Il tema poetico (e non solo) di questa settimana è la...
Sì è proprio così… le poesie parleranno di… Poesia…
LA POESIA IN POESIA... ARTE... AFORISMI... E... MUSICA (2013) a cura di Tony Kospan
Jean-Honoré Fragonard
Il grande Montale disse che probabilmente la poesia è nata dalla necessità di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive...
Questo lascia immaginare un'origine comune tra musica e poesia... che poi sono diventate espressioni artistiche del tutto deiverse ed autonome... benché a mio parere talvolta si reincontrano quando ad esempio una poesia viene musicata o il testo di una canzone ci appare pura poesia... etc...
Ma ci viene incontro sulla validità di questa interpretazione questo antico brano...
"Questi versi e il loro ritmo compose Alane,imitando con le parole quello che aveva udito nel canto delle pernici." Alcmane VII sec.a.C.
Personalmente sono di ciò convintissimo ed infatti, la vera poesia contiene, rima o non rima, metrica o non metrica, un suo interno ritmo... una sua intrinseca musicalità.
La poesia ha una sua storia millenaria ed è giunta intatta fino ai nostri giorni arricchendosi però sempre sempre di più di temi, forme e contenuti di ogni genere costituendo così un fantastico mondo capace di arricchire la nostra vita facendoci volare sopra le difficoltà e le miserie umane.
Inoltre la poesia ci offre anche una chiave per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata di noi stessi.
Leggere una poesia, al momento giusto poi, quando si è molto felici o quando si è veramente tristi, può essere il modo migliore per "dialogare" con noi stessi e/o per aprirci alla comprensione degli altri…
Gigino Falconi
Parlare però di poesia, davvero a fondo…, ci porterebbe a scrivere un trattato che sarebbe lontani dalla brevità che desidera sia chi scrive che chi legge in questa nostra epoca così... veloce.
Tuttavia potremo approfondire i tanti altri aspetti de "fantastico" poetico mondo iniziando ad esempio da quelli storici… se la cosa suscitare un vero interesse...
Ecco, prima di passare alle poesie, alcuni aforismi che amo molto.
Pierre Auguste Renoir
E' proprio vero che la poesia è deliziosa, infatti la prosa migliore è piena di poesia. Virginia Woolf
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue Antonia Pozzi
E se non vi piace la poesia allora il mondo tenetevelo così com’è: "scemo e faticoso"! Enrico Dignani
La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. è un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti. Kahlil Gibran
Il poeta cerca solo di mettere la testa in cielo. E’ il logico che cerca di mettere il cielo dentro la propria testa. Ed è la sua testa che si spacca. Gilbert Keith Chesterton
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita T. S. Eliot
Oscar Fehrer
Può sembrar strano... ma sono davvero tantissime le poesie che parlano di... poesia.
I poeti infatti la sentono, la vivono, l'amano, la godono, e talvolta la soffrono, come una parte quasi fisica di loro stessi.
Le seguenti sono le poesie prescelte quest'anno, tutte diverse rispetto a quelle dell'altro anno, e come sempre sarebbe bello leggere quelle che sul tema, vostre o di altri autori, piacciono a a voi.
(Battisti - Il mio canto libero)
Vicente Romero Redondo
ARTE POETICA Vicente Huidobro
Che il verso sia come una chiave Che apre mille porte Cade una foglia; qualcosa passa in volo; Quanto guardano gli occhi sia creato, E l’anima di chi ascolta resti a tremare. Inventa nuovi mondi e cura la parola; L’aggettivo, quando non dà vita, uccide. Siamo nel ciclo dei nervi. Il muscolo pende, Come un ricordo, nei musei; Ma non per questo abbiamo meno forza: Il vero vigore Risiede nella testa. Perché cantate la rosa, o Poeti ! Fatela fiorire nella poesia; Solo per noi Vivono tutte le cose sotto il Sole, Il poeta è un piccolo Dio.
