In una di quelle  sere di fine agosto, frescheggiando sulla terrazza di casa, mi dilettai a guardare il cielo stellato. Era davvero uno spettacolo grandioso e, se vogliamo dirla con il grande Einstein, il “grande vecchio ha fatto – veramente – le cose in grande”. Dico subito che non me ne intendo di astronomia, tuttavia guardando la volta stellata non posso fare a meno di meravigliarmi. Sì, il “grande vecchio” ha fatto le cose veramente in grande, forse, per la nostra mentalità di ‘piccoli’ uomini, ha un po’ esagerato, bastava meno, però Lui è fatto così….Dunque, guardo il cielo e provo che sono uno dei tanti fortunati spettatori del più grande ‘spettacolo’ dell’universo. Sinceramente davanti a tale grandezza, mi sento piccolo, piccolo e non posso fare a meno di ammirarla. Se potessi fare un esempio, terra, terra, direi che provo un’emozione simile ma non paragonabile a quella che si prova davanti a un grande artefatto umano: piramidi, grandi cattedrali, oppure capolavori come la “Primavera del Botticelli”. Certo,  non posso paragonare la volta stellata a un’opera d’arte seppur bella, ad una creazione dell’universo. Nella ‘creazione’, gli atei, vedono una cosa ‘naturale’, un qualcosa che si è fatto da sè; i credenti, invece, vedono la mano di un Essere superiore. Lasciamo quest’aspetto, per il momento.