Benche’ la Terra sia coperta da ampie macchie blu, soltanto l’1 % dell’acqua esistente al mondo e’ utilizzabile, perche’ il resto tocca agli oceani e ai ghiacci. Il deficit d’acqua potabile e’ oggi evidente, e in alcune regioni rappresenta un problema di scottante attualita’.
Dice Oksana Nikitina che al WWF segue i programmi per la tutela degli ecosistemi idrici e la stabilita’ dell’idroenergetica:
Una persone su nove non ha accesso all’acqua potabile, e quindi per infezioni e malattie ogni anno muoiono tre milioni e 500 mila persone. Obiettivo principale e’ conservare le nostre risorse idriche. Scopo di quest’anno e’ informare meglio la popolazione spiegando l’importanza di questa risorsa che se usata in modo irrazionale, portera’ molto presto ad una carenza catastrofica.
Le risoluzioni dell’Onu di quest’anno mettono in rilievo il fatto che le risorse idriche non hanno frontiere ben precise, si tratta di oltre il 46 % a cui sono interessati 148 paesi, per cui sorgono non non pochi problemi. Bisogna affrontarli, comunque, con una stretta cooperazione, sottolinea l’idrologo Nikolaj Aleksievskij titolare di una cattedra alla Facolta’ di geografia all’Universita’ Lomonosov di Mosca:
La gente deve capire che anche le cosidette acque senza frontiere non possono essere legate ad un unico territorio, anche se le norme internazionali non regolino esattamente tutte le questioni sulle modiita’ di gestione delle acque extraterritoriali, per non parlare dei fiumi, dei laghi e delle falde acquifere. Ci auguriamo che quest’anno si intensificheranno contatti scientifici, politici, economici e diplomatici per mettere a punto decisioni proficue per tutti i paesi interessati.
Il 2013 e’ stato proclamato Anno internazionale per la cooperazione sull’acqua, un’occasione per gettare le basi di uno stabile sviluppo, per la lotta alla poverta’ e per la tutela dell’ambiente.