(Poesia - Don Backy)
Johann Baptist Reiter
POESIA Carlos Drummond de Andrade
Ho speso un'ora pensando un verso che la penna non vuole scrivere. Tuttavia esso è qui dentro inquieto, vivo. Esso è qui dentro e non vuole uscire. Ma la poesia di questo momento inonda tutta la mia vita.
(Mia Martini - Almeno tu nell'Universo)
Hermann Fenner Behmer
PER SCHERZO Hermann Hesse
Le mie poesie stanno davanti alla tua porta, bussano e s’inchinano: mi apri? Le mie poesie hanno un suono di seta come il fruscio del tuo vestito sulle scalinate. Le mie poesie portano un dolce profumo come nell’aiuola tua preferita il giacinto. Le mie poesie son vestite di un rosso cupo, che come il tuo vestito di seta fruscia ed arde. Le mie più belle poesie assomigliano del tutto a te. Stanno davanti alla porta e s’inchinano: mi apri?
(Elisa - Una poesia anche per te)
Harry Wilson Watrous
LE RIME Eugenio Montale
Le rime sono più noiose delle dame di San Vincenzo: battono alla porta e insistono. Respingerle è impossibile e purché stiano fuori si sopportano. Il poeta decente le allontana (le rime), le nasconde, bara, tenta il contrabbando. Ma le pinzochere ardono di zelo e prima o poi (rime e vecchiarde) bussano ancora e sono sempre quelle.
(Cocciante - Poesia)
Alexander Alexandrovich Deineka
AD ALCUNI PIACE LA POESIA Wislawa Szymborska
Ad alcuni - cioè non a tutti. E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza. Senza contare le scuole, dove è un obbligo, e i poeti stessi, ce ne saranno forse due su mille. Piace - ma piace anche la pasta in brodo, piacciono i complimenti e il colore azzurro, piace una vecchia sciarpa, piace averla vinta, piace accarezzare un cane. La poesia - ma cos'è mai la poesia? Più d'una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo Come alla salvezza di un corrimano.
Tutto e' poesia se liberiamo l'animo dal substrato arido cui a volte ci si protegge per falso pudore...... La poesia non e' debolezza dell'anima,ma deformazione sublime che fa intravvedere in ogni angolo della terra tutta la bellezza, e la eleva a poetiche espressioni. La poesia e stata sempre patrimonio di pochi,ma a leggerla sono molti e sopratutto bisogna avere la capacita' di saper leggere negli uomini,negli eventi e nelle cose,quella scintilla che l'ha fatta scaturire....... La poesia finisce quindi, con l'essere un raggio di luce proveniente dall'alto, che ci abilita e rincuora alla speranza: e' quel qualcosa che ti entra dentro sottile, sottile, ti sconvolge e commuove, ti orienta ed esalta,ti strappa lacrime e sorrisi, consensi e dissensi, ma che non ti lascia mai a mani vuote.....
Quando il pensiero si sofferma nel cuore ed esprime sentimenti inquietanti, ansia di pace, ricerche di rifugi,angosce segrete, allora il pensiero diventa poesia e questa diventa vita.
