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De: Orso Tony (Mensaje original) |
Enviado: 30/03/2013 14:01 |
E’ Pasqua…
una delle più importanti feste religiose del Cristianesimo e dell’Ebraismo e pertanto buona parte del Mondo è in festa.
PASQUA PACE SPERANZA ED AUGURI...
IN POESIA E MUSICA (2013) a cura di Tony Kospan
Perché la Pasqua ha tanto fascino?
La Festa della Pasqua rappresenta…, insieme al suo significato religioso, anche il momento più alto delle nostre speranze… di un mondo migliore ed un grande auspicio di pace.
Personalmente l'immagino raffigurata nell’arcobaleno, ponte di luce, metafora della fine dell'inverno ed universale simbolo di pace.
Essa ci traghetta, almeno come linea guida, oltre la difficile realtà che stiamo vivendo nel mondo ed in questi momenti anche nella nostra Italia
facendoci intravedere la speranza di una vera solidarietà... ed il sogno del trionfo dell'Amore Universale.
Quindi il tema delle poesie stavolta è la Pasqua… l’arcobaleno… la pace... e la speranza... e quelle che seguono sono le prescelte quest'anno...
Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie che,
sul tema, parlano al vostro cuore.
Renato Carosone
MATTINO DI PASQUA David Maria Turoldo
Io vorrei donare una cosa al Signore, ma non so che cosa. Andrò in giro per le strade e mi fermerò soprattutto coi bambini a giocare in periferia, e poi lascerò un fiore ad ogni finestra dei poveri e saluterò chiunque incontrerò per via. E poi suonerò con le mie mani le campane sulla torre. Andrò nel bosco questa notte e abbraccerò gli alberi e starò in ascolto dell'usignolo, quell'usignolo che canta sempre solo da mezzanotte all'alba. E poi andrò a lavarmi nel fiume e all'alba passerò sulle porte di tutti i miei fratelli e dirò a ogni casa: - Pace!
Adriano Celentano
L'ARCOBALENO DELLA VITA Silvano Notari Il colore del vento di una sera d’aprile, il colore dei tanti pensieri che sempre affollano la mente di ognuno. Il colore dei respiri e dei sospiri che riempiono i cuori e le anime. Il colore delle anime e dei sentimenti. Il colore della felicità e del dolore. Il colore delle emozioni. Quello puro dell’amore! Un infinito arcobaleno, adagiato morbidamente nella volta del grande orizzonte celeste della vita. Vestire la propria vita di questo fascio di luce e colori, prima che il grigio dell’ultima età oscuri l’arcobaleno!
Celtic Woman
DOVE TERMINA L'ARCOBALENO Richard Rive
Dove termina l'arcobaleno Deve esserci un luogo, fratello, Dove si potrà cantare ogni genere di canzoni, E noi canteremo insieme, fratello, Tu ed io, anche se tu sei bianco e io non lo sono, Sarà una canzone triste, fratello, Perchè non sappiamo come fa, Ed è difficile da imparare, Ma possiamo riuscirci, fratello, tu ed io. Non esiste una canzone nera. Non esiste una canzone bianca. Esiste solo musica, fratello, Ed è musica quella che canteremo Dove termina l'arcobaleno.
Renato Zero
SPERANZA Pablo Neruda
Ti saluto, Speranza, tu che vieni da lontano inonda col tuo canto i tristi cuori. Tu che dai nuove ali ai sogni vecchi. Tu che riempi l'anima di bianche illusioni.
Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni in quelle deserte, disilluse vite in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente, ed in quelle che sanguinano le recenti ferite.
Al tuo soffio divino fuggiranno i dolori quale timido stormo sprovvisto di nido, ed un'aurora radiante coi suoi bei colori annuncerà alle anime che l'amore è venuto.
UN MONDO D'AMORE Jayan Walter Ho sognato un mondo d'amore: verdi prati e fiori colorati, farfalle libere che giocano col vento, le onde del mare che limpido s'infrange sulle dorate spiagge e sui massi di granito e di cemento. Senza più i ricordi della rabbia e del rancore, senza i pregiudizi del colore, né il gioco crudele del potere, né il perpetuo rincorrere del valore: non più oro, non più città oscure di nubi tossiche e di catrame nero, ma un mondo nuovo, una nuova progenie, dove speranza è viva e acceso è l'amore, e la vita scorre come il fiume al sole.
