Afferro le sue mani e la stringo al mio petto. Tento di riempire le mie braccia della sua bellezza, di depredare con i baci il suo dolce sorriso, di bere i suoi bruni sguardi con i miei occhi. Ma dov'è? Chi può spremere l'azzurro dal cielo?
Cerco di afferrare la bellezza; essa mi elude lasciando soltanto il corpo nelle mie mani. Stanco e frustrato mi ritraggo. Come può il corpo toccare il fiore che soltanto lo spirito riesce a sfiorare?
Ecco che è arrivata Primavera scapigliata, Primavera bella bella Primavera pazzerella, con il sole con le viole, con i gridi dentro i nidi. Son fioriti i biancospini, nasceranno i rondinini, danzeranno i loro balli le farfalle bianche e gialle.