Ti sei stancata di portare il mio peso
Ti sei stancata di portare il mio peso ti sei stancata delle mie mani dei miei occhi della mia ombra
le mie parole erano incendi le mie parole eran pozzi profondi
verrà un giorno un giorno improvvisamente sentirai dentro di te le orme dei miei passi che si allontanano
e quel peso sarà il più grave. Nazim Hikmet
La fanciulla Chi vede te vede una primavera, uno strano arboscello, che non reca fiori, ma frutti. Un giorno ti tagliavano i capelli. Stavi, tra il tuo carnefice e la mamma, stavi ritta e proterva; quasi un aspro garzon sotto la verga, a cui le guance ira e vergogna infiamma, luccicavano appena i tuoi grandi occhi; e credo ti tremassero i ginocchi dalla pena che avevi. Poi con quale fierezza raccoglievi quel tesoro perduto, quel magnifico tuo bene caduto, i tuoi lunghi capelli. Io ti porsi uno specchio. Entro la bruna chioma vi tondeggiava il tuo bel volto come un polposo frutto. Umberto Saba
Adolescente. Su te, vergine adolescente, sta come un’ ombra sacra. Nulla è più misterioso e adorabile e proprio della tua carne spogliata. Ma ti recludi nell’ attenta veste e abiti lontano con la tua grazia dove non sai chi ti raggiungerà. Certo non io. Se ti veggo passare a tanta regale distanza, con la chioma sciolta e tutta la persona astata, la vertigine mi si porta via. Sei l’ imporosa e liscia creatura cui preme nel suo respiro l’ oscuro gaudio della carne che
appena sopporta la sua pienezza. Nel sangue, che ha diffusioni di fiamma sulla tua faccia, il cosmo fa le sue risa come nell’ occhio nero della
rondine. La tua pupilla è bruciata del sole che dentro vi sta. La tua bocca è serrata. Non sanno le mani tue bianche il sudore umiliante dei contatti. E penso come il tuo corpo difficoltoso e vago fa disperare l’amore nel cuor dell’uomo!
Vincenzo Cardarelli
Gelosia L'uomo vecchio ha la tetra di
giorno, e di notte ha una donna ch'è sua - ch'era
sua fino a ieri. Gli piaceva scoprirla, come aprire
la terra, e guardarsela a lungo, supina
nell'ombra attendendo. La donna sorrideva occhi chiusi.
L'uomo vecchio stanotte è seduto
sul ciglio del suo campo scoperto, ma non
scruta la chiazza della siepe lontana, non distende
la mano a divellere un'erba. Contempla tra
i solchi un pensiero rovente. La terra
rivela se qualcuno vi ha messo le mani e
l'ha infranta: lo rivela anche al buio. Ma non c'è
donna viva che conservi la traccia della
stretta dell'uomo.
L'uomo vecchio si è accorto che la
donna sorride solamente occhi chiusi,
attendendo supina, e comprende improvviso che sul
giovane corpo passa in sogno la stretta di un
altro ricordo. L'uomo vecchio non vede più il
campo nell'ombra. Si è buttato in ginocchio,
stringendo la terra come fosse una donna e sapesse
parlare. Ma la donna distesa nell'ombra,
non parla.
Dov'è stesa occhi chiusi la donna
non parla né sorride, stanotte, dalla bocca
piegata alla livida spalla. Rivela sul corpo finalmente la stretta di un uomo: la
sola che potesse segnarla, e le ha
spento il sorriso.
(Cesare Pavese)
E per completare il tema,una canzone che e' un volo di poesia:
L'acrobata
C'e' un mare in silenzio quassu' e rete non ho ma cresce il tamburo nel blu e mi lancero' e fermano il fiato per me ma li stupiro' nel cerchio che poi nel vuoto faro'.
Le case la gente le vie lontane laggiu' gli errori degli uomini qui non contano piu' la soglia del male che e' in noi io superero' e fino in platea ti raggiungero'.
Amore che devo inventare io come i poeti e gli uccelli qui a terra equilibrio non ho ma il cuore mi spinge a rischiare e su questo filo attaccato alla luna ogni sera vivro' morendo davanti ai tuoi occhi e al tuo seno mi liberero' nel volo che so.
Accarezzo il tuo grano e poi su nell'immensita' qualunque promessa sara' piu' vera da qua per lunghi secondi finche' dimentichero' che un uomo quassu' restare non puo'.
Amore che devo inventare io come i bambini e gli acrobati a terra un mio senso non ho ma il cuore mi spinge a rischiare su questo trapezio che passa ogni sera e non torna mai piu' e che tenerezza afferrarti le mani portarti nel blu non scendere piu'
Perdonami questa bugia piu' grande di noi ma come vorrei portarti lassu' non scendere piu'