Home  |  Contact  

Email:

Password:

Sign Up Now!

Forgot your password?

UN SORRISO PER TUTTI
 
What’s New
  Join Now
  Message Board 
  Image Gallery 
 Files and Documents 
 Polls and Test 
  Member List
  
 ◄ ISCRIZIONE AL GRUPPO 
 ___CHAT___ 
 INDICE BACHECHE 
 ◄ BENVENUTO/A 
 GENERALE 
 " TUTTI I MESSAGGI " 
 ۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞ 
  
 ◄◄◄ CHAT 
 ◄ ACCADDE OGGI 
 ◄ OROSCOPO DEL GIORNO 
 ◄ MESSAGGIAMOCI 
 ◄ AIUTO PC 
 ◄ AMORE 
 ◄ AUGURI 
 ◄ CONSIGLI & CURIOSITA´ 
 ◄ ATTUALITA´ 
 ◄ ARTE DI RAIOLUAR 
 ◄ GRAFICA DI ROM* 
 ◄ IL LOTTO DI NANDO 
 ◄ INDIANI D´ AMERICA 
 ◄ RICORDI & FOTO DI GIANPI 
 ◄ UMORISMO 
 ◄ MUSICA ANNI 60 / 70 ♫♪♫ 
 ◄GRUPPI MINORI ANNI 60-70 
  
 ◄ POESIE ISCRITTI 
 ◄ POESIE CLELIA ( Lelina ) 
 ◄ Clelia ♦ RACCONTI ♦ 
 ◄ POESIE & ALTRO NADIA 
 ◄POESIE DI NIKI 
 ◄ POESIE PREDILETTA 
 ◄ POESIE QUATTROMORI 
 ◄ POESIE TONY KOSPAN 
 ◄ ROBYLORD ♥ 
  
 OMAGGIO A KAROL 
 ◄ RICORDANDO EL CID 
 ◄ LEZIONI DI POESIA 
 ◄ SEZIONE SVAGO 
 ◄MATERIALI DA USARE► 
 ◄ CUCINA ITALIANA 
 __________________________ 
 Home Home 
  
 
 
  Tools
 
General: Il bambino che eravate
Choose another message board
Previous subject  Next subject
Reply  Message 1 of 6 on the subject 
From: Iris-Blu  (Original message) Sent: 21/03/2013 05:07
2561569.jpg - image uploaded to Picamatic
 
Il bambino che eravate un tempo
 continua a sopravvivere detro il
 vostro guscio di adulto.
 Che ci piaccia o no, siamo simultaneamente
 il bambino che siamo stati, che vive
 nell’atmosfera emotiva del passato, e
 spesso interferisce nel presente, e un adulto
che cerca di dimenticare il passato e
 di viveretotalmente nel presente.
 Il bambino che siete stato può intralciare
 o frustrare le vostre soddisfazioni da adulto
 imbarazzarvi e tormentarvi
farvi ammalare oppure…
arricchire la vostra vita.
W.Hugh Missildine
 

 





First  Previous  2 to 6 of 6  Next   Last  
Reply  Message 2 of 6 on the subject 
From: Elisetta Sent: 21/03/2013 14:50
fanciullino, bimbo dentro
 
è dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello. Il quale tintinnio segreto noi non udiamo distinto nell’età giovanile forse così come nella più matura, perché in quella occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a quell’angolo d’anima d’onde esso risuona. E anche, egli, l’invisibile fanciullo, si perita vicino al giovane più che accanto all’uomo fatto e al vecchio, ché più dissimile a sé vede quello che questi. Il giovane in vero di rado e fuggevolmente si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni d’un passato ancor troppo recente. Ma l’uomo riposato ama parlare con lui e udirne il chiacchiericcio e rispondergli a tono e grave; e l’armonia di quelle voci è assai dolce ad ascoltare, come d’un usignuolo che gorgheggi presso un ruscello che mormora.
O presso il vecchio grigio mare. Il mare è affaticato dall’ansia della vita, e si copre di bianche spume, e rantola sulla spiaggia. Ma tra un’ondata e l’altra suonano le note dell’usignuolo ora singultite come un lamento, ora spicciolate come un giubilo, ora punteggiate come una domanda. L’usignuolo è piccolo, e il mare è grande; e l’uno è giovane, e l’altro è vecchio. Vecchio è l’aedo, e giovane la sua ode. Väinämöinen è antico, e nuovo il suo canto. Chi può imaginare, se non vecchio l’aedo e il bardo? Vyàsa è invecchiato nella penitenza e sa tutte le cose sacre e profane. Vecchio è Ossian, vecchi molti degli skaldi. L’aedo è l’uomo che ha veduto (oîde) e perciò sa, e anzi talvolta non vede più ; è il veggente (aoidós) che fa apparire il suo canto .
Non l’età grave impedisce di udire la vocina del bimbo interiore, anzi invita forse e aiuta, mancando l’altro chiasso intorno, ad ascoltarla nella penombra dell’anima . E se gli occhi con cui si mira fuor di noi, non vedono più , ebbene il vecchio vede allora soltanto con quelli occhioni che son dentro di lui, e non ha avanti sé altro che la visione che ebbe da fanciullo e che hanno per solito tutti i fanciulli. E se uno avesse a dipingere Omero, lo dovrebbe figurare vecchio e cieco, condotto per mano da un fanciullino, che parlasse sempre guardando torno torno. Da un fanciullino o da una fanciulla: dal dio o dall’iddia: dal dio che sementò nei precordi di Femio quelle tante canzoni, o dell’iddia cui si rivolge il cieco aedo di Achille e di Odisseo

 
Giovanni Pascoli, il Fanciullino, da Pensieri e discorsi
 

Reply  Message 3 of 6 on the subject 
From: Iris-Blu Sent: 22/03/2013 12:43
Grazie Elisetta non conoscevo questo testo
trovo che sia molto bello

Reply  Message 4 of 6 on the subject 
From: Mariellina Sent: 22/03/2013 12:48
Carissima Iris, piace molto anche a me la teoria del fanciullino di Pascoli,
 e la sento vera...
 
Grazie Elisetta e grazie Iris
un caro saluto
Mariellina
 
 

Reply  Message 5 of 6 on the subject 
From: Iris-Blu Sent: 22/03/2013 17:46

Reply  Message 6 of 6 on the subject 
From: Marylauretana Sent: 22/03/2013 19:21
Bello leggervi
 
Grazie!
 


First  Previous  2 a 6 de 6  Next   Last  
Previous subject  Next subject
 
©2025 - Gabitos - All rights reserved