Infine con questo video donatomi da un'amica
i miei auguri personali a tutti voi...
Orso Tony
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Tradizioni Religiose di Pasqua
Tra le tradizioni religiose per la festività di Pasqua, la più rilevante è la Veglia Pasquale, che la chiesa considera la celebrazione più importante dell’anno liturgico, una sorta di Madre di tutte le veglie, perché celebra la vittoria sul peccato e sulla morte di Cristo.
La Veglia Pasquale si svolge durante la notte del Sabato Santo ed è costituita da quattro fasi principali:
Liturgia del Fuoco, Liturgia della Parola, Liturgia Battesimale, Liturgia Eucaristica.
Liturgia del Fuoco: Le chiese vengono lasciate al buio e cioè senza luci ne candele, da esse esce il corteo della processione che si avvia verso un braciere preparato appositamente per la cerimonia. Una volta giunti davanti al braciere si fa un breve saluto, ma senza Segno della Croce e il celebrante benedice solennemente il fuoco.
Quando il fuoco è benedetto il prete estrae dal braciere alcune braci e le depone nel Turibolo, dalla fiamma che ne scaturisce accende poi il Cero Pasquale, che viene poi benedetto. Sul cero vengono tracciate una croce e le lettere greche Alfa e Omega più cifre dell'anno in corso, vengono poi conficcati alle estremità della croce e al centro cinque grani di incenso, che simboleggiano le cinque piaghe gloriose di Cristo alle mani, ai piedi e al costato. La processione riprende, il celebrante intona la frase "Lumen Christi" (La luce di Cristo) portando il cero pasquale benedetto e i fedeli rispondono "Deo Gratias" (Rendiamo grazie a Dio), rito che si ripete una seconda volta sulla porta della chiesa, dove i fedeli accendono anche una candela e una terza volta dopo essere arrivati al presbiterio. Al terzo "Lumen Christi"si accendono le luci della chiesa, il cero pasquale viene incensato e riposto. Senza l’accompagnamento musicale il prete, o un cantore in sua vece, intona l’annuncio pasquale chiamato Exultet, dopo il quale si spengono le candele e comincia la Liturgia della Parola.
Liturgia della Parola: La Veglia Pasquale prevede una Liturgia della Parola più lunga e più ricca di tutte le celebrazioni dell’anno, essa infatti prevede: sette letture, otto salmi dall'antico testamento, un'epistola di San Paolo apostolo ed il vangelo scelto tra quelli di Marco, Matteo e Luca ( che sono molto somiglianti fra loro e per questo vengono indicati come i tre vangeli sinottici) per ripercorrere la storia della redenzione dall’inizio della vita in Dio. Il celebrante effettua un’orazione dopo ogni lettura e dopo ogni salmo. Le letture obbligatorie sono almeno tre, tra cui deve sempre esservi quella dell’Esodo. Terminata l’orazione della settima lettura viene intonato il Gloria al quale segue il suono delle campane. Ci sono poi alcune varianti che cambiano a seconda delle usanze del luogo: per esempio si accompagna l’organo alle campane o se le luci non sono ancora tutte accese, al momento del gloria si accendono anche quelle spente. Infine si passa a raccogliere le offerte dei fedeli e poi l’Omelia, cioè il commento delle letture da parte del prete o del vescovo, conclude la fase della Liturgia della Parola.
Liturgia Battesimale: Tra le usanze religiose pasquali vi è anche quella di celebrare i battesimi nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua e cioè durante la Veglia. Ecco il rituale: i fedeli riaccendono le candele che già avevano all’inizio della messa e intonano i canti “Le Litanie dei santi”. Il vescovo o il diacono, preso il cero pasquale lo immerge nel Battistero benedicendo l’acqua contenuta, dopodiché passa tra i fedeli ad aspergere tutti. Se vi sono battesimi prenotati questo è il momento in cui vengono eseguiti, altrimenti si procede con le Promesse Battesimali e si conclude con la Preghiera dei Fedeli.
Liturgia Eucaristica: Dopo le promesse battesimali arriva il momento dell’Eucarestia, in cui il celebrante mangia e beve rispettivamente il corpo ed il sangue di Cristo e distribuisce poi il corpo del Santissimo a tutti i fedeli, che sono in fila davanti all’altare. Per concludere il celebrante da la benedizione a tutti.
Alleluia Alleluia
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Buona Pasqua 2013
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