A volte, come cittadini, osservando le storie di furbetti e criminali (ugualmente presenti in tutti i partiti) che calcano la scena politica ci sembra che l’unica soluzione sia quella di scappare da questo spaventoso incendio, contro il quale ci sentiamo impotenti. Guardando i telegiornali monta spesso in noi un senso di frustrazione e impotenza; ma altrettanto spesso questa giusta indignazione non riesce a trasformarsi in una spinta ad agire per cambiare in meglio le cose che non vanno, in un impegno positivo e costruttivo.
Oggi, invece, in politica servono colibrì. Servono persone che hanno voglia di portare la loro piccola goccia d’acqua per spegnere l’incendio che sta divorando la foresta nella quale viviamo. Ognuno di noi ha le sue piccole o grandi competenze e capacità che può mettere a servizio della politica, prima di tutto quella locale.
Penso, senza voler peccare di arroganza, che come “piccolo” partito lavorando per costruire una politica fatta in questo modo, cioè aperta alla collaborazione di chiunque voglia portare la sua goccia d’acqua, capace di lavorare insieme lontano dalle stupide contrapposizioni tra destra e sinistra che a livello comunale significano veramente poco.
L’incendio è grave e il lavoro da fare è molto: oggi soprattutto la situazione economica e il lavoro preoccupano, ma anche la sicurezza, l’ambiente e la vivibilità sono temi che richiedono un impegno in proposte concrete ed innovative.