I miei pensieri sono qualcosa che la mia anima teme. Fremo per la mia allegria. A volte mi sento invadere da una vaga, fredda, triste, implacabile quasi-concupiscente spiritualità.
Mi fa tutt'uno con l'erba. La mia vita sottrae colore a tutti i fiori. La brezza che sembra restia a passare scrolla dalle mie ore rossi petali e il mio cuore arde senza pioggia.
Poi Dio diventa un mio vizio e i divini sentimenti un abbraccio che annega i miei sensi nel suo vino e non lascia contorni nei miei modi di vedere Dio fiorire, crescere e splendere.
I miei pensieri e sentimenti si confondono e formano una vaga e tiepida anima-unità. Come il mare che prevede una tempesta, un pigro dolore e un'inquietudine fanno di me il mormorio di un incalzante stormo.
I miei inariditi pensieri si mescolano e occupano le loro interpresenze, e usurpano gli uni il posto degli altri. Non distinguo nulla in me tranne l'impossibile amalgama delle molte cose che sono.
Sono un bevitore dei miei pensieri l'essenza dei miei sentimenti inonda la mia anima... La mia volontà vi si impregna. Poi la vita ferma un sogno e fa sfiorire la bellezza nel dolore dei miei versi.