nella spazzutura tanto ben di dio. Per le decorazioni possiamo riciclare quelle degli anni passati, a volte basta una candela nuova e un rametto di abete nel centrotavola che abbiamo messo da parte. Nei regali puntiamo alla qualità, piuttosto che alla quantità e magari più modesti. Tutto questo ci sembrerà più faticoso e complicato. Ma forse potremmo poi scoprire che è anche più divertente e dà più soddisfazione. Ai bambini si potrà spiegare con le giuste parole che dovranno forse rinunciare a certi costosi e desiderati regali. Si potrà consolarli organizzando giochi in famiglia e magari raccontando storie. Sarebbe bello cercare di coinvolgerli nei preparativi. Far sentir loro il clima della festa portandoli alla Messa di mezzanotte. Sarà una notte veramente speciale e magica per loro, ma anche per chi li accompagnerà. Questo sarà il più bel regalo che un genitore possa fare ai propri figli, ma sopratutto sarà vivere il vero spirito del Natale. |
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Il vero significato del Natale
Il Natale…. Dal latino "dies natalis": giorno della nascita.
Chiediamoci innanzitutto: che cos’è il Natale per noi ? Forse prima d’ora non lo avevamo mai fatto, e per consuetudine abbiamo accettato ciò che ci è stato detto a riguardo. La maggior parte delle persone pensa che il "Natale" è la festa che secondo la tradizione religiosa cristiana si celebra il 25 dicembre e commemora la nascita di Gesù Cristo.
Pochi sanno che circa la data di quest’evento gli storici non hanno mai saputo fornire elementi certi. L’Enciclopedia Italiana Treccani 1949, Sansoni, vol. XXIV, pag 299, afferma: "I Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù Cristo …
La festa del 25 dicembre sarebbe stata istituita per contrapporre una celebrazione cristiana a quella mithraica del dies natalis Solis Invicti (giorno natalizio dell’invincibile Sole)". La festa pagana del solstizio d’inverno era una ricorrenza importante per gli antichi romani, che in quel giorno celebravano la festa del dio Sole. Durante queste feste che andavano dal 17 al 21 di dicembre ("I Saturnali") e la festa vera e propria del Sol Invictus del 25, il cui culto era stato introdotto dall'imperatore Aureliano, si usavano i simboli dell'eterna giovinezza di Dioniso: mirto, lauro, edera... Il greco Dioniso veniva considerato come il divino bambino nato in maniera miracolosa da una vergine celeste. Dioniso era stato latinizzato col nome di Mithra di cui in oriente si celebrava la festa la sera del 24 dicembre. Era il dio iraniano dei misteri, il dio solare dell’amicizia e dell'ordine cosmico, nato dalla pietra e portatore della nuova luce “Genitor luminis”. In quella sera i fedeli a questo dio accendevano dei fuochi per aiutare il sole a salire più in alto sopra l’orizzonte.
La chiesa cristiana scelse la data del 25 dicembre come giorno di nascita del Cristo semplicemente per cristianizzare una festa pagana molto sentita dalle masse popolari. E così l’imperatore Costantino (280-337) riunì il culto del sole, di cui egli era il figlio protetto, e il culto al dio Mithra con il cristianesimo.
E’ sotto il suo regno che appare la festa del Natale. Si menziona per la prima volta tale festa cristiana al 25 di dicembre in un calendario liturgico romano del 354. Tuttavia la celebrazione del Natale è già attestata a Roma intorno al 336, dopo che la festa più antica dell'Epifania (manifestazione) era stata trapiantata dall'Oriente in Occidente. Da Roma il Natale si diffonde in Africa, in Spagna e nel Nord Italia. Giovanni Crisostomo ne attesta la celebrazione ad Antiochia come festa separata dall'Epifania. Ma è solo sotto l'imperatore Giustiniano (527- 565 d.C.) che il Natale viene riconosciuto come festa legale per l'Occidente.
A tale tradizione quindi la celebrazione del Natale ha voluto collegarsi per indicare l’avvento della Luce del Mondo, che giunge a squarciare le Tenebre. è il Bambino, che venendo al mondo, inaugura una nuova vita, e porta la Luce a tutti gli uomini. Questa è la storia del Natale, che condizionata negli anni successivi da numerose leggende ha fatto quasi perdere di vista il “vero” significato del Natale, come “giorno della nascita”. Quale potrebbe essere allora questo significato?
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UN PO’ DI STORIA: LA FESTA DEL NATALE
E’ la festa della nascita di Gesù di Nazareth, celebrata in Occidente, dalla chiesa cattolica romana e da alcune chiese protestanti, il 25 dicembre, e dalle chiese ortodosse il 6 gennaio, giorno in cui le chiese occidentali celebrano invece l’Epifania.
Le due date sono connesse fin dalle origini di questa festività che, pur considerata dal calendario liturgico di importanza inferiore soltanto alla Pasqua, si affermò non prima del IV secolo, sovrapponendosi a rituali pagani.
Il cristianesimo occidentale fissò, quasi certamente fra il 325 e il 354, la celebrazione della nascita di Gesù il 25 dicembre, il giorno della principale tra le festività pagane legate al culto solare, quella del Sol Invictus, resa particolarmente solenne dall’imperatore Aureliano. Dal mitraismo, che festeggiava il 25 dicembre la nascita del dio Sole, il cristianesimo mutuò la festa del Natale. Il passaggio dalla religione pagana a quella cristiana non determinò l’abolizione di quei riti che, sia per contenuto che per pratica, offendono la verità e la persona stessa di Cristo, ma al contrario li arricchì di nuovi significati unicamente simbolici, profondamente radicati nelle coscienze e nelle consuetudini popolari.
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Prima d’essere un avvenimento storico,
la nascita del Cristo è un avvenimento cosmico,
è la prima manifestazione della vita nella natura,
il principio di tutto ciò che esiste.
Inoltre questa nascita è un avvenimento mistico,
cioè il Cristo deve nascere in ogni Anima umana
come supercoscienza, come amore Divino,
come comprensione, come sacrificio.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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De: Nando1 |
Enviado: 19/12/2012 06:16 |
Il vero Natale è sentito nel cuore e dona tanto amore a tutte la genti del mondo augurando Pace e Serenità
Lely e Nando
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