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De: Iris-Blu (Mensaje original) |
Enviado: 25/05/2013 09:14 |
Ci avevano detto, per anni, che non c'erano più le mezze stagioni, e invece quest'anno questa strana, noiosa e irrisolta mezza stagione sembra non finire più. Si porta dentro una malinconia, che comincia la mattina davanti all'armadio, quando ci tormentiamo per capire cosa mettere, e ci pensiamo talmente tanto che poi siamo in ritardo su tutto; e comunque siamo riusciti a vestirci in modo inadeguato. Il peggio non è il tempo piovoso, nero e freddo che non se ne va più. Il peggio è che se n'era andato, come al solito, ed era quello che stavamo aspettando. Quando se ne va l'estate, spingiamo in avanti quanto più riusciamo il tempo del cambio di stagione, ci sembra di poter guadagnare ancora qualche ora (dicono che domani migliora). Alla fine ci ammaliamo per questo, perché ci copriamo dal freddo qualche giorno in ritardo. Semplicemente non avevamo voglia di accettarlo. Quando finisce l'inverno, invece, cominciamo il giorno stesso a mettere giacconi e maglioni in soffitta, tiriamo fuori t-shirt o le camicie leggere, perfino sandali sfacciati, con i piedi ancora rattrappiti. Ci mettiamo subito a dieta perché pensiamo ai costumi da bagno e cominciamo a parlare delle vacanze, i più ansiosi le prenotano addirittura. Il sole spinge a progettare, a uscire fischiettando, a sorridere ai vicini, a osservare con piacere che ristoranti e caffè hanno subito messo tavoli apparecchiati all'esterno; e in più, non abbiamo nessuna timidezza nel sentirci seduttori e sedotti, tanto poi, al peggio, daremo la colpa alla primavera, che rende irresistibili le stupidaggini. Diciamo: c'è quest'aria irresistibile.E invece poi, all'improvviso, è svanito tutto.Siamo tornati in quel tempo - e in quel sentimento - plumbeo e indeciso, come se sul Paese ci fosse una temperatura dallo spirito critico, e i venti da Nord Est o le basse pressioni fossero state spazzate via dal clima emotivo. Se gli italiani sono preoccupati, se la guida politica è piena di indecisioni, se l'economia non rimbalza e il Pil è depresso, perché ci si dovrebbe godere il sole? Sarebbe contraddittorio. Ci dicono: ma è tutta l'Europa sotto la pioggia. E noi pensiamo che nemmeno l'Europa ha tanto da godere.Non si può dire che la pioggia e il freddo ce li siamo meritati, sarebbe ingiusto. Ma evidentemente non ci meritiamo ancora il conforto del bel tempo, perché in questo momento non siamo il Belpaese. Ci meritiamo i raffreddori e le influenze che tornano - e all'inizio, testardi, pensiamo siano allergie di primavera, ma la primavera non c'è.La mattina ci svegliamo e corriamo alla finestra. Spesso è inutile, perché il rumore della pioggia è già una sentenza anche per oggi. Bisogna ancora rimandare. Viene quasi nostalgia di qualche anno fa, quando il meteo era approssimativo e contraddittorio; insomma, sbagliava spesso. Invece adesso ci dice che questa settimana non è buona, la prossima migliora ma poi peggiora di nuovo, e non ci capiamo più nulla.Forse, sogniamo, arriverà tutto insieme: il caldo, una nuova legge elettorale, delle tasse più leggere, posti di lavoro disponibili e un vero rilancio. Più probabilmente, non sarà così. Però almeno il sole, almeno un po' di sole, quello ci spetterebbe. Non foss'altro perché non dipende da noi. Francesco Piccolo |
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Sarebbe primavera, pure parecchio avanzata. In realtà, almeno al Nord, sembra tornato l’autunno, parecchio avanzato anche lui. Per capirci il Giro d’Italia ieri ha annullato la tappa per colpa della neve (il 24 maggio), a Milano le temperature sono crollate di 15 gradi, a Venezia c’è l’acqua alta mentre si moltiplicano paure e allarmi per cadute d’alberi e pericolo di alluvioni o esondazioni. Il tutto sotto la pioggia.Sta per finire? Mica tanto. Anche domani, domenica, pioverà su Nord-Este e Centro (va un po’ meglio a Nord-Ovest e al Sud. Nuvole e possibili piogge anche lunedì e nuovo peggioramento da martedì, fino a giovedì.
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